14-11-2015, 04.23.18 | #911 |
Cittadino di Camelot
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<< Signori lo avete assoldato voi. Se non pensate che sia un uomo affidabile mi chiedo perché lo abbiate fatto. Attendere il suo ritorno e discutete nuovamente della cosa, magari lo convincerete>>
Sperai di aver chiuso la questione per il momento.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that Dacey "Karishma" Starklan |
14-11-2015, 23.04.05 | #912 |
Cittadino di Camelot
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Il Meridian si fermò e fece salire il passeggero, la voce era familiare e poi lo vidi salire...era proprio Rodian.
Mi voltai dalla parte del vetro a guardare fuori piena di perplessità..in teoria ci si sarebbe aspettati una scena tipica..io che felice gli vado incontro. A dire il vero quel ragazzo non mi piaceva affatto...aveva pure i soldi per pagare il treno, dove li aveva presi..e come si era liberato? O meglio chi lo aveva liberato? I partigiani o i soldati di Canabias? Rimasi li...a dire il vero non potevo nemmeno farmi notare, sapevo in quel treno vi erano spie di Canabias e andare verso lui sarebbe stato pericoloso, ma volevo vedere le sue mosse...a meno che non mi avesse visto e si fosse seduto, ma i posti erano tutti occupati. D' altronde lui doveva scendere ad Evangelia per arruolarsi..eppure sembrava addolorato per mie sorelle, prima era preoccupato di essere ucciso ma aveva paura dei guerriglieri. Ricordai, inoltre, la prima volta ci incontrammo..perchè offese pure i miei genitori? Era un mercenario e lo aveva fatto solo per soldi..quel dire che forse non ero figlia naturale di mio padre mi ferì profondamente... "Stavo sotto la quercia e strappavo l'erba mentre l'afa mi soffocava in quella estate dei miei quindici anni, ma trattenevo le lacrime. "Hai intenzione di estirpare tutta Capomazda?" ad un tratto una voce da dietro la quercia e si sedette di fronte a me guardandomi con gli occhi azzurri e sistemandosi i ribelli capelli scuri.."Ti vedo turbata, mi hanno detto state partendo, è vero?" Annuii col capo guardandolo negli occhi.."Non tornerò più qui a Capomazda, mio padre ha intimato dobbiamo tornare e non venire più qui..non ci vedremo più" chiusi quel nodo, quella voce tremante per non mostrargli volevo lui mi difendesse, mi dicesse avrebbe sfidato il mondo per me e saremmo fuggiti assieme e continuai.."Mia mamma..l'hanno trovato morta nel letto..no..non un malore, vi era il suo migliore amico con lei..quel barone" e guardai il Cielo "Ha scritto una lettera...cosi rimaranno per sempre insieme nella eternità..ti rendi conto? La odio...ha lasciato sue figlie per quell' uomo..voleva imitare Rodolfo d' Asburgo e la sua amante?". Lui rimase immobile.."Non parlare cosi di tua madre" stizzito "Lei..Giada..tua mamma..era la unica mi capiva, mi ascoltava sempre, sembra stia più male io ora di averla persa che tu che sei sua figlia...avrei voluto avere una madre comprensiva come la tua". Lo guardai stordita da tutto questo.."E a tua madre ho detto di noi due..era lei ti lasciava uscire di notte e vederci ogni tanto..quel giorno..nel fienile" e sorrise "beh..si sono andata a spiegare tutto io". "E' finito tutto...non ci vedremo più" dissi io. "Rimani qui, devi farti valere" in risposta lui. La risposta non volevo sentire.."Io dovrei combattere..tu dovresti difendermi, portarmi via, salvarmi...se vuoi rimanere con me" fui zittita dalla sua mano sulla mia bocca "Altea, io non sono il principe azzurro..e non mi sembra tu sia una di quelle sciocche ragazze che leggono i romanzi d' Amore..vuoi che non ci vediamo più? Vuoi perdermi...ricorda il treno passa solo una volta". Mi alzai e tornai nella dimora piangendo, e partimmo...e non tornai più. Quel ricordo mi perforò di nuovo...la morte di mia madre e il fatto che lo avevo perso..ma appunto ora lui era lontano e forse di una altra. Ripresi il libro e me lo posi davanti agli occhi ma stando attenta se Rodian passasse o a cosa avrebbe fatto sul quel treno.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-11-2015, 18.04.31 | #913 |
Cittadino di Camelot
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Un luogo insolito quello in cui si ritrovò Marwel, uno di quelli che ti affascina e ti fa venire i brividi contemporaneamente. Non era mai stata li e non conosceva la donna che vi abitava.
La invitò a sedersi ed ella accettò di buon grado, poichè aveva camminato per ore e non si era ancora fermata. La donna le chiese come potesse aiutarla e Marwel la guardò mentre mescolava le sue carte e passava le dita su ognuna di esse; non sapeva bene cosa chiedere, ma molti erano i dubbi e le domande che assillavano la sua mente. Una in particolare riguardava l'amore. "Beh, ecco io...credo di volervi chiedere se prima o poi potrò condividere la mia vita con un uomo. Ce n'è uno in particolare che attira la mia attenzione, ma non sono sicura di aver attirato la sua..."
