06-10-2009, 04.18.23 | #1 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La tomba di beatrice
A Firenze vi è una piccola chiesa.
E' la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi. Questa chiesa custodisce un qualcosa di unico e meraviglioso. Un qualcosa che la rende meta di tantissimi innamorati ogni anno. Si tratta di una tomba, ma non una tomba qualsiasi. Sulla sua lapide gli innamorati di ogni dove vi lasciano dei bigliettini. In essi sono racchiusi i loro sogni, i loro desideri, le loro paure, le loro ansie e le loro speranze. E tutto ciò rende questo luogo magico ed incantato, come un altro celeberrimo posto, che pure odora di amore: la casa di Giulietta a Verona. Nella tomba della chiesa di Santa Margherita dei Cerchi riposa una fanciulla, divenuta simbolo di ogni innamorato. Si tratta di Beatrice Portinari, che gli studiosi sono tutti d'accordo nel riconoscere come la Beatrice che ispirò il sommo Dante Alighieri. Figlia di Folco Portinari, Beatrice incontrò per la prima volta Dante all'età di 9 anni. I due probabilmente non si parlarono mai, o se lo fecero, accadde in momenti molti rari. In seguito, Beatrice andò in sposa ad un banchiere, Simone dei Bardi. Ma purtroppo la vita di Beatrice fu assai breve. Ella infatti morì all'età di 24 anni e venne sepolta appunto nella chiesa di Santa Margherita dei Cerchi. Le date e gli avvenimenti della vita di questa ragazza coincidono perfettamente con quelli riportati da Dante nella "Vita Nova". Quest'opera rappresenta la consolazione e la rinascita per Dante, dopo la morte della sua Beatrice. Il poeta infatti si rifugiò nello studio della filosofia e della letteratura, proprio per ritrovare sollievo e pace dopo questa tragedia. E Beatrice appare a Dante, proprio alla fine della "Vita Nova", come una visione, per un ultimo struggente saluto. Ma ella non morirà. Beatrice ritornerà, quasi come una creatura divina, come supremo valore della poesia dantesca e dell'eternità dell'amore, per guidare Dante nel viaggio ultimo e definitivo nel Paradiso, a simboleggiare la salvezza assoluta nel più alto e puro ideale del Dolce Stil Novo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 06-10-2009 alle ore 04.24.35. |
06-10-2009, 13.52.53 | #2 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Non sapevo dell'esistenza della tomba di Beatrice, e che fosse molto rinomata fra gli innamorati... conosco invece fin troppo bene la casa e la tomba di Giulietta che sono meta di "pellegrinaggi" da parte degli innamorati di tutto il mondo.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
06-10-2009, 15.16.33 | #3 |
Dama
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Non ho mai avuto occasione di visitarla ma ne ero a conoscenza.
E' un pellegrinaggio degli innammorati come per San Valentino di Abriola o Romeo e Giulietta a Verona Che gioia: bisognerebbe moltiplicare questi luoghi dedicati all'amore |
06-10-2009, 19.52.51 | #4 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Citazione:
Prima non immaginavo che esistesse la tomba della leggendaria Beatrice e che fosse meta di tanti innamorati. Sono incredibili le sensazioni che si provano nella piccola chiesa di Santa Margherita dei Cerchi: i tantissimi bigliettini sulla lapide di Beatrice sembrano tante raccamondazioni che gli amanti fanno a chi dell'amore sarà sempre un simbolo. E, tutt'intorno, i quadri raffiguranti gli incontri tra Dante e Beatrice rendono ancor più incantata l'atmosfera di questo luogo. Non è una frase fatta quando si dice che quel posto odora realmente d'amore. Io credo che in quella chiesa, accanto a quella lapide, Messer Amore ascolti chiunque gli parli con il cuore in mano. Da visitare e conteplare.
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06-10-2009, 20.23.25 | #5 | |
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Citazione:
Avevo letto,tempo addietro,di questo"culto".Nel suo romanticismo cela amarezza,ma l'importante è che le persone abbiano voglia di aggrapparsi a qualcosa pur di nutrire il Sentimento,rafforzarlo e viverlo come un momento soprannaturale. |
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06-10-2009, 23.53.24 | #6 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Citazione:
A ripensare alla morte di Beatrice, alla sofferenza di Dante e ad un amore che ha potuto realizzarsi solo nella poesia sorge nel cuore un soffio di amarezza. Ma, come scriveva il grande Novalis, l'amore non ha radici mortali. Quello che viviamo è un sospiro, un singolo raggio di luce di una fonte infinita. L'amore è ciò che permette all'uomo di elevarsi al divino. E di questo ruolo dell'amore, il sentimento di Dante per Beatrice simboleggia il suo più grande trionfo.
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07-10-2009, 08.11.24 | #7 |
Cittadino di Camelot
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Dante, all'inizio amò Beatrice secondo i canoni dell'amor cortese, descrivendo la dolcezza del suo sguardo, "che 'ntender no la può chi no la prova", i tratti del suo volto, la grazia e l’umiltà dei suoi gesti.
Presto, tuttavia, lei va in sposa ad un altro uomo e quell'amore acquisì un significato diverso, libero da ogni pensiero legato alla realtà terrena, stimola una profonda introspezione umana e morale. Per Dante la conoscenza di Beatrice diventa cambiamento, maturazione umana e poetica , la cui vita è, da quel momento "rinnovata dall'amore". Egli racconta che il suo primo incontro con Beatrice quando entrambi avevano nove anni, il numero nove non viene messo a caso esso contiene in sé il duplice concetto di inizio e fine, morte e rinascita, la liberazione dai vincoli della forma precedente, permette di accedere a un nuovo livello di esistenza, allo stesso modo in cui ad un uscita segue un entrata. Nella Vita Nuova viene messo in evidenza il cammino interiore di Dante che lo porta a comprendere come il fine del suo amore non sia legato a nulla di materiale, neppure al semplice saluto, egli esprime l'amore cantando le lodi della sua donna: Beatrice diventa così per il Sommo uomo stimolo per l'introspezione spirituale e per il Sommo poeta fonte di ispirazione letteraria. Dante, comprende la svolta impressa da Beatrice alla sua spiritualità ma non riesce ancora a portare nella sua realtà la nuova consapevolezza dell'anima, decide quindi di non scrivere più di lei sino a quando non si staccherà del tutto dall’amore reale a quello spirituale . La morte dell’amata porterà Dante a smarrire il suo essere spirituale e poetico, sino a quando sempre in nome di quell’ Amore darà inizio alla Divina Commedia . Sarà Beatrice a salvare l’identità del poeta inviandogli Virgilio,il maestro. Sarà Beatrice che che aprirà le porte della conoscenza del Paradiso e’ lei che può far comprendere la natura dell’ Amore Divino, lì dove c’e’ il totale abbandono dell’anima .La donna amata da Dante, nella Divina Commedia, diviene maestra di verità, e’ per mezzo di lei Dante arriverà al paradiso e alla contemplazione di Dio. http://www.ladante.it/dantealighieri...k/beatrice.htm L' Amore ha mille volti........bisogna saperli solo riconoscere Ultima modifica di elisabeth : 07-10-2009 alle ore 22.33.32. |
07-10-2009, 15.47.34 | #8 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Lady Elisabeth, avete dato prova, non solo di straordinaria conoscenza del più alto ideale Dantesco, ma anche di una sensibilità non comune.
Avete riassunto l'intero cammino di Dante, fino a giungere, attraverso la complessità del suo amore per Beatrice, alla più alta realizzazione della sua straordinaria poetica. Aggiungerei solo una cosa a quello che avete scritto. Voi dite che Amore ha mille volti. Ed è vero. Egli ha il volto di oguno di noi. Ma egli ha anche mille vie, che quasi sempre vanno oltre l'umana comprensione. Ed è per questo motivo che tantissimi innamorati, ogni giorno, portano sulla tomba di Beatrice i loro sogni ed i loro desideri più belli.
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07-10-2009, 20.42.42 | #9 |
Cittadino di Camelot
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Speranze d'amor.. affidate a colei che fu ingannata dall'amore stesso? "Caro Dante, ebbene non parlar troppo con gli amici...a volte ..ci fan fuorviare i buoni principi: Beatrice credette che vi fosse un' "altra" e..al secondo incontro...ebbe gli occhi di una talpa"! Sir Morris
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01-12-2010, 19.45.37 | #10 |
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Girovagando -come non mi capitava da troppo tempo! - per il forum, ho scovato questo bel post... mi permetto di riesumarlo con un pensiero: ci sono uomini che fanno dei sogni talmente grandiosi, talmente coinvolgenti e meravigliosi che centinaia di persone si identificano con loro e con loro sognano, per centinaia di anni...
La piccola chiesa di Santa Margherita dei Cerchi è nota a Firenze come ‘la chiesa di Dante e Beatrice’ (perché si suppone che qui intorno Dante abbia visto la sua bella per la prima volta e che qui l’andasse ad ammirare mentre lei si recava alle funzioni), essa si trova a pochi passi dalle abitazioni degli Alighieri, a pochi passi da quelle dei Portinari, in essa la famiglia Portinari probabilmente aveva tutti i suoi sepolcri... E tuttavia oggi è abbastanza sicuro che tra queste tombe non vi sia anche quella di Beatrice! La spiegazione è semplice: quando Beatrice morì era sposata con Simone de’ Bardi e all’epoca, quando una donna si sposava, abbandonava la sua famiglia ed entrava in quella del marito ‘in perpetuum’! Dunque anche Beatrice, una vota morta, sarà stata sepolta nella tomba della famiglia Bardi, probabilmente nella basilica di Santa Croce. La lapide che, in Santa Margherita dei Cerchi, oggi segnala la tomba della famosa fiorentina, inoltre, è moderna e probabilmente poco attendibile. Detto questo... Perché, allora, decine e decine di persone ogni settimana si recano in questa chiesa e pensano a Beatrice? Vi confesso che io stessa ci sono stata varie volte e, mio malgrado, di tanto in tanto ci torno... Perché... io penso, come dicevo prima... che ci siano uomini che fanno sogni tanto grandi e meravigliosi che il mondo sogna con loro, con loro soffre, con loro si innamora, con loro attraversa Inferno, Purgatorio e Paradiso... In fin dei conti, è poco importante che le spoglie terrene di Beatrice siano state tumulate qui o da un’altra parte... poco importa cosa ormai ne resti... perché qui, in questa chiesa, è lo spirito di Beatrice che vive tutt’ora nei ricordi di Dante, che forse qui andava ad ammirarla... ed è qui che vive nei ricordi di tutti coloro che amarono Dante e la sua passione.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |