25-01-2011, 21.49.29 | #1 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'Ebreo Errante
L’Eterno Dannato, l’Eterno Rinnegato, l’Uomo Eterno o solo semplicemente l’Ebreo Errante.
Questi sono solo alcuni degli epiteti che nel corso dei secoli sono stati dati ad una misteriosa ed inquietante figura, conosciuta col nome di Aasvero. Veste miseramente e porta con sé una bisaccia, contenente solo poche monete, che una volta spese si rigenerano. Ha un’espressione immensamente stanca, eppure nei suoi occhi brucia un’inquietudine mai sopita. Si muove sempre da solo e solo raramente si sofferma a parlare con qualcuno; lo si può incontrare mentre percorre, solitario e frenetico, un sentiero di campagna o mentre attraversa qualche bosco. C’è chi giura di averlo visto anche in città, intento ad acquistare un po’ di cibo, con il suo denaro incantato e maledetto. E l’Ebreo Errante, condannato a vivere e peregrinare in eterno, senza potersi mai fermare e senza poter mai trovare pace nella morte. Si narra che, mentre Gesù Cristo veniva trascinato verso il Calvario, un certo Aasvero (o Cartaphilos, in altre versioni) avrebbe gridato: “Cammina!”. Gesù avrebbe risposto: “Io cammino, ma altrettanto farai tu, finchè non ritornerò”. Da quel momento Aasvero ha cominciato il suo viaggio maledetto, attraverso un tempo senza fine e ricco di tormenti, portando con sé solo la famosa bisaccia, che secondo la tradizione era appartenuta a Giuda e che conteneva i 30 denari del suo tradimento. Secondo alcuni studiosi, la tradizione popolare sull’Ebreo Errante si legherebbe alla propaganda “anti-semita” iniziata verso il IV secolo, quando i Cristiani cominciarono ad aumentare nell’impero Romano. Questo face si che diventasse importante “scagionare” i romani dall’accusa di aver fatto crocifiggere il Figlio di Dio. La colpa fu fatta ricadere solo sugli Ebrei e da quel momento quel popolo fu ufficialmente bollato di “deicidio”. La leggenda dell’Ebreo Errante fu narrata per la prima volta per iscritto nel Flores Historiarum di Roger de Wendover nel 1235 e poi nell’Historia Maior di Mathew Paris nel 1259. Davide Offman ne raccolse tutte le versioni in The Cronichles of Cartaphilos nel 1850 circa, mentre il romanziere francese Eugene Sue la popolarizzò ne Le Juif Errant (l’Ebreo Errante) nel 1845. La leggenda di Aasvero ha raccolto sempre grande interesse, sollecitando la fantasia di autori come Gordon Dickson, Robert Sheckley, Clifford D. Simak, Robert Silverberg, H. Rider Haggar. Inoltre è stata più volte studiata in chiave psicoanalitica. Nel corso dei secoli l’Ebreo Errante è stato identificato dalla fantasia popolare con molti personaggi realmente esistiti, tra cui il il Conte di Saint Germain, Nicolas Flamel e il misterioso Fulcanelli. Che sia reale o solo frutto dalla fantasia popolare, l’Ebreo Errante ha attraversato i secoli affascinando la letteratura e le arti in genere, che non hanno saputo resistere al suo inquietante, maledetto ed eterno viaggio verso una dannazione senza fine.
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26-01-2011, 01.46.20 | #2 |
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Interessante, sir... Non ero a conoscenza di questo mito!
Ho trovato tutto molto interessante... tra l'altro, mi incuriosisce, per esempio, il fatto che -pur essendo nato in tutt'altro contesto- gli siano state associate nel tempo le identità di Flamel, di Fulcanelli o del conte di Saint Germain... secondo me ciò fa riflettere!
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26-01-2011, 03.23.38 | #3 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Si, milady, ottima riflessione
Infatti non è un caso che questa misteriosa figura, da sempre associata ad una vita senza fine, venga in qualche modo accostata ai personaggi citati sopra. Nicolas Flamel ed il conte di Saint Germain sono legati al mito dell'alchimia e le leggende che circolano intorno a loro narrano di come i due abbiano scoperto il segreto dell'Elisir di lunga vita. Quanto al misterioso Fulcanelli, per alcuni "l'ultimo vero alchimista" altri non è che proprio Nicolas Flamel in una delle tante identità che ha adottato negli ultimi secoli, per celare la sua grande scoperta. Ovviamente, prossimamente, ci occuperemo anche di questi misterosi personaggi e delle leggende che circolano da secoli intorno ai loro nomi.
