Guisgard per un attimo assaporò quelle morbide labbra.
Poi fissò quel medaglione.
"Farò come mi imponete. Ve lo giuro! Ora, vi prego, riposate."
Uscì dalla stanza ed uno dei suoi servi gli consegnò una lettera.
"Guisgard, a Benevento ormai nella guardia vescovile lo sanno tutti: hanno già deciso la sentenza...la ragazza sarà arsa viva. L'inquisitore e alcuni cavalieri templari vi stanno per raggiungere. Tra di loro vi è anche Jean de Gouf."
La tettera era firmata da Joseph de Gervan, un suo amico appartenente al suo stesso ordine.
"Jean de Gouf! Quel maledetto!" Disse Guisgard. "Se guida lui il drappello dei templari allora vuol dire che per Elisabeth non c'è più speranza!"
Per la rabbia stracciò la lettera in mille parti.
"Maledetto de Gouf! Avrei dovuto ucciderti quel giorno a Gerusalemme!"
In quel momento iniziò ad albeggiare. Ma quel giorno sembrava nato con oscuri e sinistri auspici...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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