22-04-2013, 14.52.47 | #971 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi appena.."Vi correggo Velvò, siete un conte..guardate me, non ho un seguito più di vestiti, non mi trovo nel mio castello..ho solo un cavallo nero, una sacca con vari oggetti e solo la spilla del mio casato a dimostranza di chi sono...ma rimango ciò che sono, per questo permettetemi di dirvi che vi tratterò come nobile signore".
Afferrai una foccaccina dolce e rimasi senza parola alla domanda che mi pose sulla ricerca del Fiore, la posai sul tavolo e il mio volto si fece serio..."Un amore impossibile dite? E da cosa lo avete capito?" il mio pensiero volò a Sebastian e sospirai leggermente.."Non ho mai confessato nulla a nessuno, nemmeno a mia sorella Eleonor, a Vivian..la mia migliore amica ma mi avete narrato di Voi e ora vi parlerò di me e anche perchè, magari, potete darmi un consiglio, mi fido di Voi e badate che è un dono prezioso." Sorrisi leggermente.."Provengo da Camelot e io e la mia amica Vivian ci recammo a Santa Agata di Gothia come ospiti dell' Arconte Meccanico, la mia amica sognava di vedere lo spettacolo di un cavaliere attore molto famoso..comunque, tralasciando il tutto, questo Arconte mi chiese in cambio della sua ospitalità di trovare questo Fiore e cosi anche un mio desiderio sarebbe stato esaudito...già, e in questo desiderio vi è proprio un Cavaliere, vedete la collana con pendente a rubino che porto al collo?" la presi in mano mostrandogliela meglio "fu un suo pegno d'Amore e il giorno dopo egli..svani. E io questo chiedo di trovarlo, di sapere perchè mi ha lasciato e magari poter rimanere con lui per sempre, lo so sarebbe più facile dimenticarlo e trovare un altro uomo ma il mio Amore è profondo...e forse era pure vicino a me settimane fa e non ebbi il coraggio di farmi avanti" mi soffermai un attimo pensando a quanto fossi stata inetta e poco coraggiosa a non affrontare l'argomento con quel Cavaliere, ma se mi avesse riconosciuta pure lui mi avrebbe riconosciuto...eppure le visioni avute grazie a lady Anastasiya portavano a lui. Mi destai dai quei pensieri continuando..."Ma il fatto più grave fu che la mia amica Vivian è stata rapita da un uomo a me sconosciuto, mi ha minacciato, se non gli porto quel Fiore...ucciderà la mia cara amica, io non so se quel Fiore a questo punto è un beneficio o una dannazione, forse dipende da ciò che si desidera e dall'uso che se ne faccia...e non so se si trova a Capomazda, solo un certo Frate Nicola sa dove è sbocciato, qui non ci sono più clerici ma a Capomazda si, forse si è ritirato laggiù..che ne pensate voi? E poi voglio vedere il luogo della Gioia dei Taddei". Ad un tratto, però, ebbi un sussulto, la bussola...non trovava le persone ma gli oggetti..."La bussola, Velvò, è se proviamo a vedere se ci indica Capomazda o altrove?" la estrassi dalla sacca e mi avvicinai all' uomo per mostrargliela..."Ci indicherà dove si trova l'alloggio di Frate Nicola?" attesi con ansia che il magnete finisse di girare.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
22-04-2013, 19.15.21 | #972 |
Cittadino di Camelot
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Il carrozzone assunse con mio stupore un' identita' totalmente differente.........all'interno Sawas ci aveva messo a disposizione ogni cosa....ci potesse servire per poterci vestire asseconda del personaggio che saremmo andati a presentare....non avevo molte idee, vedevo Enusia....e Orez esasperati...non era una cosa molto semplice, io non avevo mai recitato e comunque comke mi sarei vestita ?....mi avvicinai al baule...e cominciai ad uscire fuori ogni sorta di tessuto o vestito gia' confezionato.......sino a quando non trovai un pantalone stretto alle caviglie....sembrava un tessuto morbido quasi impalpabile.....il reggiseno era dello stesso colore e cosi' il velo da mette sul viso......." Sawas come fate ad avere un vesto da odalisca ?.....siete una fonte inesauribile di cose ed oggetti provenienti da ogni parte del mondo.......".....c'era della stoffa azzurra ...nei tagliai con cura alcune strisce...che con l'aiuto di ago e filo diventarono dei rudimentali petali di fiori......." Enusia......potete aitarmi ad indossare questa roba..?...."......i due Signori scesero dal turbocarrozzone e mi vestii da odalisca.....alla cinta del pantalone...infilai tutti i petali che avevo preparato e una volta finito....girai velocemente su me stessa ed essi si aprirono....." Enusia...saro' Il fiore azzurro......ed Elisabeth....sara' la mia storia.....che ne dite ?....."....
