15-05-2010, 19.11.58 | #1 |
Cittadino di Camelot
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Rocca Albornoziana di Spoleto...
Questo edificio mi ha letteralmente impressionato:una vera e propria roccaforte che si erge maestosa sulla città di Spoleto e il panorama è mozzafiato d'altronde l'Umbria ha un paesaggio bellissimo...vi dico solo che appena dentro le mura mi sono emozionata come una bambina,ho ancora vivida la meravigliosa giornata trascorsa...comunque vi riporto la descrizione chiunque vi sia stato può farmi sapere le sue impressioni,a chi non l'abbia visitata la consiglio caldamente...
La costruzione dell'edificio trae origine dalla missione di pacificare e rafforzare le terre della Chiesa, affidata nel 1353 dal papa Innocenzo VI al cardinale Albornoz. Egli chiamò il famoso architetto Matteo di Giovanello, detto il Gattapone da Gubbio, e gli commissionò l’opera nel 1362 che divenne teatro, per alcuni secoli, degli avvenimenti più rilevanti della città. Ospitò i maggiori personaggi del tempo, qui vi soggiornarono molti papi, specialmente dopo il ritorno da Avignone, fin oltre la metà del 1500, scegliendo questo angolo come loro fastosa dimora, lontana dagli intrighi politici e dalle lotte civili.Gli spoletini accolsero il progetto con grande soddisfazione dal momento che il proposito del cardinale di dare nuova unità al territorio della Chiesa ben rispondeva all'aspirazione della città di sottrarsi dal predominio ormai decennale che la vicina Perugia esercitava. Per alcuni secoli, e fino all'inizio del Cinquecento, l'edificio fu teatro degli avvenimenti più rilevanti della città, ospitando i maggiori personaggi del tempo. Gomez Albornoz, nipote del cardinale, è il primo castellano della Rocca, ormai ultimata; nel 1392 vi soggiorna Bonifacio IX. Fra i governatori assume un rilievo particolare Lucrezia Borgia, mandata qui diciannovenne dal padre, papa Alessandro VI, per allontanarla dal marito Alfonso d'Aragona. Dal XVII sec. la Rocca Albornoziana venne abbandonata come residenza, poiché molti personaggi illustri preferivano gli agi della città; fu quindi destinata ad altri usi. Dal governo pontificio venne adibita a luogo di espiazione e pena e nel 1860, con la disfatta delle forse papaline divenne definitivamente un penitenziario fino al 1984. La Rocca albornoziana è sicuramente il monumento più rappresentativo della città di Spoleto, per la sua stessa posizione privilegiata, posta al di sopra dell'intera città. Essa è circondata da un'alta muraglia che ricalca in parte il tracciato dell'antica cinta urbica di opera poligonale e quadrata. Varcata la prima porta, ornata di stemmi di Clemente VIII e della famiglia Aldobrandini, si imbocca un viale rettilineo in pendio che conduce alla monumentale porta del Bastione sulla cui fronte sono visibili gli stemmi di molti pontefici che qui risiedettero. La pianta, è formata da un rettangolo allungato ed è attraversata nel senso del lato corto da un corpo di fabbrica che dà origine a due rettangoli minori, diseguali, che costituiscono i due cortili. Alle estremità del corpo maggiore e del braccio trasversale si innestano sei possenti torri. Tra queste notevole è la torre maestra, più alta e possente delle altre, collocata nel mezzo del lato lungo verso la città. Nel lato opposto, verso Monteluco, la torre nord-orientale si congiungeva, attraverso un passaggio su arcate, ad una torre esterna addossata alla cinta urbica e chiamata Malborghetto. Le arcate e la torre non sono però più visibili in seguito alla edificazione agli inizi del Novecento della palazzina degli uffici penitenziari. Alla stessa torre nord-occidentale è addossata l'antica cappella. Il complesso monumentale si compone in due aree ben distinte: il Cortile d'onore e il Cortile delle armi. La prima accoglie il Museo nazionale del Ducato, costituito di materiali dei secc. IV - XV, provenienti dalle collezioni civiche. Inoltre, il salone centrale ha una funzione di Sala polivalente potendo ospitare mostre temporanee, concerti, convegni, ecc. La seconda area ospita un Teatro all'aperto capace di 1200 spettatori. Negli ambienti di lato lungo ha sede la Scuola europea di restauro del libro: sul lato corto, tra le due torri, è istituito il Laboratorio di diagnostica applicata al restauro dei beni culturali. L'area verde che cinge l'edificio monumentale si configura come il Parco della Rocca, che, in tempi successivi, verrà esteso all'intero Colle S. Elia. FONTE:www.umbriaearte.it/rocca_albornoziana.htm http://www.mondimedievali.net/castel...../spoleto.htm Non è spettacolare????attendo un vostro giudizio...
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lady rainbow |
17-05-2010, 18.19.12 | #2 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A Spoleto, ci sono stato... però questa splendida rocca me la sono persa.
Grazie della segnalazione.
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17-05-2010, 20.11.41 | #3 |
Cittadino di Camelot
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bella segnalazione, rainbow! La rocca Albornoz è davvero molto suggestiva... pensare a tutti i personaggi che hanno camminato tra quelle mura, a partire dalla povera Lucrezia Borgia, all'epoca appena all'inizio delle sue traversie...
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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