08-10-2009, 01.45.15 | #1 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I misteri della foresta di brocelandia
PROLOGO
Il Sole aveva lasciato le cime dei monti che sorgono ad Oriente ed era alto nel cielo. I suoi tiepidi raggi avevano iniziato a sciogliere la nebbia che avvolgeva la brughiera. La pastorella camminava serena, tenendosi, come si raccomandava sempre sua madre, sul sentiero che tagliava in due la foresta. All'improvviso, la pecorella che teneva in braccio le salta dal petto e scappa via. La pastorella la insegue, chiamandola a gran voce, ma la pecorella sembrava non rispondeva ai suoi richiami. Filottete, il suo cane, era nervoso. Alla fine, lasciato il gregge, insegue la sua padroncina. Questa però aveva perso le tracce della pecorella. La chiama a gran voce, mentre tutto intorno a lei sembra incantato. Anche la nebbia si è addensata, resistendo ai raggi del mattino. Ad un certo punto un suono lontano. Filottete ringhia ed abbaia nervoso. Ma la pastorella non da peso a tutto ciò. Continua a chiamare la sua pecorella. All'improvviso un belato timido ed impaurito. La pastorella comincia a correre e chiama con voce ancor più forte la sua pecorella. Fino a che giunge ad uno stagno. La sua pecorella è dall'altra parte, bagnata ed impaurita. "Sciocchina" dice sollevata la pastorella "perchè sei fuggita via? Ora arrivo, non muoverti." Filottete è sempre più nervoso. "Buono Filottete!" Gli dice la pastorella. La piccola si alza la gonnellina ed attraversa lo stagno fino all'altra parte. "Ora torniamo a casa, sciocchina!" Dice tenendo in braccio la pecorella. Ma all'improvviso un calpestio. Filottete sembra nervoso e impaurito. La pastorella si guarda attorno. Si ode ancora quel suono. Sembra più vicino... I MISTERI DELLA FORESTA DI BROCELANDIA Tutto sembrava tranquillo quella mattina a Camelot. La corte trascorreva come sempre il suo tempo, tra tornei e agoni poetici. Le attività del reame erano iniziate, come ogni giorno, con le prime luci dell'alba. Così le botteghe avevano aperto e i mercanti già si dedicavano ai preparativi per la fiera d'Autunno. Saltibanco, attoruncoli, suonatori e giocolieri già affollavano le strade del reame, attirando l'attenzioni dei suoi cittadini. Ma, all'improvviso, un grido disperato si udì nell'aria. Una donna in lacrime, si strappava i vestiti e si graffiafa il volto. Correva come senza meta per le strade. Chiedeva aiuto ed invocava il Cielo. Nessuno sembrava in grado di fermarla. Fino a quando, vinta dalla stanchezza, cadde nel fango della strada. Tutti corsero per tentare di capire cosa avesse quella donna. "La mia bambina! Signore risparmia la mia bambina! Pietà! Pietà di me o Signore!" Gridava la donna. Tutti la osservavano mentre la disperazione la rendeva quasi folle. "Aiutatemi, vi prego! La mia bambina!" Invocava la donna. "La mia bambina! E' scomparsa nella foresta come tutte le altre! Loro hanno preso la mia bambina! Aiutatemi in nome di Dio!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 08-10-2009 alle ore 01.55.57. |
08-10-2009, 02.27.49 | #2 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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AMBIENTAZIONE
Il gioco è ambientato tra Camelot e la foresta di Brocelandia. La foresta appare ai giocatori come un luogo mistico, arcano, magico e incantato. Ma sembra celare anche qualcosa di poco luminoso. Se Camelot è il regno della luce, della cavalleria e della Fede, la foresta invece si presenta oscura, buia, tenebrosa e misteriosa. Quando i giocatori varcheranno questo confine si troveranno in un mondo totalmente diverso, dominato da strane e sconosciute forze. Starà ai protagonisti esplorare la foresta e far luce su ciò che nasconde veramente. Nella foresta di Brocelandia ormai da mesi avvengono misteriose sparizioni. Diverse fanciulle vergini sembrano essere scomparse nel nulla, senza lasciare traccia, se non la disperazione dei familiari e la superstiziosa paura degli abitanti del reame. La gente, imbevuta