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20-10-2014, 01.42.47 | #2031 |
Disattivato
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Presi un profondo respiro.
"Sì, è quello che ho pensato subito.." dissi, senza staccare gli occhi dai bassorilievi "Ma non riesco a legarli.. insomma... corda, coppa, freccia.." risi "Beh, coppa e corda hanno la stessa iniziale e numero di sillabe nonché di lettere, ma non credo possa essere tanto semplice..." scossi la testa "C'è qualcosa che mi sfugge.. so che c'è un collegamento tra quelle parole ma non riesco a trovarlo.. forse dovremmo accamparci qui e aspettare domattina, la notte porta consiglio dopotutto..". Alzai finalmente gli occhi su di lui e sorrisi appena "Un premio..." sarcastica "Ma non mi dire... Sarei curiosa di sapere cosa avresti messo in palio" scuotendo la testa. |
20-10-2014, 01.52.08 | #2032 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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A quelle parole di Clio, Guisgard sorrise appena, vagamente ironico.
“Non so...” disse guardandola “... magari qualcosa che riesca a farti sorridere e a far svanire quel tono e quell'espressione acida che ti sei cucita sul viso...” fissò poi Altea e Pepe “... Clio ha ragione... meglio ragionarci su ed attendere domattina per ritentare ancora... e poi non mi entusiasma l'idea di dover varcare questa porta in piena notte...” Così, si accamparono presso quel misterioso ingresso. “Riposatevi...” Guisgard ai suoi tre compagni “... farò io il turno di guardia... non riuscirei comunque a chiudere occhio stanotte.” “Io invece si.” Annuì Pepe. “Magari un po' di riposo mi darà qualche idea sull'arcano.” E si stese a terra.
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20-10-2014, 02.12.34 | #2033 |
Disattivato
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Alzai gli occhi al cielo.
Qualcosa che mi faccia tornare il sorriso? Qualcosa come prendermi tra le braccia e dirmi che è me che vuoi al tuo fianco e nessun'altra? Figuriamoci! "Acida.." mormorai "Naturalmente.." sarcastica, alzando gli occhi su di lui "Io sono sempre acida, no? Sei stato tu a dirlo.." scuotendo la testa. Non capiva. Non avrebbe mai capito. Come poteva, dopotutto? L'avevo visto comportarsi così decine di volte. Sempre galante. Era un bel sogno pensare che un giorno avrebbe guardato me e me soltanto, come era sempre stato per me. Ma non era che un sogno. E io ero troppo ingenua per riuscire ad affrontare queste situazioni, dovevo smetterla di dar peso agli sguardi alle parole che mi facevano sentire l'unica donna al mondo. Dovevo smetterla. Dovevo solo smettere di pensarci. Decidemmo di accamparci, ma io restai a fissare i bassorilievi. "Voglio fare un ultimo tentativo.." a bassa voce, avvicinandomi alla raffigurazione della coppa "La freccia e la corda mi ricordano le vecchie lezioni di matematica... sono termini che ricordo, ricorrenti.. sono informazioni che ho rimosso anni fa, ma avevano a che fare con la circonferenza, se non sbaglio.. la corda almeno, di sicuro.. ma anche la freccia..." alzai le spalle "Ormai siamo qui.. e non chiuderò occhio con l'enigma in testa, per quanto farebbe bene... perciò.." premendo appena il bassorilievo con la coppa di Nestore "E' l'unica cosa che mi viene in mente.. poi proverò a dormire un po'.." sospirai. |
20-10-2014, 02.38.03 | #2034 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio toccò il bassorilievo di Nestore e cominciò a fare pressione.
Ma non accadde nulla neanche stavolta. La mano di Guisgard allora si posò su quella di Clio, che ancora era ferma sull'immagine del re di Pilo. “Dovresti riposare ora...” disse lui piano alle sue spalle “... riproveremo domani...” strinse la mano di lei nella sua “... domani magari troveremo la soluzione, se Dio vorrà...” poi l'altra sua mano cinse il fianco di lei, fino a costringerla a voltarsi “... lo facevi e lo fai ancora...” sussurrò lui, fissandola negli occhi “... quel broncio... quel tuo chiuderti nei tuoi silenzi ed io a chiedermi sempre dei tuoi pensieri... come adesso...” la notte avvolgeva ogni cosa col suo silenzio “... su, va a riposarti, Clio... va... stanotte sei troppo bella per restare... va a riposarti...” accomodando con le dita una ciocca ribelle che scendeva sul viso della ragazza.
