15-05-2009, 14.25.58 | #1 |
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Castello delle lacrime
Lady Cassandra, non so se avete già avuto occasione di visionare le splendide opere esposte in questa sala, tuttavia… benvenuta nel palazzo delle arti. Come dicevo, mi sono permesso di scoprire per voi ben due castelli; …per l’esattezza uno solo, però lascio a voi la scelta quale. Ciascuno ha una storia propria, e come tutte le storie è in parte lieta ed in parte triste. Però vi assicuro che la parte più lieta avrà inizio con il vostro arrivo.
Immaginate di camminare d’un tratto in una folta foresta ombrosa. Nulla intorno a voi somiglia al mondo che avete fin qui conosciuto, e tanto facile pare poterlo dimenticare. Così infatti avviene, quando in lontananza, in mezzo ad un bellissimo prato immenso, scorgete un inedito castello. È il: 1. Castello delle lacrime OK, probabilmente non è il nome più allegro per il vostro castello, …ma vi invito a leggere prima il racconto. Dovete saper che il castello è disabitato da secoli; non so da quanti poiché non c’ero, però la storia ha inizio prima ancora che il castello venisse eretto. La leggenda infatti narra di una fanciulla di circa quindici anni, Adele, che ogni giorno, e dico veramente ogni santo giorno si allontanava dal proprio villaggio e si recava ad un pozzo di pietra al centro d’un prato cinto da foreste, in fondo al quale non aveva mai scorto una sola goccia d’acqua. Adele raccoglieva un fiore e lo gettava all’interno; poi si appoggiava lì e pensava che qualora tale pozzo si fosse colmato d’acqua, avrebbe magicamente vista riflessa l’immagine di un castello immaginario… solo che voltandosi avrebbe scorto un vero castello! Ebbene, Adele attese davvero tanti anni; da fanciulla divenne giovane donna, poi adulta, ed ogni giorno si recava al suo pozzo inesorabilmente vuoto sognando il castello. Ogni giorno aveva gettato un fiore all’interno, sapendo che tutti quei fiori avrebbero infine dato luogo ad uno splendido giardino intorno. Un giorno però Adele non tornò al proprio villaggio. Dopo lunghe ricerche fu sua figlia, una fanciulla di circa quindici anni il cui nome purtroppo mi è ignoto, a scoprire l’anello di Adele sul bordo del pozzo in pietra… colmo d’acqua! La giovane comprese allora che la madre doveva essere annegata nel pozzo, non potendo sapere che fino a poco prima questo era sempre rimasto asciutto. La figlia pianse dunque a lungo per la scomparsa di sua madre Adele, ed ogni giorno portò un fiore che gettò all’interno del pozzo perennemente colmo d’acqua, che nemmeno in inverno diventava ghiaccio. Circa due anni dopo la figlia era al solito tragitto attraverso la foresta, già con il fiore in mano, quando vide in lontananza, esattamente accanto al pozzo, un giovane cavaliere su uno splendido cavallo. Si appropinquò al baldo con circospezione, e più si avvicinava, più si sentiva a proprio agio. Costui, con tono gentile ed ineffabilmente educato, domandò se fosse lei a riempire il pozzo di fiori. La ragazzà assentì, ed infine narrò la triste storia. Il cavaliere le domandò dunque della residenza di Camelot, presso la quale era diretto per chiedere di poter far parte della corte del leggendario Re Artù. La fanciulla disse che era proprio lì vicino, e si congedarono. Lei temette di non doverlo vedere mai più, ma appena pochi giorni dopo, mentre era tristemente appoggiata sul bordo del pozzo, si avvicinò il cavaliere. I due trascorsero molti pomeriggi ed infine qualche notte insieme. Il cavaliere di tanto in tanto dovette partire per compiere nobili imprese, ma pochi anni dopo, avendo contribuito a difendere il regno e dopo aver salvato la vita a qualche cavaliere della tavola rotonda (si narra che in una lotta aiutò persino lo stesso Artù in difficoltà), quest’ultimo gli concesse un piccolo castello tutto suo, come regalo di nozze con la fanciulla senza nome (in realtà ovviamente ne possedeva uno, ma appunto sono io che non lo rammento, scusate). Questo venne eretto esattamente intorno al pozzo, ma da quel che la leggenda riporta alla nostra conoscenza, la costruzione richiese tanti anni che i due non fecero più in tempo ad abitarvi. Se fu veramente così non saprei confermarlo, certo è però che chiunque trovi quel pozzo, ormai cinto da un immenso giardino stracolmo di fiori, vede riflesso nell’acqua un bel castello che effettivamente si erge alle proprie spalle. E chiunque passi da lì si illude di sentire dal fondo del pozzo un vago pianto d’una fanciulla, tanto che si dice che quell’acqua altro non è che le lacrime che versò. La leggenda si conclude con l’auspicio che una bella fanciulla possa un giorno trovare in quel castello la propria felicità; in quel momento il pianto cesserà per sempre, ed il castello avrà un nome nuovo e di miglior auspicio. Spetterà soltanto a lei scegliere quale. 