La notte, le maschere e i sogni...

[Guisgard]

E dopo questi giorni di festa, trascorsi tra corse dell’ultimo momento, auguri a destra e a manca, qualche partita a carte con amici, cenoni e pranzi natalizi, rieccomi a cercare l’ispirazione per scrivere qualcosa.
Solitamente è la musica a farmi compagnia mentre scrivo, o, talvolta, è la televisione lasciata accesa, con le sue immagini che scorrono stancamente, a tenermi sveglio nel cuore della notte.
Ma d’un tratto la notte è diventata silenziosa…
Ogni tanto guardo dal vetro la campagna e la strada che ne attraversa il paesaggio e mi appaiono come le sequenze di un film senza sonoro…
Si, la notte, all’improvviso, è diventata troppo silenziosa per me e il silenzio lascia andare via i pensieri…
Guardo la notte e tutto appare sfocato e sbiadito, come in uno di quei film di una volta...
Un film fatto di musica, balli, colori e buoni sentimenti; come quelli di Gene Kelly che danza sotto la pioggia dopo aver ricevuto un si sognato da tempo, o quando vola sulla struggente musica di un Capodanno parigino…
Si, è qualcosa di simile che cerco, fino a quando vengo rapito dal ricordo dello splendido bianco e nero di un vecchio film visto una notte non diversa da questa…
Il film, ricordo, era già cominciato e protagonista è l’indimenticabile Fred Astarie, con al suo fianco l’inseparabile e bellissima Ginger Rogers…
Tutto comincia con loro due che litigano…
Lei fraintende le sue intenzioni e gli tiene il broncio…
Possibile che non capisca?
Lui non vorrebbe mai offenderla o renderla triste…
Lei va via, proprio poco prima di un spettacolo…
Lui è a terra e posso comprenderlo…
A nulla servono le parole del suo amico…
Poi si desta… ha avuto un’idea!
Non può ballare con lei, ma non ballerà senza di lei!
Allora fa indossare a tutte le ballerine che lo accompagneranno la maschera che raffigura il volto della donna.
E ballando con ognuna di loro, è come se ballasse infinite volte con la sua Ginger.
E alla fine, come spesso accade in quei vecchi film imprigionati nella magia del bianco e nero, ecco il lieto fine, tanto inaspettato quanto straordinario: l’ultima ballerina si toglie la maschera ed è lei, tornata da lui.
E il finale è un meraviglioso ballo tra lui e lei, sotto l’incanto di quelle atmosfere sofisticate e sognanti che solo i vecchi film sanno racchiudere.

Vorrei scrivere e descrivere qualcosa di altrettanto magico…
Scrivere non è diverso da cantare o ballare… e se lo si fa nel cuore della notte può acquistare la stessa magia di quei vecchi film...
Allora scrivere e raccontare di me che vago nel silenzio e nei fumi di questa notte, proprio come un Gene Kelly o un Fred Astaire… danzare usando la scrittura come musica...
Ma danzare con chi?
E’ notte e dunque con i sogni.
Ma non sogni qualsiasi... no, un sogno unico, degno di qualsiasi attesa...
Un’attesa che sappia dividere i giorni belli da quelli brutti...
Allora scriverò di me in un’epica e straordinaria avventura, degna del Primo Cavaliere!
E avrò al mio fianco tutte le più belle eroine di sempre, tratte dai miti, dai romanzi e dai film!
Ma a tutte farò indossare una maschera, quella della mia eroina più ambita!
E salverò tutte loro come solo il Primo Cavaliere sa fare!
Le salverò da ogni sorta di pericolo, fino a quando troverò ad attendermi l’ultima eroina, che si toglierà la maschera e svelerà, mettendo fine all’attesa, il suo vero volto: quello della vera Ginevra.
E il finale della mia storia ci vedrà danzare tra l’incanto e i mille colori che attraversano la notte.
E tra i mille colori ci saranno anche il bianco e nero, che la magia dei sogni avrà reso luminoso come nessun altro colore...

[Chantal]

Che delicato e sognante scritto..
romantico,musicale..vivo.
L'ho letto di notte,e la notte,si sa,è magica.

E' così speciale questo scritto che mi induce a desiderare di farvi un dono..
E idealmente racchiudo la vostra Ginevra nel volto di Ginger Rogers.



Stanotte,viene lei..
"Guisgard!"
Il cavaliere si volta:"Dillo ancora..il mio nome..ancora."
E lei sorride:"Guisgard!"
"Ti aspettavo,sai?"Le dice.
"Anche io ti aspettavo,Guisgard."
Il cavaliere le va incontro,le prende il viso tra le mani,l'accarezza e le cinge le spalle.
"Stai tremando.Hai freddo,hai paura?"Le domanda mentre la stringe a sè.
"Come potrei..sono nel tuo cuore,il posto più bello e sicuro per me."Risponde lei.
Allora lui la scosta appena da sè per guardarla:"Come sei bella.Voglio guardarti ancora.E con i miei occhi fare di te una creatura immortale.Vuoi rimanere giovane in eterno?Io posso,sai?"
"Lo so,Guisgard!Tu puoi."Gli sorride ancora lei..
"Balliamo?"
"Sì,balliamo,Guisgard!"
E mentre la conduce in un valzer sospeso,come sulla scia della Luna, le dice:"Dillo,ancora,ti prego..il mio nome,dillo ancora..perchè io possa impararlo da te."
"Guisgard!"Con lieve imbarazzo lei.
"Ancora!"Domanda il cavaliere.
"Guisgard.Guisgard.Guisgard...Guisgard.....Guisgar d.."Sempre più lentamente,più dolcemente,fino a posargli quel nome sulla bocca.."Guisgard..."Ancora una volta,sottovoce,mentre gli sfiora le labbra con le sue,fino a fargli risuonare il suo nome nell'anima,con un bacio.