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03-02-2011, 01.25.07 | #4 |
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Purtroppo, per già più volte lamentati motivi di tempo (ah, tempus fugit... se ascoltassimi più spesso gli antichi maestri!), ho dovuto a lungo trascurare questa discussione, che tuttavia merita tutto il mio plauso.
In primo luogo, ringrazio sir Guisgard per la sua premura nel soddisfare così prontamente ed efficacemente una mia curiosità, o dovrei dire più correttamente una mia ignoranza... Questa figura è molto affascinante, e mi è piaciuto scoprirne, oltre all'aspetto più propriamente letterario, anche i suoi legami con la storia. In effetti ho sempre trovato molto interessanti i confronti che si sono generati nei secoli tra cultura cristiana e cultura ebraica, e l'annoso attrito legato all'accusa di "deicidio" che voi qui citate. Sappiamo bene, inoltre, che sia la letteratura sia la cultura popolare hanno spesso creato stereotipi legati alle razze o ai popoli... a quasi tutti i popoli sono talvolta attribuiti vizi e virtù di antica ascendenza, e noi stessi sappiamo quanto sia diffcile, anche adesso, sfuggire ad alcune "etichette". La figura dell'Ebreo Errante, in effetti, racchiude parecchi degli stereotipi che nel tempo sono stati legati al popolo ebraico, e questo fatto rende la leggenda di grande interesse davvero sotto molti punti di vista, che meriterebbero di essere sviluppati. ... solo una vanesia curiosità, che non guasta certo alla fine di un discorso così serio... ma questa borsa di denari che magicamente si rigenerano? Non ne si potrebbe avere una, giusto in alcune situazioni?
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03-02-2011, 02.43.29 | #5 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Sono lieto, milady, che questa discussione abbia suscitato il vostro interesse
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E poi, a dirla tutta, non dimenticate che quel denaro è maledetto (come quando si augura a qualcuno roba del tipo "che tu possa spenderlo tutto in medicine!" )...
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03-02-2011, 20.09.06 | #6 | |
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Citazione:
E poi sia io che lady Morrigan siamo dame modeste... potremmo, per esempio, accontentarci di averla a metà quella famosa borsa! Come si dice, 'mal comune...'!! Vero Morrigan??
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04-02-2011, 05.19.29 | #7 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Vedete, milady, come tutti sanno, ogni desiderio di voi dame di Camelot è per me un ordine, una missione da compiere
Tuttavia mi sentirei molto più tranquillo sapendovi, cortesi e leggiadre dame, lontane da quella borsa e dal suo denaro maledetto Del resto, nel mondo ci sono tantissimi tesori, alcuni dei quali, sentendo i racconti del mio cantastorie, davvero favolosi: meglio dunque dedicarsi alla ricerca di questi, al sicuro da antiche maledizioni ed influssi malefici
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04-02-2011, 12.05.38 | #8 |
Cittadino di Camelot
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Oh, beh... se è per farvi dormire tranquillo, mio signore, sapete bene che rinuncerò di buon grado a quella borsa...
Vuol dire che ci dedicheremo ad altre, magari anche più fruttuose, ricerche!!
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18-07-2011, 01.39.26 | #9 |
Cittadino di Camelot
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Inquietante ma allo stesso tempo affascinante non conoscevo questa leggenda...e pensare che non sono remoti i tempi in cui andavo da solo per sentieri di campagna, magari l'ho incontrato e non me ne sono accorto a ogni modo, credo che conoscendolo potrebbe anche essere simpatico
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[COLOR="Navy"][I]Possiamo solo immaginare quanto potremmo fare se solo ascoltassimo il nostro cuore e la nostra spada difendesse solo gli inermi, in nome di una giustizia che non appartiene al divino, ma all'uomo[/I][/COLOR] |
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