Cittadino di Camelot
Registrazione: 30-08-2014
Residenza: Da una terra Italica densa di boschi e vaste piane bagnate dal mare
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Annuii con gravità, poi rinfoderai la spada.
Mi accorsi che Pegaso pareva vagamente inqueto, e conoscendo l'indole della mia fiera cavalcatura, capii che in quei luoghi dormiva qualcosa di arcano, qualcosa in cui mi ero addentrato, forse senza riflettere.
Ma era proprio così?
Ero lì per caso, o per un disegno dell'Onnipotente?
Dopo che Cristo salì alla destra del padre, i suoi Discepoli predicarono in suo nome, senza temere la sofferenza e la morte, senza paura di perdersi, perché la luce della salvezza, grazie al Sommo Sacrificio, riluceva in loro; quindi, occorreva, ed occorre, coraggio, per seguire i sentieri della Fede.
Che avevo da temere?
"Comunque vada, sia fatta la tua volontà"
Pensai, mentre mi accingevo a rispondere ai duellanti;
-Galgan, il mio nome.
Cavaliere di Cristo Re, la mia funzione.
Invero, chiedo venia, se ho interrotto un duellare guidato da opportuna legittimità, ma in voi, così arditi nella lotta, ho visto il mio fosco passato-
Chinai un istante il capo, e mi sovvenne la figura di Filippo, ora, sicuramente, signore delle sue terre, e del mio desiderio di ucciderlo, di versare, come Caino, il suo sangue.
Oh, Dio degli Eserciti, è possibile provare un sentimento tanto abbietto, anche se in nome dell'Amore?
E il sentimento che guida simili pensieri, può definirsi Amore, qualunque siano le molle che lo muovono?
Ma forse, Dio guardò verso di me, allora come anni prima, perché di colpo ritrovai la forza, ed alzando lo sguardo risposi, e la mia voce era ferma e severa, e il mio sguardo di ghiaccio;
-Tempo addietro, un giovane uomo meditò di uccidere suo fratello; raccolse la spada e si apprestò a compiere un grave peccato, a contravvenire alle Sacre Leggi della Famiglia, benedette da Dio.
L'atto non avvenne, ma questo non rende più puro il pensiero.
Da allora, ho giurato a me stesso, e a Dio, di frappormi di fronte ad episodi come quello che stava per accadere.
Vi ho visti, entrambi sembrate arditi e valorosi, ed entrambi sembrate animati dal fuoco di una giusta causa....Al punto che mi è quasi sembrato folle il vedervi combattere.
Vogliate informarvi, vostra grande cortesia, dei motivi del vostro contendere; se li riterrò consoni al vostro stato ed alle umane leggi, oltre che a quelle di Dio, vi lascerò al vostro destino, e per voi sarà come non avermi mai incontrato.
In caso contrario, vi esorterò a smettere, dovessi anche affrontarvi entrambi-
Forse, il mio agire fu folle, ma sentivo che dovevo intervenire, ed il solo sospetto che anche quello fosse un Segno, mi fece parlare con tutta la serenità che mi occorreva.
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo."
Yamamoto Tsunetomo, Hagakure
"Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore."
Plinio Correa de Oliviera
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