29-10-2013, 20.33.06 | #961 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altafonte ascoltò attentamente Altea.
Chiamò allora Mardhuan e quando il guerriero fu davanti a lui, il cavaliere gli chiese dello scrigno. Il moro confermò la sua dichiarazione. “Milady...” disse Altafonte ad Altea “... i miei guerrieri sono vincolati ad un giuramento... lo sono sin dall'infanzia... pagherebbero con la morte anche una sola menzogna... è la legge della loro tribù... se Mardhuan afferma dunque di aver ricevuto da voi tale ordine e di avervi perciò reso lo scrigno, egli non può che dire il vero... dopotutto è stato ritrovato... perchè dunque ritenete che vi sia dietro qualcosa? A che pro? Se madama Irene o altri avessero voluto prendervi lo scrigno, esso non sarebbe certo stato ritrovato nella vostra stanza. Non credete di aver dimenticato, magari per stanchezza, di aver chiesto indietro lo scrigno a Mardhuan? Può capitare di non ricordare cose fatte in momenti di fatica o noia...” sorrise “... sapete che è già tardi? Il ballo comincerà fra breve. Andate a prepararvi. Passerò a prendervi tra poco. La serata di festa, sono certo, allontanerà da voi ogni pensiero cupo.”
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29-10-2013, 20.38.07 | #962 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Si...” disse annuendo Velv ad Elisabeth “... è un'idea che sicuramente metteremo in atto, ma non ora... ho bisogno di sapere come riuscite a cavarvela davanti ad un'opera d'arte...” si alzò, avvicinandosi poi ad uno dei quadri della stanza. Esso rappresentava un paesaggio fatto di colline, cipressi e un casale che sorgeva su un colle lontano. Tutta la scena era immersa in un sognante crepuscolo autunnale.
“Descrivetemi cosa vedete in questo quadro...” Velv fissando Elisabeth “... tutto ciò che vi viene in mente, tutto ciò che sentite, che vi suscita... guardatelo bene, chiudete gli occhi, respirate a fondo... riapriteli e poi, tornando a guardarlo, descrivetemi ogni vostra sensazione...”
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29-10-2013, 20.57.55 | #963 |
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Mi alzai da quella poltrona ..."Non preoccupatevi..non occorre che Mardhuan stia più con me...io sono certa e ditemi una cosa...cosa facevo svenuta davanti al vostro palazzo sotto la pioggia? E ieri sera ho pure visto il quadro e stamattina non vi era..e Madama Irene disse che fui io a dire di toglierlo...d'accordo...sono una pazza visionaria..vado a prepararmi e presi con me lo scrigno".
Uscii dal palazzo sola e raggiunsi la dimora di Castelflorenzio, non chiesi di nessuno e salii le scale e mi chiusi in camera. "Non ho certo bisogno di parrucchiere e acconciatori...mi arrangerò da me...cosa si cela dietro tutto questo? No..il Cavaliere di Altafonte non può essere complice di tutto questo penso..non riesco più a capire quale è la verità...ma stanotte fingerò di dormire...a costo di diventare insonne...saprò la verità". Dopo un bagno rilassante alla lavanda aprii l'armadio e presi il vaporoso vestito color pesca e lo indossai, presi i gioielli, indossai gli orecchini, la collana, l'anello e il bracciale. Poi acconciai i miei capelli...niente boccoli e fronzolature, li raccolsi e puntai una spilla d'oro. Mi truccai senza esagerare e il risultato era perfetto...ecco ero pronta. E ora....Cenerentola...è arrivato il momento di aprire il cofanetto...il Cavaliere disse solo dopo essermi vestita per il ballo. Lo presi in mano, cercai di scacciare ogni pensiero negativo..la mano tremava...le cose segrete mi mettevano sempre ansia. Vi era un piccolo chiavistello e la piccola chiavetta, lo feci scattare e lentamente lo aprii del tutto e guardai dentro.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
29-10-2013, 21.12.08 | #964 |
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Osservai attentamente il palazzo reale, era una costruzione affascinante, che trasudava storia da ogni mattone, ogni decorazione.
