21-11-2008, 11.12.47 | #1 |
Viandante
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Storie d'amore a confronto: Lancillotto e Tristano
Voglio dir la mia in merito al personaggio di Lancillotto.. si è vero ,lady llamrei che ha tradito il suo re,non che suo intimo amico..ma c'è da dire che come per Tristano e Isotta,l'amore è un qualcosa di incontenibile,insopprimibile.. e come Tristano,che ha cercato di nascondere e soffocare questo sentimento nei confronti dell'amato zio e non vi è riuscito...così Lancillotto..
Credo dunque che debba essere giustificato,in minima parte...non trova? |
21-11-2008, 14.50.41 | #2 |
Dama
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In parte giustificabile in quanto "al cuor non si comanda". Ma ricordiamoci che Tristano e Isotta si sono amati per aver bevuto il "beivre", il filtro d'amore che era destinato invece a Isotta e a re Marco
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21-11-2008, 16.00.35 | #3 |
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bhè nel film del 2006 non si parla di filtro...e poi credo sia vero..."al cuor non si comanda".... ti sarà capitato credo..che per un motivo o per un altro tu abbia cercato di sopprimere un sentimento nascondendolo,negandolo,cercando di sconfiggerlo,ma che alla fine sia tornato alla ribalta sopraffacendoti, più violento e irruento di prima!!!..e poi quando sai di amare e di essere amato,e di non poter stare con quella persona..il desiderio si fa più struggente e sconvolgente...
con ciò non giustifico il Tradimento in sè..ma semplicemente l'amore...come già detto.. |
21-11-2008, 16.07.04 | #4 |
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Il film l ho trovato bellissimo! E' tra i miei preferiti.
Io non mi riferivo al film ma alla storia "vera" di Tristano e Isotta" quella riportata da Thomas Il filtro d'amore è la parte essenziale del racconto: il racconto si articola attorno ai filtri e ai veleni i quali Thomas chiama entrambi "beivre". Le stesse attinenze si ritrovano nel Cliges di Troyes e Cliges viene "erroneamente", secondo me e secondo molti filologi, considerato un anti-tristano. Invece i due racconti hanno attinenze molto simili, una di queste sta proprio nella presenza di un filtro. Il filtro è stato preso da Tristano e Isotta in modo inconsapevole; quello che Fenice invece "offre" a Alis, glielo offre in modo consapevole...Sto uscendo dal contesto. Chiedo scusa. Volevo solo chiarire questo concetto e ti consiglio di leggere Il Tristano e Isotta di Thomas...tra una visione e l'altra del film (adorabbbbileeee...però ahimè ha poco della reale storia d'amore tra il bel Tristano -che sarebbe un semi dio celtico....- e Isotta la Bionda) Ti posto il link nel caso ti interessasse il libro o qualche info su di esso: http://www.camelot-irc.org/forum/sho...ristano+isotta Ultima modifica di llamrei : 21-11-2008 alle ore 16.13.05. Motivo: aggiunto link |
22-11-2008, 00.04.17 | #5 |
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bhè si i film son quasi sempre diversi!!!... tutta un'altra cosa....hai ragione!
cmq per il libro ..sono in procinto di comprarlo.. mi avete fatto venire la curiosità!!!!...cmq Grazie :) molto gentile... |
22-11-2008, 00.06.11 | #6 |
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Il filtro d'amore è la parte essenziale del racconto: il racconto si articola attorno ai filtri e ai veleni i quali Thomas chiama entrambi "beivre".
Il filtro è stato preso da Tristano e Isotta in modo inconsapevole; quello che Fenice invece "offre" a Alis, glielo offre in modo consapevole...Sto uscendo dal contesto. Chiedo scusa. Ti posto il link nel caso ti interessasse il libro o qualche info su di esso: http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=379 ma che si beva inconsapevolmente un filtro, o che si metta un piede in fallo, o che si capiti nel posto giusto al momento giusto, o al posto sbagliato, nel momento sbagliato..(queste sono cose che in fin dei conti si comprendono solo dopo)...amica mia.. cosa cambia? forse il filtro è la metafora del destino, della sorte che in qualche modo ognuno di noi "beve" involontariamente.
__________________
i wish that this night time will last for a life time.. |
22-11-2008, 09.25.27 | #7 | |
Dama
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Citazione:
Personalmente anche io mi abbandonerei ai sentimenti e darei più ragione al cuore Ma nel racconto in questione non è cosi: la passione è avvenuta grazie ad arteficio, ossia il filtro/beivre |
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22-11-2008, 15.18.09 | #8 |
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Buongiorno,
secondo me, si è vero che in tutte e due le storie "Lancilotto e Ginevra", "Tristano e Isotta" ed altre che le leggende ci portano a noi per spiegarci secondo me, che l'amore è una variabile della vita incontrollabile ed inrazzionale che fa fare cose impensabili fino al momento in cui non si cade nella passione, ma il punto secondo me, è che noi abbiamo, a differenza del regno animale un cervello o visto nella sfera religiosa, sempre una scelta da fare, che è quella che quando ti pone il problema di poter causare dolore o del male ad un'altra presona senza nessuna ragione, la passione, dovrebbe essere mitigata, non dico, tolta, ma mitigata dal sentimento di lealta' verso la persona a cui potrebbe causare (questo momento di passione) del dolore gratuito. Questo è il mio pensiero sul discorso "tradimento passionale" verso chi crede di aver trovato fiducia e lealtra nella persona in cui aver riposto e donato la propria. Cio' non toglie che tutti possiamo sbagliare, ma non usciamo, come alibi, i concetti, passione o errore, per giustificare comunque esso si voglia chiamare "tradimento" esso rimane sempre cio' che è......nella termilogia più conosciuta. Saluti, Lord Fnner
__________________
"Quando ce' da scendere in campo, non chiedo mai quanti ne sono, ma dove sono" |
25-11-2008, 22.31.03 | #9 |
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Solo quando capita di innamorarti intensamente, capisci ciò che si prova realmente: non esiste più alcun'altra donna, non esisti nenche più tu!
Esiste solo lei e nient'altro! Il tradimento, io, lo imputo esclusivamente al rapporto sessuale, fine a se stesso. L'innamoramento vero e proprio non è condannabile o giudicabile! Ho troppa esperienza, bisogna farsene una ragione, a tutti i costi, anche quando vi sono in ballo i figli! Un giorno, essi, potrebbero vivere la stessa situazione e capire il genitore imputato!
__________________
[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
25-11-2008, 23.19.14 | #10 | |
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