Discussione: La Gioia dei Taddei
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-07-2011, 05.43.50   #1659
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Layla fissò Sayla quasi incuriosita.
“Parlate di mia sorella? Non capisco cosa intendete dire, mia giovane amica.” Disse senza tradire alcuna emozione. “Sono lieta di accogliervi in questa dimora. Io e mia sorella Yelia siamo onorate di avervi come ospiti.” E chinò lievemente il capo, in segno di saluto e rispetto.
“Talia…” sussurrò Icarius, quasi indifferente a tutto ciò che lo circondava “… Talia, amore mio adorato!” E fece qualche passo verso la bellissima ragazza che gli stava davanti. “Sono tornato per riportarti a casa e mantenere tutte le promesse di felicità che ti ho sussurrato sotto la luce incantata della Luna di Capomazda!”
Cosa sentì Lancillotto quando a Gore alzò gli occhi verso la torre del castello e vide Ginevra?
Nessuno lo sa e nessuno potrà mai cantarlo degnamente, amici miei lettori.
Il poeta non ci mostrò quello che solo messer Amore gli sussurrò.
Sappiamo che si destò da ogni fatica e sofferenza, che recuperò la forza e la vitalità.
Che sfidò Maleagant senza alzare mai gli occhi dal volto della regina.
Che lo vinse, che liberò Ginevra e tutti i prigionieri da quella cattività.
Ma cosa provò davvero nel rivedere ciò che più amava al mondo?
Questo Chretien non lo scrive.
Perché non avrebbe potuto, amici miei.
E’ qualcosa che va oltre l’umana comprensione.
E’ il miracolo più grande.
E’ amore.
Quello vero.
Icarius si avvicinò a Talia, quasi sospinto dai battiti del suo cuore e dai sussulti della sua anima che volgeva verso quella di Talia.
Ma non fu il volto della sua amata Talia che si ritrovò davanti.
Non i suoi occhi scuri, che l’eroe capomazdese non avrebbe barattato neppure con le più luminose e preziose perle d’Oriente, ma quelli azzurri di Layla.
E mai l’azzurro scintillante del cielo parve tanto effimero e sminuito davanti al caldo e tenero colore della terra.
Egli cercava gli occhi luminosi di Talia, ma trovò quelli gelidi di Layla.
“Cosa cercate da mia sorella, milord?” Chiese la dama. “Ella non è stata bene e solo ora la sua salute le ha permesso di uscire dal palazzo.”
“Vostra sorella?” Ripeté Icarius. “Ma cosa state dicendo? Lei è mia moglie Talia e voi lo sapete bene! Sono qui per riportarla a casa, come vi avevo detto quel giorno alla Pieve!”
“Chi cercate non è qui, mio signore.” Replicò Layla. “Questa è mia sorella Yelia. Lady Talia è andata via.”
“Non è vero!” Gridò Icarius. “Mentite!”
Layla sorrise compiaciuta.
“Forse, milady, dovreste lasciar rispondere a lei.” Intervenne Lho, indicando Talia.
“Come desiderate, miei signori…” disse Layla “… avanti, Yelia, rispondi ai nostri ospiti… hai mai veduto qualcuno di loro? Rispondi, sorella cara…”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso