14-06-2016, 01.42.26 | #1 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ringraziamenti (Gdr: Le Florealiche)
La prima volta che sentii parlare del Fiore Azzurro ero a scuola e ricordo ancora la lezione del professore di Italiano riguardo il Romanticismo ed i suoi poeti.
Cominciò a parlarcene quasi fosse una favola, una delle tante storie inventate ed impreziosite dai poeti, ma io, non so perchè, ne fui subito rapito. Qualcosa mi colpì, mi affascinò, mi ammaliò. Proprio come l'Enrico protagonista del romanzo di Novalis, che scoprì l'esistenza del Fiore dal racconto di alcuni mercanti, anche io restai rapito e scosso da quella romantica rivelazione. Proprio come Enrico, anche io quel giorno compresi che avrei cominciato un viaggio, che sarei partito per paesi e racconti lontani, scritti tra sogni, stelle e misteri, intrecciando magia, eroismo, romanticismo, misticismo. Quella mattina in classe, ricordo, il mio sguardo, mentre il professore raccontava e spiegava, che si perdeva fuori dalla finestra, immaginando e sognando spazi sconfinati, pieni di avventura ed Amore. E come Enrico, quella notte stessa, sognai il Fiore Azzurro. Da allora molte volte sono partito, salpando su navi di ogni tipo, verso porti sconosciuti e solcando cieli che sembravano azzurri proprio per il magico riflesso del mio Fiore. In viaggio, come lo stesso Guisgard che ha chiuso questo nostro Gdr, con lo sguardo perso oltre l'orizzonte che separa la realtà dalla fantasia, il mondo reale da quello dei sogni. Ed ancora una volta ringrazio tutti voi, per avermi accompagnato, per aver giocato e per aver sognato con me. Grazie a tutti coloro che hanno vissuto, scritto e letto quest'avventura nata, proprio come quella di Enrico, da un racconto e dal suo sogno
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14-06-2016, 01.57.27 | #2 |
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Che dire... Ammetto che mi è dispiaciuto lasciare questo gdr, questa avventura ha ancora tanti aspetti da esplorare e spero che verranno approfonditi successivamente.
Ovviamente ringrazio Ser Guisgard per il costante impegno che ci dedica creando sempre un mondo appassionante. Per quanto mi riguarda ho amato questa Dacey, più libera e spontanea, rispetto ai gdr precedenti. Credo proprio che cercherò di mantenere queste sue caratteristiche anche in futuro. Grazie a tutti gli altri partecipanti,in particolare a @Lady Gwen con la quale mi sono brevemente incrociata.
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14-06-2016, 01.58.20 | #3 |
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Quanto sono belli i nostri sogni di bambini, quando diventano reali e ci accompagnano per tutta la vita.
Alla faccia di chi ci ride in faccia perché non ha il coraggio di seguire i suoi. Seguire quei sogni rende la vita magica, unica, perché fatta di mille avventure. Mi fate tornare in mente l'infanzia con questo post, e le avventure che sognavo. È lì che ho incontrato Clio, sapete? Non aveva questo nome, certo, ma era lei in tutto e per tutto. L'eroina delle mie avventure: cavaliere, ribelle, brigante, mercenario.. pirata mi mancava, in effetti. Guerriero e donna. Se oggi vedessi quella bambina che sognava ad occhi aperti potrei dirle, anche grazie a tutti voi, che quell'eroina esiste davvero. Esiste perché ha il mio cuore. Come il Fiore Azzurro. Esiste, perché voi non smetterete di cercarlo, milord. O meglio, smetterete solo quando l'avrete trovato. Quanto al gdr... Devo dire, milord, che stavolta vi siete proprio superato. Questo gdr è stato strano, statico e itinerante, incerto, a volte assurdo, magico. Nulla era chiaro, nemmeno lo scorrere del tempo. Mi è molto piaciuto come le nostre storie, anche se divise, avessero un comune denominatore, come fossero tanti tasselli di un unico disegno. Mi hanno appassionato tutte le storie, così diverse, così come diversi erano i nostri personaggi. Ognuna era unica, e questo è sempre una ricchezza. La dolcissima storia di Gwen, il meraviglioso Zoren e i due simpatici aiutanti, le vecchiette psicopatiche, con la partecipazione straordinaria dell'imperatore Costantino, nientemeno! L'inquietante città fantasma di Dacey (ma poi i bambini sono tornati a