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23-04-2013, 01.41.18 | #973 | |
Cittadino di Camelot
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Ero completamente, interamente stata rapita da quella storia... dalle sue immagini, dai suoi colori e poi dai suoi personaggi... in particolar modo quel cavaliere... il mistero che lo circondava...
le mie mani, quasi senza che me ne accorgessi, giocherellavano ansiosamente con la stoffa liscia sul bracciolo di quella poltrona... io mi ero protesa in avanti, in ascolto... attenta... affascinata... Citazione:
Mi voltai verso il cavaliere e lo fissai... "Vi prego, non ancora... vorrei ancora ascoltare quella storia... ancora adesso... vi prego, Guisgard..." La mia voce era sottile, vagamente tremante... e la mia mano, d'istinto, sfiorò il suo braccio...
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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23-04-2013, 01.44.55 | #974 |
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Velvò prese la bussola dalle mani di Altea e cominciò ad osservarla con attenzione.
“Vi sono incise delle parole dietro...” disse. E cominciò a leggerle: “Prima di chiedermi di quell'oggetto perduto, fissalo nella tua mente e soprattutto nel tuo cuore. Pensa ad esso intensamente e a nient'altro. E quando sarà per te ciò che più desideri, chiederai a me di quell'oggetto e leggerai così dove ti indicherò di cercare.” “Mi sembra chiaro.” Fece Velvò. “Dovete pensare intensamente a ciò che cercate. Anche se dubito che questa bussola possegga tale potere. Quanto a Capomazda, non credo occorra chiederlo alla bussola. Tutte le strade qui conducono laggiù. Ma dubito sia una buona idea andarci adesso, visto che c'è questa guerra. Sul vostro cavaliere invece non saprei cosa dire. Vedete, io non mi interesso di sentimenti che vadano oltre una notte di passione. Dunque vi siete imbattuta nel peggiore dei consiglieri per il vostro problema di cuore.” E rise di gusto.
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23-04-2013, 16.12.45 | #975 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Enusia sorrise ed annuì.
“Siete meravigliosa.” Disse poi ad Elisabeth. “Sarete un perfetto Fiore Azzurro. E magari questo vostro travestimento sarà anche di buon auspicio per questa nostra avventura.” Allora anche lei scelse un costume. “Sarò...” mostrandosi poi ad Elisabeth “... sarò Consiglia! E' un'eroina di una ballata Capomazdese! Moglie del birbante Tucan, innamoratissima di lui!” Le due scesero dal carrozzone e trovarono ad attenderle Sawas e Orez. Anche i due si erano preparati, scegliendo ciascuno un costume. “Io sono Kehoron!” Esclamò Sawas. “E' lo spirito dei boschi e può assumere qualsiasi sembianza. Ora è simile ad una rana.” “Io invece” fece Orez “sono Bobolar, una figura della Commedia dell'Arte Capomazdese! Esperto e saggio cosmopolita!” “E voi due chi siete?” Chiese il dottore alle due donne. “Io sono la dolce Consiglia.” Con un inchino Enusia.
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23-04-2013, 16.27.40 | #976 |
Cittadino di Camelot
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Risi a quelle ultime parole.."Oh Velvò, non ditemi che siete un donnaiolo allora, e invece dubito che non vi siete mai innamorato veramente".
Gustai un sorso di the e guardai attentamente la bussola, non avevo mai notato quella scritta: “Prima di chiedermi di quell'oggetto perduto, fissalo nella tua mente e soprattutto nel tuo cuore. Pensa ad esso intensamente e a nient'altro. E quando sarà per te ciò che più desideri, chiederai a me di quell'oggetto e leggerai così dove ti indicherò di cercare.” Per un attimo mi persi in confusi pensieri, ricordai quella notte di maggio in cui egli mi allacciò la collana al collo e mi strinse a se, mi sentivo sicura tra le sue braccia...e ora volevo sentire di nuovo quella sicurezza, persa in una ricerca senza senso, senza nessuna scappatoia. Pensai al sorriso di Vivian, le nostre corse per i prati con Eleonor e le sgridate quando tornavamo a casa poichè non era atteggiamento di ragazze del nostro rango, strinsi forte la bussola e serrai la mano a pugno di quanto avrei voluto tutto questo tornasse..la tranquillità e la felicità, e tutto stava in un Fiore e..in un Frate..già Lui era la chiave di tutto? Dove potevo trovarlo? Mi sentivo emotivamente fragile in quel momento..riaprii la mano e vidi il magnete della bussola, stavolta girava in modo diverso, con un solo giro il magnete non si spostava, fermandosi in una direzione ed era diversa da quella di prima. Non dovevo avere dubbi, un posto valeva l'altro e tentare non poteva nuocere visto non sapevo che direzioni prendere, guardai Velvò.."Avete visto la direzione che indica? Dove porterà quella direzione? Ci sono due soluzioni da ciò che avete detto, ovvero Capomazda visto che tutto è circondato da territorio Capomazdese e la via da dove sono arrivata, egli potrebbe pure celarsi in vesti diverse da chierico. Io devo seguire questa direzione, Voi...ovviamente potete seguire la vostra, a voi la decisione..e devo partire oggi stesso" dissi fermamente.