Eppure, era così diverso da casa mia, pensai, ma nessun posto è come quello in cui si è nati e cresciuti, nessun posto è come quello a cui appartiene il nostro cuore. E per un reale, questo vale mille volte di più. Seguii in silenzio il ciambellano che ci condusse nelle cucine. Sorrisi, pensando che fosse un luogo insolito per un re. Ma ognuno aveva le sue passioni, e io sapevo bene quanto la vita di corte potesse far trascurare i propri interessi. Quando fummo alla presenza del re, rimasi in silenzio, limitandomi ad inchinarmi insieme a Selenia e Roberto, lasciando che fosse lui a parlare. Quando poi si rivolse a noi, mi inchinai rispettosamente. "Vostra Maestà è fin troppo gentile.." dissi piano, alzando lo sguardo. Evitai di dire il mio pensiero, ma sapevo bene quanto fossero vere le sue parole. Avere sangue reale non era come nelle favole, la realtà era più complessa e meno poetica. |
29-10-2013, 21.32.50 | #965 |
Cittadino di Camelot
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Avevo detto qualcosa di sensato...ma non in quel momento....guardai Velv divenire maestro.....e quando mi spiegò cosa dovevo fare......" Velv....e se non riesco ? cosa succederà?...ma ci provo.........." e così guardai il quadro....e poi chiusi gli occhi e respirai profondamente......sino a quando nella mia mente ogni posto mi venne familiare cominciai a parlare senza mai aprire gli occhi....." Vi e' una collina ...posso sentire l'odore dell'erba umida, una lieve pioggerellina ha bagnato il paesaggio erboso.......il verde dell'erba e' brillante ma chiaro rispetto ai lontani cipressi che si stagliano in alto nel cielo.......un casale in lontananza risalta col suo colore bianco ed il tetto in scura ardesia.........non vi e' sole perchè il cielo non e' brillante.......ma il sole ...dona i toni del rosso.........sulle piante vicino al casale...foglie rosse si ecco....il rosso dell'autunno....ho la sensazione di trovarmi in quel piccolo mondo fatto di particolari.....ho la sensazione di tornare a casa........corro su per la collina...mentre i capelli si sciolgono e i piedi nudi si intrecciano con l'erba.......ho una forte sensazione......la casa,ecco cosa.......rimango dietro la porta e' chiusa....busso animatamente....aprite ragazzi aprite...sono io ..........la porta e' chiusa allora corro alle finestre...la casa e'vuota....il camino e' spento........l'autunno diventa freddo......."......mi ritrovai a toccare il quadro......e a riaprire gli occhi.........." Velv......ho avuto paura...ho provato il senso della perdita........e' questa l'arte ? "
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30-10-2013, 01.52.37 | #966 |
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Aprii gli occhi, lentamente...
fu la voce di Jacopo a svegliarmi ma, per qualche ragione, udire la sua voce tanto vicina mi parve all’inizio strano. Aprii gli occhi... ma subito li richiusi, feriti dalla luce del giorno. Portai una mano alla testa... mi faceva lievemente male... quindi, di nuovo, mi costrinsi ad aprire gli occhi. Ero nel mio letto... nella mia stanza... le finestre erano oscurate dalle persiane di legno e velate dai leggeri tendaggi, tanto che solo una debole luce passava... debolissima, eppure sufficiente a dilaniarmi quel cerchio che sentivo alla testa... Sapevo perché mi sentivo tanto male... ricordavo perfettamente la sera precedente, il cimitero, la lapide, il freddo, le lacrime e i singhiozzi... ricordavo di aver chiuso gli occhi lì... e poi non ricordavo più niente. Esitai, dunque, alle parole di Jacopo... mi stupii un po’, forse, per la tranquillità con cui aveva detto che mi avevano trovata... nella campagna, aveva detto... Lo fissai per un istante, incerta... “Trovata?” mormorai poi “Chi... chi è stato a trovarmi? E dove... dove mi hanno trovata, esattamente?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
31-10-2013, 01.34.38 | #967 |
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Il re trattenne ancora un po' con sé Clio, Roberto e Selenia, mentre controllava il lavoro dei suoi capocuochi, impartendo loro direttive su come preparare e poi servire le varie pietanze per la cena del ballo.