casa?) e la bella intesa tra la zingara e il cavaliere, il tutto condito dalla speranza di una nuova ricerca del Fiore. L'agghiacciante isola di Gaynor, fuori dal tempo, con quelle creature mostruose (direi che la seconda è molto più allettante!!) e naturalmente il suo affascinante capitano. Le avventure di Altea, e il mistero irrisolto del bel pianista notturno... mi avete lasciato col fiato sospeso! Quindi grazie, a tutte voi, per avermi appassionato con le vostre storie, per avermi fatto gioire, spaventare, inquietare, appassionare insieme ai vostri personaggi. È incredibile come si riesca anno dopo anno a produrre qualcosa di così emozionante usando sempre personaggi che sono l'emanazione di noi stessi. Infine la mia storia. Che dire? Credo che la vera definizione sia .. un crescendo. Questo è stato questo gdr per me. Era da molto che non impersonavo un paladino, dopo un pirata, un mercenario, un ribelle... era da un po'. E mi chiedevo come sarebbe stato, tornare ad essere nobile, ad essere un soldato, un cavaliere. Devo dire che è stato molto bello, molto diverso sotto certi aspetti, ma molto bello. E siete riuscito a farmi innamorare una volta ancora, dunque, giorno dopo giorno. Giorno dopo giorno, post dopo post. E non solo, avete anche messo a dura prova la mia sanità mentale, devo dire! Non è stato facile scegliere, è stato straziante dovermi dividere così, specie considerando che vi siete superato stavolta, ma dovevo seguire il mio cuore, solo così sarebbe stato vero. Così ho fatto, e il cuore mi ha portato dunque ad avere finalmente il lieto fine. Dopo tante peripezie, dopo anni di battaglie per la Gioia, di finali interrotti, di domande senza risposte. Un lieto fine. Sapete che l'altra notte ho sognato il gdr? O meglio, mi sono svegliata convinta di aver sognato di aver scritto quelle cose, perché non mi sembrava vero. Poi quel finale. Quel finale inaspettato, che da un senso a tutto il resto, evoca emozioni mai sopite. Allora ho compreso di aver scelto bene, che non avrei potuto scegliere altrimenti. Perché quel Guisgard non sarebbe mai potuto appartenere alla Clio Capitano della Guardia Ducale. C'è un'altra Clio nel suo destino, così diversa eppure così simile: l'Angelo della Tempesta. E lei è lì che lo aspetta. Chissà che anche per loro, un giorno, non arrivi quel tanto sospirato lieto fine. Lo troveremo questo Fiore, no? |
14-06-2016, 14.36.21 | #4 |
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Allora, intanto apro il mio post di ringraziamento ringraziando , scusate il gioco di parole, Lady Dacey e Lady Clio, dicendo che anche per me è stato un piacere incrociare, seppur per un attimo, la mia storia con la loro e spero che ciò possa accadere di nuovo in futuro.
Poi ringrazio ovviamente Sir Guisgard che ci ha trascinati ancora una volta verso un mondo stupendo e fantastico, dove l'unica legge è sognare, sognare ad occhi aperti dall'inizio alla fine. La mia storia è stata credo la più dolce e tenera che io abbia mai vissuto da quando ho il piacere di giocare con tutti voi, è stata amara a volte, ma anche piena di gioie e spensieratezza, soprattutto in quel finale meraviglioso che devo dire mi ha sorpresa molto, in positivo naturalmente. Ringrazio infine tutte le giocatrici per aver contribuito, come fili preziosi, a tessere la trama dello stupendo tessuto che è stato questo GDR [emoji2] Grazie. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 14-06-2016 alle ore 15.40.01. |
14-06-2016, 18.43.31 | #5 |
Cittadino di Camelot
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È doveroso anche da parte mia ringraziare sir Guisgard per la storia che mi ha regalato e voi ragazze per la compagnia che mi avete tenuto in questi mesi. Le vostre parole erano le prime che leggevo al mio risveglio, le vostre storie mi hanno appassionato non meno della mia... Ognuno di noi lascia tracce del proprio io in queste pagine, rendendole vive e vibranti per chi le legge.
Alla prossima avventura! Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk
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15-06-2016, 01.16.16 | #6 |
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Mi hanno sempre affascinato le locandine dei film.