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23-04-2013, 16.31.26 | #977 |
Cittadino di Camelot
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Enusia era bella....ed ero sicura che il suo personaggio sarebbe stato portato in scena in maniera perfetta.....scendemmo e trovammo i nostri uomini ad attenderci.." Dottor..Orez, Sawas....mi piacete e comunque vada saremo perfetti, ne sono sicura.....perdonatemi non mi sono presentata....sono l'odalisca del vortice dei deserti.....e chi rappresento ?...il Fiore azzurro ovviamente.....giusto per anticiparvi una chicca....il Re sara' entusiasta di veder andar via ogni petalo.....e poi vedremo se non ci raccontera' qualcosa anche lui....".....feci l'occhiolino a Orez...." che dite ...cominciamo ad andare ?...."....
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23-04-2013, 16.32.36 | #978 |
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Nel vedere lo stupore dei presenti alle parole di Mamyon, mi feci avanti posando la mano sul suo braccio.
"...Suvvia, caro.. Li hai spaventati.. Sei un cavaliere, dopo tutto..." Dissi sorridendo. "...Perdonate l'intrusione, non volevamo turbare la vostra festa..." Dissi dolcemente con un sorriso "...ma la vostra allegria é contagiosa e la sera fa rimpiangere un caldo camino acceso..." Senza smettere di sorridere "...siamo viaggiatori, e ci chiedevamo se qualcuno di voi avesse del posto riparato dove poter riposare questa notte.... Beninteso non intendiamo approfittare del vostro buon cuore... Possiamo pagare il disturbo..." Feci un passo indietro, senza togliere la mano dal braccio del cavaliere. "...Tuttavia, siamo in primavera... Se nessuno di voi ha posto, non vi disturberemo oltre, e continueremo per la nostra strada... Queste strade brulicheranno anche di ladri e briganti ma nessuno può tener testa ad un cavaliere della corona... Dico bene, mio caro?" Sorridendo alla volta di Mamyon. Mi sentivo così sicura accanto a lui, come se nulla potesse accadermi. |
23-04-2013, 17.36.04 | #979 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quella richiesta di Talia e poi la sua mano che sfiorò Guisgard.
Bastò solo questo per far cambiare idea al cavaliere. “Qualcuno scrisse” disse alla principessa “che i re e le regine non chiedono mai nulla... e per questo i loro desideri, a differenza dei loro ordini e dei loro capricci, sono la cosa più preziosa e rara...” le sorrise “... eh, amico mio...” rivolgendosi poi ad Abecedarius “... hai sentito? Questo vuol dire che dovrai riprendere la tua storia...” Il libro allora si aprì e cominciò a far sfogliare le sue pagine, fino a fermarsi di nuovo su quella storia. E riprese a raccontare... Ardena e Melicha partirono poco dopo l'alba. Il Sole nascente screziava la terra rossa delle colline circostanti, generando mutevoli riverberi, simili a trucioli intrecciati, che imperlavano le cime degli alti cipressi e delle nobili torri merlate sui colli, che si stagliavano nel vivo ed inteso rosato diffuso nel cielo. Raggiunsero così, attraverso un incerto sentiero, una zona appartata, ma baciata come nessun'altra da quel primo Sole. Vi era solo una cappellina in mezzo a quella campagna deserta. Una cappellina simile al grande duomo della capitale. E dentro vi era un'immagine dell'Arcangelo Michele. “Che posto è questo?” Chiese Ardena. “Anni fa” raccontò Melicha “qui sorgeva una grande città. Tanto vasta e potente da far tremare la capitale del regno. Allora decisero di distruggerla, per punire così la sua ambizione. La città fu rasata al suolo e su queste terre fu imposto il veto di costruire ancora. Solo la cappella dell'Arcangelo domina questo luogo di silenzio, come monito per l'accaduto.” Ardena si guardò intorno, come in cerca dell'eco dell'antica città che ancora correva su quelle terre. “Una leggenda