2. Il castello innominabile Come dice il nome stesso, purtroppo non ne posso parlare. Vi farò sapere. Lady Cassandra, il vero racconto inizia con il vostro arrivo. Raccontateci la vostra impressione appena uscita dalla foresta, dinanzi alla vista insperata del castello della cui esistenza avete tanto dubitato. Entrate nell’immenso giardino e lasciatevi catturare dalla policromia di fiori e piante intorno a voi, dagli splendidi odori che il vostro olfatto percepisce in inedita abbondanza. Passate davanti al pozzo e lasciatevi catturare dall’immagine riflessa del vostro castello,… ma attenta a non sporgervi troppo. Entrate all’interno nella grande sala, salite le scale, affacciatevi al balcone e… sorpresa! Quell’enorme castello appena più avanti è, lo avrete intuito, proprio Camelot! Ci vedrete passare spesso da qui, magari se vorrete invitarci ogni tanto? Adesso sono proprio qui all’ingresso mentre descrivo tutto ciò, per vedere se tutto sia proprio in ordine e… vedo passare in lontananza Sir Morris, diretto proprio a Camelot, che traina un carretto con un barile gigante di birra! Aspettate, Sir, vi raggiungo volentieri! Dimenticavo, lady Cassandra, ricordatevi che il castello è disabitato da secoli. Appena avrete ispezionato tutto, non mancate di raccontarci come lo avrete arredato, e vi prego di non lesinare sui particolari. Qualora doveste ritrovarvi a corto di idee, rivolgetevi tranquillamente a lady zaffiro. Siamo certi che non impiegherà troppo tempo a riempirvi il castello di arredamenti fantasiosi! Come già detto, io personalmente mi candido come fantasma del castello.
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17-05-2009, 09.19.55 | #2 |
Cittadino di Camelot
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Mi dispiace molto che lady cassandra non abbia ancora avuto modo di rispondere,o meglio,commentare il castello delle lacrime.
Trovo che l'ideale conseguito attraverso lo specchio delle proprie lacrime sia l'espressione più sublime per rendere la condizione di sognatore del genere umano. A pensarci bene,sebbene adele non abbia avuto modo di vederlo realizzato nel vero il suo castello,lei ha avuto il grande pregio di assaporare la libertà assoluta attraverso la speranza,che non ha mai abbandonato,il desiderio,che ha nutrito con le lacrime e la forza stessa di recarsi fisicamente,forse nella tempesta,forse sotto il sole ardente,stanca ed affaticata,sempre a quel pozzo,meta dei suo sogni,confidente del suo intimo pensiero,e quel castello sognato,sperato e mai avuto,deve averla gratificata più della realtà stessa se non ha smesso mai un istante di desiderarlo.E le sue lacrime,versate nella delusione di non poter concretizzare quanto si erigeva nella mente,non solo le ha nutrite con i fiori,ma le ha versate con speranza perchè esse non fossero la fine dell'illusione,ma il principio della concretizzazione di un sogno. Se solo fossi capace di serbare la forza di non smettere mai di piangere,di non lasciare mai i miei occhi prosciugati,di riempirne un pozzo pur di vedervi riflesso il mio desiderio,avrei avuto già grande fortuna nella vita e,chissà,mi sentirei più appagata dello stesso toccare con mano il desiderio stesso.E,se correre,cercare di conseguire una meta,credere in qualcosa mentre ad essa ci si rivolge,non arrendersi mai di perseguirla,e sperare e sognare con mente libera fosse più emozionante della cosa stessa? Di sicuro la libertà di sognare,la libertà di sperare,la libertà di custidorire il nostro più intimo pensiero non potrà mai essere strappata da mente alcuna.Almeno lo spero. Arrivederci sir Vanegoor,il mio ringraziamento per voi per la bella storia che ci avete narrato è l'augurio che non smettiate mai di sognare. |
17-05-2009, 15.25.25 | #3 |
Viandante
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Siamo certi che lady cassandra abbia incontrato, strada facendo, un cavaliere che l'abbia invitata altrove nel proprio castello... .
Qualora però dovesse capitarvi, lady Zaffiro, di passare da queste parti, le chiavi del castello sono nascoste proprio davanti alla porta sotto lo zerbino (quello con la scritta "Welcome" ). Vi consiglio però di farvi un giro per il giardino, in questo periodo è al suo massimo rigoglio, e le abbondanti fioriture non possono che suscitare in voi splendide parole e meravigliosi sentimenti di cui già siete florida sorgente anche in concomitanze ben meno liete. Dovesse capitarmi di vedervi affacciata al balcone, sarò lieto di farvi visita.