Quelle con al centro l'immagine ufficiale, sui margini tutti i diritti della casa di produzione, i diritti d'autore, gli sponsor ed i marchi registrati. Ma più di tutto sono tre particolari che da sempre hanno acceso la mia fantasia. Quei tondini che occupano un posto preciso nella locandina. In alto a destra la foto dell'eroe, del protagonista, quasi sempre col volto di un attore famoso, di quelli che sanno riempire con la loro faccia tutto lo schermo e che fanno dell'avventura il loro pane quotidiano. E poi il tondino sempre in alto ma a sinistra, dove compare invece il viso del cattivo, dell'antagonista, anch'egli impersonato da un celebre attore, specialista in tali ruoli, con il suo sguardo inquietante e carismatico come solo il fascino del male sa essere. E poi in basso, al centro, dove c'è il tondino dedicato alla protagonista, alla bella di turno, interpretata da un'attrice bellissima tutta da conquistare, quasi sempre da salvare da un pericolo, una minaccia o semplicemente dalla sua incapacità di amare davvero. Questo è per me il cinema ed ogni storia che merita di essere raccontata. Il Bene ed il male, dunque l'avventura e l'Amore. Questo è ciò che va scritto, letto, mostrato, vissuto e sognato. Di cos'altro è fatto il mondo, se non di questo? L'eroe da un lato, impegnato a salvare il mondo intero e a conquistare il cuore della sua bella ed il cattivo dall'altro, con il suo folle sogno di dominio e morte, col suo amore per la menzogna e l'ingiustizia. Cos'è più difficile? Salvare il mondo intero o fare innamorare di sé la donna amata? Forse per questo le locandine dei vecchi film sono così belle ed evocative. Con il loro meraviglioso bianco e nero. Forse perchè per rappresentare il mondo non serve altro. Una locandina per sognare, in bianco e nero. Perchè dopotutto il mondo intero è bianco o nero. E così sarà, se Dio vorrà, la locandina nel nuovo Gdr...
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15-06-2016, 01.21.15 | #7 |
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Oh milord, così non vale, ci donate questi piccoli scorci sulla nuova avventura, ma ci fate stare sulle spine... sono sicura però che sarà come sempre affascinante
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15-06-2016, 01.46.42 | #8 |
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L'eroe e il cattivo, il bianco e il nero.
L'Amore, la bella da conquistare, da salvare. Ingredienti perfetti per amalgamante un'avventura che si rispetti. Una di quelle che ti lascia col fiato sospeso, che ti fa immedesimare così tanto nei personaggi da ridere, piangere, emozionarti con loro. Emozioni intense e forti, emozioni uniche. Un po' come le nostre avventure. Un po' come i nostri gdr. Che sono molto più di un libro, di un film, persino molto più di un racconto scritto da noi. Già, perché noi non scriviamo il gdr. No, noi lo viviamo. E le nostre parole, lo rendono reale. O forse sono i nostri cuori? Ad ogni modo, non vedo l'ora di sognare con tutti voi della nuova appassionate avventura che ci aspetta. |
15-06-2016, 19.22.27 | #9 |
Cittadino di Camelot
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Sir Guisgard...ovviamente siete voi il regista, e quindi da vostro copione sapete dove porre i personaggi, le storie e chi sarà il protagonista e il cattivo e la bella di turno da salvare .. a noi spetta solo animare quelle storie da voi date a ogni attore sperando di non essere banali.
"La bella, il brutto e l' eroe" la chiave del futuro del gdr quindi?
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-06-2016, 19.30.48 | #10 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Piazza del Mercato sembrava un vasto anfiteatro, con le panche, i basamenti ed i marciapiedi brulicanti di spettatori chiassosi ed impazienti.