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato. |
16-11-2015, 01.43.35 | #914 |
Cittadino di Camelot
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Era una giornata caldissima. Eravamo scesi in spiaggia per cercare un po' di refrigerio in acqua, ma il sole picchiava forte e nemmeno lì si riusciva a respirare. Ad un tratto lui mi prese per mano e mi fece alzare. "Vieni con me, penso di conoscere io un posto adatto ad una giornata infuocata come questa". Risalimmo in strada e ci avviammo lungo il sentiero della vicina pineta. Dopo aver camminato un po', tra i fitti alberi vidi un grande capannone con delle strane facciate. "Cos'è quello?" domandai curiosa. "Cosa sia stato di preciso non lo so" mi rispose lui "ma so per certo cos'è adesso: un capannone termicamente isolato... Vedi quei pannelli alle facciate? Non so chi sia stato ad avere questa idea geniale, ma servono a mantenere costante la temperatura all'interno del capannone... forse sarà stato un hangar per aerei..." e a queste parole gli occhi gli si illuminarono. Gli aerei erano il suo mondo... Fu così che trascorremmo un pomeriggio bellissimo in quel capannone abbandonato, lontano dagli occhi del mondo e del sole...
"Mio buon amico" dissi rivolta a Park "sarebbe troppo complicato spiegarvi perché questo luogo mi attrae... diciamo solo che sono guidata da una mano malinconica..." Mentre parlavo con Park, Zac ci fece notare una luce proveniente dal capannone che avevo scorto in lontananza, luce che da quella distanza non avevo visto. Incuriositi, ci dirigemmo verso quella luce.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
16-11-2015, 01.48.00 | #915 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tutto accadde molto in fretta.
Palos si lanciò verso con Clio con discreta sicurezza, dettata dal fatto di essere un uomo contro una donna, ma la ragazza in un attimo trasformò il tutto a suo vantaggio. Neanche un istante dopo, infatti, il cadetto si ritrovò a terra, tra le risate generali degli altri cadetti.
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16-11-2015, 01.58.16 | #916 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“In effetti” disse Fermer a Gwen “questa parte del locale è particolare e per questo l'ho scelta. Qui nessuno ci disturberà e non sentiremo le risate e le urla dei legionari.” Riempì due bicchieri di vino rosso. “Non temete, non vi farò bere più di uno o due bicchieri, così da non attentare alle vostre difese.” Facendole l'occhiolino. “Ma un brindisi è doveroso... brindo allora a voi, alla vostra fresca bellezza ed alle bellissime sensazioni che da essere vostro cavaliere stasera... cin cin.”
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16-11-2015, 01.59.59 | #917 |
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Il suo tentativo di presa non era neanche male, ma aveva abbassato la guardia, contando probabilmente di avere una vittoria facile.
Come se nove anni nella Legione mi rendessero uguale a una ragazzina indifesa. Ma molte reclute commettevano il suo stesso errore, in un attimo, agganciai la sua testa, chiudendola in una morsa comprensiva della spalla, allontanai le gambe e lo schiacciai a terra, facendolo finire con le ginocchia a terra, per poi ruotare abilmente su di lui, fino a salire sulla sua schiena, arrivando a bloccare la sua gamba con la mia, e il braccio in leva con una mano, mentre l'altra gli teneva il collo, impedendogli di alzare la testa. Lo tenni in leva per un lungo istante, quello che bastava per fargli capire che si trova esattamente dove probabilmente avrebbe voluto far finire me. Poi mollai la presa, prima quella alla testa, poi quella al braccio, ed infine quella al la gamba, alzandomi da lui. "Buon tentativo, ma se sottovaluti l'avversario rischi grosso.. mai caricare a testa bassa.." tendendogli la mano per farlo rialzare "Sono sicura che migliorerai.." sorrisi "Siamo qui apposta..". Poi il mio sguardo si posò su Icarius e sorrisi appena, tendendogli la mano, per poi fargli segno di avvicinarsi. "Avanti, pilota.." con gli occhi azzurri nei suoi "Fammi vedere che sai fare.." con un leggero sorriso. |
16-11-2015, 02.01.40 | #918 |
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“Dina ha ragione.” Disse Leones agli altri due borghesi. “Abbiamo scelto noi di avere il capitano in questa faccenda. Ed io credo si stia comportando molto bene. Mi fido di lui e non intendo fare nulla di avventato senza avergliene parlato prima. Ed ora lasciamo che Diana studi.” Fissando poi Dacey.
“E sia, faremo come dici.” Annuì Poeh.
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16-11-2015, 02.03.29 | #919 |
Cittadino di Camelot
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Risi alle sue parole sul vino, mentre lui riempiva i nostri bicchieri.
Poi sorrisi abbassando lo sguardo al suo brindisi e presi il mio bicchiere. "Ed io propongo un brindisi alle irresistibili lusinghe del mio cavaliere e della bellissima sensazione che dà accompagnare un ufficiale cosí cavalleresco... cin cin" facendo tintinnare i bicchieri e sorridendo.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
16-11-2015, 02.05.31 | #920 |
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Gaynor, Park e Zac si avvicinarono all'ingresso del capannone.
E oltre a vedere la luce, i tre ora sentivano anche alcuni rumori al suo interno. “Sembra si lavori sodo qui...” disse Park. E nel capannone videro qualcuno che spostava delle lamiere. “Prego...” accorgendosi di loro l'uomo delle lamiere “... vi occorre qualcosa?” Era Orko Rosso.
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