05-04-2008, 14.27.11 | #1 |
Viandante
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il giuramento dei cavalieri
e Artù prese in mogli la bella Ginevra, la quale gli portò in dote, tra l’altro, una bella tavola rotonda di legno, tanto vasta che centocinquanta cavalieri potevano sedervisi attorno assieme. La sua forma impediva che tra loro ve ne fosse uno che primeggiasse, e Re Artù e i suoi cavalieri si resero celebri, non soltanto per le loro avventure, ma anche e soprattutto perché vissero sempre secondo giustizia e onestà. I Cavalieri della Tavola Rotonda erano i più valenti campioni della cristianità, e tra loro si contavano molti famosi guerrieri, come Sir Bedivere, Sir Lancillotto e suo figlio Sir Galahad, e ancora Sir Gawain, nipote del re, e Sir Tristano della Leonessa. Ma di tutte le storie dei Cavalieri della Tavola Rotonda, la più celebre è senz’altro quella della Cerca del Santo Graal, la coppa usata durante l’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Molte leggende correvano, ai tempi di Re Artù, sul Santo Graal e una di esse voleva che fosse stato riempito con il sangue di Cristo crocifisso da Giuseppe di Arimatea, ma nessuno sapeva che fine avesse fatto la coppa. Una sera, mentre Artù e i suoi cavalieri cenavano attorno alla Tavola Rotonda, udirono un grande scroscio di tuono mentre nella sala appariva un raggio di luce sette volte più intensa di ogni altra luce. E parve, a ciascuno dei presenti, che tutti gli altri fossero assai più belli di quanto fossero mai stati, e rimasero muti, persuasi che fosse giunto il giorno del giudizio. In quel momento , invisibili portatori recarono, facendola girare per la sala, una coppa coperta di candida seta, mentre si spandeva un dolcissimo profumo e davanti a ciascuno dei commensali comparivano il cibo e la bevanda preferiti. Poi la coppa scomparve. Il re ringraziò allora Dio per avere concesso quella visione, e Sir Gawain disse: - Indubbiamente ci è stata offerta una visione di grazia. Ma io faccio voto che domani, e non più tardi, partirò alla ricerca del Santo Graal. Voglio vederlo senza veli, e continuerò la mia ricerca finché potrò reggere, e se non dovessi riuscirci, so che sarò stato ritenuto indegno di trovarlo.Quando gli altri cavalieri udirono il voto di Sir Gawain, si alzarono in piedi e fecero lo stesso giuramento, ma Re Artù ne fu profondamente addolorato. - Ahimè - disse a Gawain - con il tuo voto mi hai ucciso, perché mi hai fatto perdere la compagnia dei più nobili e valorosi cavalieri che ci siano. E sono certo che molti di noi non si rivedranno più, poiché molti periranno nella cerca e gli occhi si imperlarono di lacrime. Lunga e difficile fu la cerca tra mille avventure e pericoli, e alla fine soltanto Galahad, il giovane figlio di Lancillotto, fu degno di portare a termine l’impresa, ma neppure lui visse tanto a lungo da portarne la notizia a re Artù alla corte di questi. C’è chi dice che il Santo Graal sia tuttora sepolto a Glastonbury nel Somerset, ma questa è un’altra storia.
La tavola rotonda: Per prima cosa, in quanto cerchio, la Tavola rotonda è un’immagine del cielo, di cui tuttavia il centro , dove appare il Graal, non è un dato ma un polo di attrazione, l’obiettivo della cerca nel corso della quale i cavalieri non possono permettersi debolezze o compromessi. La simbologia celeste è ribadita dal fatto che i cavalieri sono dodici( Calogrenant, Galahard, Gareth, Garvaine, Kai, Iwayn, Lancelot, Bohort, Perceval, Pelleas, Tor, Tristam ), come i segni dello zodiaco , la ruota della vita. I loro compiti ( punizione dei malvagi e degli oppressori, protezione della donna, lotta contro le forze negative, rappresentate dagli incantesimi, dagli esseri eccessivi come i giganti o dagli animali nocivi, e così via) sono finalizzati al recupero di una dimensione paradisiaca della vita, per se stessi e la comunità in cui operano. Anche il personaggio di Ginevra (Guinevere o Gwenhyfar) merita qualche osservazione. In alcuni racconti si dice che Artù avesse sposato tre donne, tutte con questo nome. Ciò fa pensare che la fatale regina abbia assunto l’eredità mitologica della triplice dea gallese della Terra, che mediante l’unione con il re conferiva alla regalità un carattere sacro. Nei racconti in cui tradisce lo sposo con un uomo più giovane sembra invece essersi conservata un’eco di divinità celtiche femminili come Blodewedd, che secondo il mitografo R. Graves erano il residuo di culti matriarcali in cui la dea si univa ritualmente al re, che poi le veniva sacrificato. Il giuramento dei cavalieri: Una volta accettati dal Re,i cavalieri dovevano fare un giuramento che doveva essere rispettato sino alla loro morte.Il giorno prima dell'investitura dovevano stare isolati nella cappella a pregare; nessuno doveva disturbarli.Il giorno successivo entravano nella cattedrale e pronunciavano le loro parole di fedelta' davanti a tutto il popolo; il re prendeva la sua spada e l'appoggiava sulle spalle del futuro cavaliere.Dopo la cerimonia si riuniva la tavola rotonda e il cavaliere prestava giuramento davanti ai suoi compagni e alla regina. In tal modo veniva riconosciuto come facente parte dell'ordine.La sera, dopo tutte le cerimonie, si faceva una grande festa in tutto il regno perche' un nuovo valente eroe ora difendeva il popolo di Britannia.
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05-04-2008, 21.56.43 | #2 | |
Dama
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Citazione:
Ottimo lavoro Sir Lancillotto! Volevo sottolineare una particolarità: il detto da noi usato "fare la notte in bianco" quando si è trascorsa una notte insonne, deriva proprio da quello che accadeva la notte precedente all'investitura di un nuovo cavalire: il quasi-cavaliere doveva trascorrere la notte precedente alla sua investitura come cavaliere sveglio a pregare vestito solo di una tunica bianca e niente altro. Tunica bianca = notte insonne per la veglia = notte in bianco |
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06-04-2008, 02.40.36 | #3 |
Viandante
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ottimo milady vedo che siete attenta questo non vi fa altro che onore
il vostro avtar dice molto di voi ma e anche un po menzognero perche la vostra spada non potrebbe mai farmi cavaliere non possedete una spada ma sarei onorato di esser fatto cavaliere da voi. sir lancillotto..... |
06-04-2008, 15.22.05 | #4 |
Dama
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Sir Lancillotto farò presente di tale "menzogna" al Sir Blair Leighton...
Sapete messere, non è l'abito che fa il monaco..... Io trovo il mio avatar di una bellezza strabiliante e di una forza che oltrepassa la normale concezione di "potere fare" o "non potere fare" |
06-04-2008, 19.44.56 | #5 |
Cittadino di Camelot
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Lady llamrei è armata sino ai denti.....per chi non lo sapesse!
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
06-04-2008, 20.54.04 | #6 |
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l'elogio
Edmund Blair Leighton è nato a Londra nel 1878 Ha studiatoPresso la Royal Academy Schools Blair Leighton era rinomato per le sue scene romantiche medioevali di cui il seguente dipinto ne e un lodevole esempio In linea con la maggior parte dei Pre-Raphaelites, ha utilizzato uno stile quasi fotografica, Specialmente con volti e tessuti, gliAbiti sono a volte gli highlights delle sue immagini, Questo è sicuramente il caso in 'La Accolade', ovvero l’elogio Dove vi si rappresenta una dama che elogia un cavaliere (Da non confondere con la nomina a cavaliere che poteva essere fatta solo dal re o da un altro cavaliere.) Il luogo in cui si trova l'originale e attualmente sconosciuto, Non basta l'amore per trovarlo? non intendevo offenderla e non giudicavo la bellezza del vostro avatar che e di una bellezza assoluta volevo solo precisare che una dama non puo fare cavaliere sperando che perdoniate il mio ardire le porgo in omaggio il dipinto in questione. sir lancillotto..... http://fantasmi.blogattivo.com/Primo...hton-b1-p9.htm
__________________
http://fantasmi.blogattivo.com/re-Ar...-tavola-b2.htm http://fantasmi.forumattivo.com/ Ultima modifica di sir-lancillotto : 06-04-2008 alle ore 21.01.08. |
06-04-2008, 21.01.16 | #7 |
Cittadino di Camelot
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non possedete una spada ma sarei onorato di........
E' QUESTA LA QUESTIONE .......MA IO NON C'ENTRO E ME NE SCUSO ANZITEMPO!
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
06-04-2008, 21.06.05 | #8 |
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06-04-2008, 21.10.40 | #9 |
Dama
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Sir Lancillotto, non per farmene un vanto...ma conosco anche io qualche "usanza"/"consuetudine" in opera in epoca medievale....solo qualcuna e tra queste qualcuna so perfettamente che non è facoltà di una donna investire un cavaliere.
La forza di questo quadro dimostra quanto quel cavaliere inginocchiato è fedele alla carica che la regina investe. E' di una forza molto molto forte ;-) |
06-04-2008, 21.16.19 | #10 |
Viandante
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ma non e un investitura ma un alogio fatto dalla dama che in ogni caso rappresenta alche la fedelta del cavaliere verso la dama
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