Infine congedò i tre membri della famiglia Fiosari, invitandoli a raggiungere il grande salone di corte, in attesa, insieme a tutti gli altri invitati, del suo arrivo, con conseguente apertura delle danze. Così Clio, Roberto e Selenia furono accompagnati dal cortigiano nel grande salone. Qui erano già giunti diversi invitati, tra cui Simone Missani. “Salute a voi, milord...” disse il viceprocuratore salutando Roberto “... mie signore...” con un inchino a sua moglie ed alla falsa cugina. “Allora, lady Clio...” fissando quest'ultima “... è giunto il momento tanto atteso... stasera, con noi tutti, in questo palazzo vi sarà anche l'inafferrabile Mirabole...” sorrise “... non siete impaziente quanto me?”
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31-10-2013, 01.40.01 | #968 |
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Velv fissò Elisabeth e poi abbozzò un leggero sorriso.
“No, non è questa...” disse scuotendo il capo “... ho buone speranze che possiate essere più convincente... descrivere le sensazioni dell'arte non è come scimmiottare rime e strofe poetiche... questo quadro non descrive casa vostra... qui non c'è l'atmosfera delle terre di Camelot... dovete convincere chi vi ascolta di sapere davvero cosa sia l'arte... davanti ad un'opera artistica non dovete descrivere ciò che vedete, ma ciò che sentite in quel momento...” guardò il quadro e poi di nuovo la donna “... concentratevi su un particolare, anche se insignificante... e da quello provate a raccontare ciò che sentite... le colline, i cipressi e tutto il resto presente in questo quadro è chiaro a tutti... voi dovete cercare di spiegare invece cosa vi fa sentire, al di là di ciò vi è dipinto... io non voglio sapere il colore delle colline o quello che da il Sole... io voglio sapere a cosa vi fa pensare questo quadro... avanti, riproviamo...” con tono fermo lui.
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31-10-2013, 01.48.41 | #969 |
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Altea aprì allora il piccolo scrigno, scoprendo così il contenuto al suo interno.
Vi era un bellissimo pendaglio, con foglie di giada legate da sottili lamine di pasta vitrea colorata, con al centro una pietra preziosa vermiglia. Ad un tratto una strana sensazione raggiunse Altea. Come se qualcuno la stesse spiando. Ella infatti avvertiva un senso di opprimente presenza attorno a lei. All'improvviso qualcuno bussò alla porta della stanza. “Milady...” disse Irene entrando “... giù vi sta aspettando la carrozza del Cavaliere di Altafonte... siete pronta o volete lo faccia attendere?”
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31-10-2013, 02.11.07 | #970 |
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“Ti hanno trovata dei mercanti...” disse Jacopo a Talia “... almeno credo che lo fossero... hanno detto di averti trovata presso un vecchio cimitero fuori città... eri svenuta accanto ad una delle lapidi... probabilmente hanno riconosciuto il nostro stemma sulla sella del tuo cavallo e ti hanno riportata qui a casa... ora come ti senti, Talia? Perchè ti sei spinta fino in quel luogo a cavalcare? Sono zone solitarie."
Il capitano fece poi cenno alla domestica di servire una tazza di tisana calda a sua moglie. "Questa ti farà bene..." tornando a rivolgersi alla ragazza "...rammenti? Stasera c'è il ballo al Palazzo Reale... ti va ancora di venire? O preferisci restare qui a riposare? Il dottore ha detto che è stato solo un normale svenimento, dunque non c'è nulla di cui preoccuparsi. Ma devi decidere tu se ti va di venire o meno al ballo. Io naturalmente non posso mancare... questo lo comprendi, vero?”
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