Gli scalini dei peristili apparivano come un'onda vivace ed incessante, in un moto continuo che una marea umana spingeva verso il centro ed ogni sporgenza o rientranza dei muri aveva la presenza di una statua vivente. Le logge dei due palazzi signorili che davano angolo allo spiazzo, come del resto le finestre, i balconi e i terrazzini delle case circostanti, rigurgitavano ovunque occhi ed orecchie proiettate a scorgere, a carpire a riconoscere ed anche a deridere la variegata umanità riversata in ogni dove, tra bancarelle, tendoni e botteghe montate al momento, così vorace verso ogni sorta di merce, oggetti e curiosità varie, qualcuna anche preziosa e quasi tutte contraffatte, che facevano bella mostra di quel vasto mercato a cielo aperto. E in tutto ciò una Babele di voci, risa, grida, schiamazzi avvolgeva e riempiva ogni spazio ed accompagnava ogni immagine. Incuriosita e per nulla infastidita, o almeno non quanto fosse lecito notare guardandola in quel caos, una figura magra e poco nobile nelle movenze, troppo presa nel guardarsi intorno, si aggirava tra i banchi e gli inviti dei venditori a questo o a quel passante. E forse fu un'inerzia, un particolare insignificante ad attirarne l'attenzione. Ernot era una curiosa categoria di individuo. Di quelli troppo intelligenti per ostentarlo, assai svegli verso ciò che davvero gli interessa e poco inclini a quello che normalmente ammalia le menti e gli spiriti troppo semplici. “Credo sia un falso questo...” disse fermandosi davanti al banco su cui era adagiata, quasi con fanciullesca cura, una grossa medaglia raffigurante un'aquila a due teste che reggeva uno scudo Crociato “... mi riferisco a questo monile...” “E' una medaglia, signore.” Sorridendo l'uomo del banco, standosene seduto su un basso sgabello. “Ed è autentica naturalmente.” “Una medaglia?” Ripetè Ernot. “Si, signore.” Annuì il venditore. “Comunque credo sia un falso.” Fece Ernot. “Una palese e neanche ben fatta riproduzione di una medaglia Russa. O forse Polacca.” “Non è né Russa, né tanto meno Polacca, signore.” Alzandosi l'uomo dal suo sgabello. “Proviene da Praga.” “Praga?” Osservandola Ernot. “Si, da una delle corti più particolari d'Europa, signore.” Prendendo la medaglia l'uomo, per poi porgerla ad Ernot. “Tutti sanno che alla corte di Praga non solo politica ed arte erano oggetto di discussione. I re di Praga amavano infatti a tal punto la magia da circondarsi di alchimisti e negromanti.” “Capisco.” Sorridendo scettico Ernot. “Volete osservarla meglio, signore?” “Oh, no, grazie.” Scuotendo il capo Ernot. “Non mi interessa questo genere di cose.” “Quale genere, signore?” Domandò il venditore. “Questi oggetti così intrisi di aria misteriosa.” Spiegò Ernot. “Capisco, non vi appassionano i misteri.” “Affatto.” Replicò Ernot. “Adoro i misteri. Quelli però passabili di studio e potenzialmente dimostrabili. Non certo i falsi.” “Io qui non ho nulla di falso, signore.” Mostrando il banco l'uomo. “Raccolgo soltanto oggetti misteriosi, riguardanti fatti enigmatici.” “Non credo siano interessanti per me, spiacente.” Ridendo Ernot. “Avete detto di trovare intriganti i misteri, no?” “Quelli veri però.” Precisò Ernot. “Per esempio...” chinandosi l'uomo sul banco “... queste frecce trovate in Groenlandia testimoniano l'arrivo dei Vichinghi nel Nuovo Mondo alcuni secoli prima di Colombo. Oppure...” indicando un altro oggetto “... questo strano animale scolpito nella pietra e trovato in America Latina potrebbe essere la prova dell'esistenza un tempo di Atlantide.” “E in che modo?” Sarcasticamente incuriosito Ernot. “Beh, l'elefante non vive in America” lesto l'uomo “dunque la presenza di una statuina che ne raffiguri uno può indicarci che un tempo un qualche continente oggi perduto facesse da ponte tra l'Europa ed il Nuovo Mondo.” “Già, ammesso questa statuina rappresenti davvero un elefante.” Ernot. “A me sembra proprio un elefante.” Disse il venditore. “A me invece pare solo un tapiro.” Sorridendo Ernot. “Ho però qualcosa” l'uomo “che può sfidare il vostro scetticismo, signore...” e prese da un bauletto un foglietto ripiegato più volte “... ecco...” aprendolo “... è l'estratto di una lettera, indiscutibilmente riconosciuta, del Priore Bernardo riguardante fatti inspiegabili avvenuti nella cattedrale.” “Che fatti?” Ernot prendendo il documento per leggerlo. “Il custode del Battistero” raccontò l'uomo “raccontò di aver veduto di notte una strana figura, che definì simile ad uno spettro, aggirarsi tra le navate della cattedrale. Tuttavia egli non fu creduto, anche perchè tutti conoscevano il suo amore per il buon vino e venne dunque allontanato. Il mattino seguente però fu trovato morto nell'Oratorio Vescovile.” Fissando Ernot, che a sua volta lo guardava perplesso. “Morto come?” “Inspiegabilmente, senza ferite o segni...” mormorò il venditore “... come se qualcuno gli avesse portato via l'anima...”
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