vuole” continuò Melicha “che prima della distruzione della città, i cittadini siano riusciti a raccogliere l'intero loro tesoro e a portarlo fuori dalle mura. Per seppellirlo in questo luogo.” Lo fissò. “Forse per questo motivo qualcuno crede che Sygma interessi tanto a Capomazda... per quel tesoro...” “I tesori” guardandola lui “possono avere molte forme... quella di un baule carico di preziosi, di un filtro magico, o di un antico libro da sempre perduto... un tesoro può essere tante cose... come un Fiore... un Fiore dal raro profumo e dai preziosi colori... un Fiore i cui petali sono capaci di scandire ogni momento della vita, rendendolo eterno... e un Fiore non è forse simile ad un volto? Un volto che cela nei suoi occhi qualcosa di pregiato, inestimabile... gli antichi dicevano che gli occhi nascondono i battiti del cuore...” Lei allora arrossì e chinò il capo. “Ora anche voi cercherete quel tesoro?” Chiese poi al cavaliere. “Non conoscevo la leggenda di quel tesoro prima di adesso.” “Neanche Ardeliano...” mormorò lei “... neanche lui lo conosceva... la tradizione vuole che vi giunse qui con la principessa Gyaia... e fu lei a narrare al nobile Arciduca di questo tesoro... lui giurò di volerlo cercare, ma poi dopo un triste Marzo non ritornò più a Sygma...” lo guardò negli occhi “... e voi... voi siete qui per cercarlo?” “Io?” “Si...” annuì lei “... conosco quell'accento... molti mercanti Capomazdesi arrivano in queste terre e li sento parlare... e poi la vostra spada... reca la Croce, la Civetta e il Giglio Verdeaureo... i simboli della nobiltà Capomazdese...” “Perchè tutti qui vedono i Capomazdesi come invasori o razziatori?” “E per quale motivo allora arrivano qui, se non per prendere qualcosa?” “Non prendere...” mormorò lui “... ma cercare qualcosa... qualcosa che a noi manca e che sappiamo invece esserci qui...” La sua voce si fece bassa e calda. Allora, con un gesto naturale e delicato, si avvicinò a lei con le labbra. Lei socchiuse appena gli occhi. “Melicha!” Gridò qualcuno da lontano. “Melicha, presto!” Era Marcus e correva verso di loro. Abecedarius si fermò ancora. Infatti aveva iniziato a suonare la campana della cappella. “Oh...” sussurrò il libro “... il padrone ha smesso di pregare...”
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23-04-2013, 17.40.18 | #980 |
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Allora uno di quelli che festeggiavano si avvicinò a Clio e agli altri due che erano con lei.
“Abbiamo” disse “un solo letto disponibile. E' nella casa della vecchia Perrel, perchè suo nipote si è arruolato due giorni fa nell'esercito ducale. Per il cavaliere ed il suo scudiero” indicando Mamyon e Densesu “c'è solo il mio fienile. Ma è comodo e tranquillo.” “La vostra ospitalità” fece Mamyon “è straordinaria. Grazie per aver offerto un comodo giaciglio a milady.” Indicando Clio. “Per noi due il fienile andrà benissimo.” “Ma venite!” Disse un altro di quelli. “La sera è ancora lontana e qui c'è da festeggiare! Unitevi a noi!” Così, Clio, Mamyon e Densesu, si unirono a quella festa. “Cosa si festeggia?” Chiese Densesu. “Le nozze di mia figlia!” Esclamò colui che li aveva invitati. “Ha sposato il giovane Facchin.” E indicò un giovane seduto accanto a lui. “E' il padrone di questo mulino ed è un ottimo partito.” E tutti risero. “Ma è anche un eccellente pittore!” Fece qualcun altro. “L'arte non da guadagni!” Replicò il padre della sposa. “Il mulino si!” E di nuovo si alzò una risata dai presenti. All'improvviso tutti si alzarono in piedi. Da una casupola uscì una ragazza accompagnata da due anziane. “Viva la sposa!” E tutti applaudirono. Lei arrossì e poi cercò lo sguardo del suo amato. Ma proprio in quel momento qualcuno indicò il sentiero che proveniva dal bosco.
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