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17-05-2009, 17.24.24 | #4 |
Cittadino di Camelot
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Mi lusingate ancora,cavaliere,ma il castello è debitamente vostro,diciamo,in memoria di quella fanciulla che non poteste salvare e della quale serbate ancor la lettera,magari in esso troverete pace e ristoro,e nuovo vigore per intrattenervi lungamente a camelot,abbandonate la spada,per oggi,unitevi a me in una passeggiata nel giardino di casa vostra,vorrei incontrarvi da cavaliere spoglio d'armatura piuttosto che da fantasma celato dal buio.Avete ragione,il giardino è davvero rigoglioso,guardate,le vostre rose ibride tea sono tutte sbocciate,ed il rosaio osiria,e la queen elisabeth,e la nostalgie..non ne avevo mai viste di così rare specie tutte insieme..all'alba di domani,se permettere,mi recherò a raccogliere i petali ancora turgidi di rugiada e ne preparerò un rosolio,magari lo berremo insieme,tutti quanti noi di camelot,davanti al bel fuoco acceso del vostro camino in una sera d'autunno.
Lady llamrei,ho visto le torta di compleanno di sir alucard,l'avete preparata voi?Potreste portare una delle vostre torte da accompagnare al rosolio,ne saremmo tutti onorati. (perdonate,sir vanegoor,ho fatto per voi gli onori di casa) Buona domenica a tutti. |
17-05-2009, 20.35.54 | #5 |
Dama
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Mi dispiace lady zaffiro ma le torte non sono opera mia. E' il mastro fornaio che ha la taberna proprio vicino al pozzo che prepara queste squisitezze. Ha le mani d'oro ed io il cucchiaio pronto
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18-05-2009, 10.54.34 | #6 |
Cittadino di Camelot
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Non preoccupatevi,lady llamrei,se vorrete farmi l'onore,a tempo debito,ci recheremo insieme dal mastro fornaio,(per ovvie ragioni non ci sono mai stata) a prendere i dolci da offrire a tutti,per poterli gustare nel nuovo castello alle porte di camelot.Buona giornata.
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20-05-2009, 22.46.17 | #7 | |
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Citazione:
Mi scuso di nuovo,a presto Cassandra.
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21-05-2009, 21.06.14 | #8 |
Cittadino di Camelot
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Buonasera lady cassandra,vi ho contattata con un mp.Vi lascio con un bacio. Statemi bene.zaffiro
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22-05-2009, 13.55.14 | #9 |
Viandante
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Non occorre, milady; è stata proprio la vostra fantasia ad evocare un castello, ed io altro non ho fatto che conferire ad esso una storia. Appena ne troverete il tempo, vagate piuttosto per il forum alla lettura di pensieri presenti e passati, vedrete che sarà per voi ispirazione ben più ferace.
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Ultima modifica di Vanegoor : 22-05-2009 alle ore 14.07.27. |
21-06-2009, 20.26.25 | #10 | |
Viandante
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Citazione:
Sir Vanegoor,ecco che vado ad illustrarvi le mie impressioni,i miei pensieri alla visione del castello. Innanzitutto,mi immagino il piccolo pozzo fatto di pietra, con della dolce edera arrampicata sui ferri che lo decorano,e di fianco cespugli di rose rosse.. Mi volto,c'è un massiccio portone di legno, semichiuso..mi avvicino,cerco di entrarvi,anche se è difficile spostare il pesante ingresso. Entro,la struttura è un po' decadente,ma è bellissimo. Vi sono due lunghe scalinate,che dal salone d'entrata conducono al piano superiore.Mi ci avvio subito,salgo le scale frettolosamente alzando un poco la lunga gonna per non inciampare,immaginandomi quale meraviglie avrei trovato.Ah,ho scelto di salire sulla scala di destra,dove in alto si intravedeva una debole luce. Arrivata in cima,entro nella stanza da cui proveniva il bagliore,e con mio grande stupore vedo na stanza completamente vuota,con solo una grande finestra spalancata che da su un balcone,semicoperta da lunghe tende bordeaux mosse dal vento.Mi affaccio,la vista è stupenda,un contrasto di verde del fogliame e rosso delle rose,annuso l'aria,chiudo gli occhi..e quando li riapro,vedo un cavallo bianco..ma..no,è un unicorno..no vedo bene,la luce si è fatta più forte e accecante..con lui c'è qualcuno,un cavaliere..che possa essere il mio "principe azzurro"? Non lo saprò mai,è sparito,sparito dalla mia vista.. Non ho descritto come l'ho arredato,perchè lo potrò fare solo quando il mio principe tornerà al castello..
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