dai miti e dalle leggende celtiche del luogo, è convinta che la colpa sia di misteriose creature, che i druidi chiamavano le “Creature della Foresta”. Esseri mitologici che da sempre frequentano i racconti della popolazione, animandone le paure. Nessuno però ha mai visto questi misteriosi esseri e l’unica cosa reale e concreta restano le inspiegabili sparizioni di tante fanciulle. Il vescovo, deciso a far luce su questa oscura vicenda, invia alcuni cavalieri per scoprire cosa davvero si cela tra i Misteri della Foresta di Brocelandia… REGOLE GENERALI_ Tutti gli utenti del forum possono tranquillamente partecipare al Gdr. Unica raccomandazione è, prima di accedervi per la prima volta, di leggere bene l'Ambientazione per meglio calarsi nella trama e nell’andamento del gioco. Inoltre è sempre importante leggere almeno gli ultimi interventi dei vari giocatori, in modo da intrecciare in maniera efficace la propria storia con tutti gli altri partecipanti. Per meglio interagire con lo scenario del Gdr e con tutti gli altri giocatori, è bene seguire alcune raccomandazioni, che hanno come scopo quello di rendere più avvincente e funzionale l’intera trama del gioco. I vari personaggi presenti nel gioco, utilizzati dal narratore per meglio favorire lo svolgersi della trama e coinvolgere tutti i partecipanti, possono tranquillamente interagire con tutti i giocatori. Così è possibile interrogarli, seguirli, ospitarli e persino attaccarli. Tuttavia questo richiede alcune considerazioni. Attaccare un personaggio ideato dal narratore non è sempre un’azione “consigliabile”. In alcuni momenti del gioco attaccarli può essere proibitivo, perché magari sono protetti da guardie del corpo, o usufruiscono di una magia che li rende momentaneamente invulnerabili, o perché richiedono per essere sconfitti un tipo particolare di arma. Attaccare un personaggio in una situazione proibitiva può causare seri danni ai giocatori, come ad esempio renderli storpi, ciechi o ferirli seriamente. E’ quindi fondamentale capire quando è possibile o meno attaccare un personaggio ideato dal narratore. Per il resto valgono tutte le normali regole presenti nel regolamento per il Gdr del forum.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 08-10-2009 alle ore 02.42.08. |
08-10-2009, 10.37.34 | #3 |
Dama
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Come ogni mattina mi alzai presto, mi preparai, raccolsi la mia cesta di vimini e uscii di casa.
Camelot era già frizzante di buon'ora. Le taberne erano già aperte per accogliere le genti che giungevano a Camelot per la Fiera D'Autunno. Io sono Llamrei e Camelot è la mia "casa". In questo angolo di paradiso io mi dedico a creare profumi con i fiori: un'arte che mi fu insegnata da bambina da Megira, una vecchia donna grinzosa ma dal cuore capiente. Con la mia cesta mi recai verso la Piazza per acquistare dei mazzi di lavanda inglese. Mentre passeggiavo udii delle invocazioni, o meglio...erano urla, disperazione. D'istinto mi avviai verso la provenienza delle grida e vidi una donna,in preda all'isteria, che gridava: |
08-10-2009, 14.09.03 | #4 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A Camelot questa mattina c'era parecchia confusione e sir Hastatus voleva capire cosa stava accadendo.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
08-10-2009, 21.26.16 | #5 |
Cittadino di Camelot
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Mi alzai presto quella mattina, mi accorsi di essere sola, ed uscii presto, dovevo andare a raccogliere delle erbe medicinali nei pressi del bosco.....ormai quella foresta incominciavo a conoscerla bene, andai a prendere il cavallo quando venni urtata da una donna in preda ad una crisi di pianto e di urla...farfugliava qualcosa come la sparizione della figlia, era terribile in quel periodo molte ragazzine erano sparite nel nulla, vidi Lady Llamrei e mi avvicinai......rimanemmo entrambe a guardare la donna che continuava a chiedere aiuto....per ritrovare la figlioletta....