[miriam]

Ser Guisgard le vostre parole sono pura poesia! nella notte la mente vola nella fantasia è la magia di un sogno che si realizza! vorrei farle un omaggio anche io milord vorrei che una delle eroine della vostra poesia sia la bellissima e coraggiosa Lady Oscar.

la vide indossava una maschera e guardava l'orizzonte come se stesse aspettando qualcuno o qualcosa con la sua inrinnegabile uniforme la spada ad un fianco pronta per essere sguainata all'occorrenza...
anche con la maschera in volto ruscì a riconoscerla e con fare tranquillo iniziò per primo a parlare, disse: milady la vostra fama vi precede molti cantori narrano le vostre gesta! le disse. Ella senza segno di sorpresa o di turbamento rispose: sono lieta di fare la vostra conoscenza milord! anche io ho sentito molto parlare di voi della vostra fama come primo cavaliere di Gran Bretagna e come abile spadaccino! cosa vi porta a venire da me?
Guisgard con la massima tranquillità rispose: mi piacerebbe duellare con voi milady! la donna che non rimase sorpresa dalla richesta acconsentì al duello. entrambi i duellanti sguainarono le spade e...iniziò il combattimento!
con uno scatto e una abile mossa la lady ottenne un notevole vantaggio sul suo avversario che comunque riuscì a riguadagnare campo, sotto gli occhi sorpresi della sua avversaria, Guisgard riuscì a disarmarla e tirarla a se, nel momento in cui i loro sguardi si incontrarono qualcosa di strano avvenne trai due, i loro cuori iniziarono a battere all'unisono i loro respiri come uno solo...

[Guisgard]

Lady Chantal, che delicata e sognante scena avete descritto
Ginger Rogers era bellissima e sarebbe in grado di impreziosire qualsiasi sogno.
Immaginate Ginevra col suo volto?
E perché no!
Ginevra ha infiniti volti, tanti quanti sanno essere gli sguardi che lascerei naufragare nei suoi occhi, durante il passaggio, etereo e incantato, di una notte.




Lady Miriam, non siete brava solo a disegnare meravigliose immagini, ma anche ad animarle e a renderle reali.
Leggendovi, ho davvero avuto la sensazione di duellare con Lady Oscar.
Si, per una notte, grazie al vostro bel pensiero, sono diventato Andrè Grandier.
E, detto tra noi, sin da quando ero piccolo è stato uno dei miei idoli

[Talia]

Le vostre storie... le vostre parole, sir Guisgard... ciò che narrate suona ogni volta alle mie orecchie come una melodia... una melodia ora dolce e suadente, ora vivace e travolgente...
Voi, milord, dirigete quella melodia come il più abile degli incantatori, modulando i suoni e le cadenze, le pause, le sensazioni, i sospiri, le emozioni...
Ed io, mio signore?
Mi chiedo se potrei avere anche io un ruolo...
Beh... se mai ne avessi uno, temo che non potrebbe che esser quello di uno dei serpenti chiuso in una delle ceste.
Un ruolo da poco, ovviamente... ma, come dicono i francesi, chaqu’un son coeur!

[Guisgard]

Che bizzarro ruolo vi siete scelta, milady!
Io credo che la vita dia la possibilità a tutti di scegliere il proprio ruolo; per questo, come penso, nessuna storia scritta potrà mai gareggiare in meraviglie con quel grande romanzo (o film) che chiamiamo esistenza

[miriam]

Originalmente inviato da Guisgard

Lady Chantal, che delicata e sognante scena avete descritto
Ginger Rogers era bellissima e sarebbe in grado di impreziosire qualsiasi sogno.
Immaginate Ginevra col suo volto?
E perché no!
Ginevra ha infiniti volti, tanti quanti sanno essere gli sguardi che lascerei naufragare nei suoi occhi, durante il passaggio, etereo e incantato, di una notte.




Lady Miriam, non siete brava solo a disegnare meravigliose immagini, ma anche ad animarle e a renderle reali.
Leggendovi, ho davvero avuto la sensazione di duellare con Lady Oscar.
Si, per una notte, grazie al vostro bel pensiero, sono diventato Andrè Grandier.
E, detto tra noi, sin da quando ero piccolo è stato uno dei miei idoli

vi ringrazio di cuore milord sono felice che abbiate apprezzato il mio scritto