Lascai le mani di Talia e mi allontanai, permettendo ad Icarius di avvicinarsi. Ma Talia non parlò, non fece nulla.
Layla si stava prendendo gioco di noi.
"Nobile Taddei, temo che vostra moglie sia stata incantata. Non è forse così, Layla?" la fissai, i suoi occhi erano più gelidi del ghiaccio.
Non c'è altro modo... però non l'ho mai fatto, ma devo.
Mi allontanai ancora di qualche passo, chiusi gli occhi e mi concentrai.
Anche ad occhi chiusi, vedevo Layla, davanti a me.
La luce azzurrina gli avvolse completamente la testa, cercando di trovare uno spiraglio, per tuffarsi nei suoi ricordi.
Ma non ci riuscì.
Sentii un urlo straziante, mi portai le mani sulle orecchie, ma non cessò.
Aprii gli occhi di scatto e guardai Layla, che sorrideva malefica.
Mi ha sentita... Ha delle forti barriere innalzate attorno alla sua mente.
Tutti stavano ancora guardando Talia, nessuno si era accorto di ciò che era successo; tranne Luna.
Ormai avevo capito che solo di sua spontanea volontà Layla ci avrebbe detto cosa le aveva fatto, così decisi di rimanere al gioco.
"Allora, mia Signora, non ci accogliete nel vostro sontuoso palazzo? Sapete, il viaggio è stato lungo e spossante. Le saremmo grati infinitamente se potessimo stare qui qualche giorno, per recuperare le forze..."
Guardai Icarius e Lho per trovare la loro approvazione.
Magari alloggiando qui, riuscirò a capire cosa ha fatto a Lady Talia, ma se non lo scoprirò entro tre giorni... me ne andrò via da qui. Non posso fermarmi più a lungo. Dovrò informare Icarius...
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"La Morte non è una punizione, ma una liberazione" Dragon Heart.
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