27-03-2010, 14.33.09 | #1 |
Cittadino di Camelot
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Thus I shall love thee
Avvertenze: Questa storia parla di un triangolo sentimentale fra tre uomini (Arthur/Bedwyr/Lucan). Presenta inoltre accenni di autolesionismo, se siete impressionabili passate oltre.
Ogni paragrafo esprime il punto di vista di un diverso personaggio. Eravamo tornati da quella prima, estenuante guerra. La vittoria ci fece sentire eterni, ma non certo indistruttibili. Voi portaste il lutto per chi viveva ancora, e ancora la Tavola porta il segno del vostro amore per lui. Il sangue colò dal vostro polso ferito, e vi tolsi la spada - un'impresa che mai un nemico aveva osato e che avrebbe potuto costarmi la vita. - Arthur, cosa stavate facendo? Volevate soffrire come lui, mi spiegaste trasognato, quando la follia lasciò il posto alla stanchezza. - Non vi si spezza il cuore, Lucan, quando guardate vostro fratello? Vi risponderò ora, Arthur: foste voi a spezzarmelo con quelle parole. Egli aveva perduto una mano, io la mia speranza. - Smettete di piangere, Bedwyr, e aiutatemi piuttosto. Ma io non sono addolorato per Lucan, mio signore, anzi c'è solo rabbia nelle mie lacrime. E invidia, sapete: sì, io invidio la sua sorte, il suo sangue e le sue viscere sparse su questo campo di battaglia. Perché, oggi, infine, egli ha vinto. Vi ha preceduto, e vi attende, e vi avrà solo per sé. Quale vino soave verserà nel vostro calice? Quante risate ancora strapperà alle vostre labbra, eternità dopo eternità? Mio re, mia vita, mia patria! Il lago è profondo, tranquille le sue acque. Più sottile è questo petto che palpita nel tormento. Ora ditemi, dove dovrei affondare Excalibur per amor vostro? O figli di Corneus, compagni amati, Sempre vi chiedeste se la vostra fedeltà era abbastanza per me. Oggi io dico che la mia gratitudine non potrà mai raggiungere le vette del vostro eroismo. Annaspo nel cercare una parola che colmi questo vuoto, ma trovo solo tenebre, e finalmente mi arrendo. Mi ferii per sentire il vostro stesso dolore, e presi cibo e vino dalle vostre labbra, e le vostre parole mi furono di conforto e consiglio in mille occasioni. Sempre vi chiedeste chi tra voi preferivo, e vidi una pena genuina sui vostri volti, nello sforzo di compiacermi. Credetemi, non ha più importanza! Già non respiro, e non è l'aria che mi manca; il mio cuore perde i suoi battiti, e non è la vita che bramo. È forse Iddio che vi ha scelto per restarmi accanto, Bedwyr, o il destino, o la magia, o la forza della vendetta che nulla crea e tutto distrugge? Dunque amerò voi alla fine, perché il sangue dei morti non ha più colore e trascende ogni intenzione.
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"Mio re, mia vita, mia patria! Il lago è profondo, tranquille le sue acque. Più sottile è questo petto che palpita nel tormento. Ora ditemi, dove dovrei affondare Excalibur per amor vostro?" (da "Thus I shall love thee") |
27-03-2010, 14.41.03 | #2 |
Dama
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Messaggi: 3,842
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Molto molto tenero Complimenti ancora SakiJune!!
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