Salutai Llamrei e salita sul cavallo mi diressi verso la foresta......strani pensieri attraversarono la mia mente, quel posto poteva ingoiare la qualsiasi cosa, quando calava la nebbia era impossibile orientarsi..........un suono sinistro arrivo' alle mie orecchie ed anche il mio cavallo divento' nervoso.....mi fermai un attimo....giusto per capire da dove provenisse quel suono.......sembrava facesse parte della foresta intera....ripresi a muovermi lentamente ed iniziai ad entrare in quel magico mondo |
08-10-2009, 22.33.42 | #6 |
Cittadino di Camelot
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Mi trovo a Caerleon, un villaggio gallese, nei pressi del fiume Usk....sto aiutando il mio amico frate: Pintaro...del santo convento parrocchiale... e tutti gli abitanti... a liberarsi definitivamente di alcuni impertinenti briganti.
Il mio pensiero va alla mia novella sposa, Elisabeth....mi manca molto...ma lei sa che non potevo ignorare quella supplica scritta in quel messaggio. Tornerò a Camelot tra due giorni, intanto, ho dovuto uccidere 6 briganti... gli altri 8.. sono riusciti a fuggire. Sir Morris
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
08-10-2009, 23.09.10 | #7 |
Dama
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La scena che si presentava ai miei occhi era straziante..la disperazione della donna superava ogni logica accettabile.
Mi affiancai ad Elisabeth e ci guardammo incredule poi ognuna prese la sua strada e ci lasciammo alle spalle la disperazione di una madre. Mi infilai lungo lo stretto viottolo che giungeva fino alla Piazza. Mentre svoltai l'angolo sfui investita da un uomo: "Buon Dio! Fate attenzione messere! mi avete fatto cadere!" E mentre farfugliavo imprecazioni rivolte all'uomo notai che potevo fare affidamento alla sua mano per rialzarmi. Alzai gli occhi e vidi che si trattava di sir Hastatus. |
08-10-2009, 23.21.52 | #8 |
Cittadino di Camelot
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Sir Dunmer si trovava al mercato di Camelot assieme alla sua sposa quando, udendo un certo frastuono, decise di andare vedere cosa stava accadendo.
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"E cavalco via fra terre che roride e stanche ora piangon con me" |
08-10-2009, 23.38.10 | #9 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La donna continuava a piangere ed a strapparsi i vestiti di dosso.
Invocava il Cielo, supplicava i presenti e malediva la sua miserabile vita. Ma all'improvviso, facendosi largo tra la folla, un uomo si avvicinò a quella sfortunata. Era alto e vestito con una lunga tunica nera. Aveva i capelli rasati e la barba lunga. Prese la donna e la schiaffeggiò per destarla dal suo stato confusionario. Poi cominciò a parlare alla folla: "Cittadini di Camelot, sono l'abate Guidon! Sappiamo ormai bene cosa sta accadendo oltre le mura di Camelot. Gli abitanti dei villaggi che circondano la foresta dicono che è colpa delle Oscure Creature. Che si sono risvegliate e che ora tormentano noi tutti!" Poi, dopo una pausa, aggiunse: "Io invece credo che la colpa sia solo nostra. Dei nostri peccati! Il male non è nella foresta, ma nei nostri cuori! E vi chiedo di pregare per tutti noi!"
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08-10-2009, 23.43.26 | #10 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto Elisabeth si trovava all'inizio della misteriosa foresta di Brocelandia.
Strani suoni ed esotici profumi inebriavano quel luogo. La giovane stava avvertendo una strana inquietudine. All'improvviso udì dei rumori, come un calpestio. Si guardò inorno ma non vide nulla. Poi ad un tratto una poderosa figura emerse dalla vegetazione. Era un uomo alto e robusto. Portava indosso tipici abiti sassoni e calzava pesanti stivali di cuoio. Aveva la faccia piccola e una strana espressione di apatia sul volto. Iniziò a fissare in modo singolare Elisabeth.
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