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20-10-2014, 15.05.49 | #2035 |
Cittadino di Camelot
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Chiusi un istante gli occhi.
Alfine, i miei dubbi si erano fatti certezze, i miei timori fondate garanzie; ecco che, dunque, il reale e l'irreale si fondevano, e l'unica cosa che potevo fare era andare avanti, ovunque portasse quella strada. -Galgan è il mio nome. Di Cristo cavaliere.- Ripetei, in tono grave, come se fosse la prima volta; -Che io conosca i vostri nomi, è dato di fatto, eppure fa da appendice, pertanto non è importante; ciò che realmente conta è che siete fratelli, e che affrontandovi state commettendo un grave peccato. Volete forse essere novelli Caino e Abele? Forse che uno di voi, alla fine della disputa, voglia essere segnato e maledetto?- Detti enfasi alle mie ultime parole facendo impennare Pegaso, poi proseguii; -Tuttavia, in quanto servo di Cristo, è mio dovere usare l'arma del consiglio, così come la spada. Illuminatemi sul motivo del vostro contendere, cercherò di aiutarvi-.
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo." Yamamoto Tsunetomo, Hagakure "Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore." Plinio Correa de Oliviera |
20-10-2014, 15.36.33 | #2036 |
Disattivato
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Niente, non riuscivo proprio a venirne a capo.
Poi la sua mano nella mia. Chiusi gli occhi senza voltarmi. Ma quando mi cinse il fianco mi ritrovai davanti a lui, con i suoi occhi nei miei. Ormai cominciavo ad abituarmi a quel battito accelerato, al brivido che mi attraversava. "Non toccarmi.." Mormorai piano, sentendo le lacrime affiorare "Non toccarmi.. Non..." Esistai "Non puoi guardarmi così, facendomi sentire l'unica donna sulla faccia della terra e poi.. poi.. Prendere per mano un'altra donna davanti a me.." Scossi la testa "Hai una vaga idea di quanto faccia male? Lo ha sempre fatto..." Sospirai "Certo che non ti ho mai detto niente... Come potevo? Sei sempre stato così: complimenti a una, galante con l'altra.." Abbassai lo sguardo "Chi sono io per dire qualcosa? Perché dovresti avere riguardo dei miei sentimenti? Perché?" Alzai le spalle "Sei libero di fare quello che vuoi.. Io non sono nessuno... Ma sono troppo debole per sorridere e far finta di niente, mi dispiace.." ammisi in un sussurro. Sospirai, per poi alzare gli occhi su di lui. "So che sei abituato a trattare così le belle donne.. E non credo che nessuna si sia mai lamentata.." Scossi la testa "Ma ti prego non farlo con me.." Con voce tremante "Il fatto che ti ami non ti da il diritto di prenderti gioco di me.. Se.. Se mi guardi così, se mi parli così io ti credo... se mi sfiori non riesco a ragionare... ti prego.." mormorai "Ti prego.. se ti è mai importato qualcosa di me.. non farmi del male... non prenderti gioco dei miei sentimenti... mi basta solo che tu sia onesto, perché così mi confondi.. e non so più cosa pensare..". Abbassai lo sguardo e poi risi. "Oh, che meraviglia.. sono diventata una donna lagnosa.. proprio quello che ho sempre detestato... Tutta colpa tua.. " scossi la testa ridendo. |
20-10-2014, 15.44.49 | #2037 |
Cittadino di Camelot
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Mi addormentai ma il sonno era poco profondo, udii delle voci e mi svegliai lentamente.
Vidi Clio tentare di nuovo..speranzosa e fiduciosa pregai fosse la risposta giusta..ma nulla da fare. Poi vidi Guisgard..la mano in quella di lei a stringerla, poi a cingerle i fianchi per poi dirle di andare a dormire..per non essere tentato. Scossi il capo guardando la porta misteriosa. Mi alzai dopo un pò e mi avvicinai a Guisgard con quello sguardo eloquente di prima.."Ho notato avete volto lo sguardo dall' altra parte ora..ma nemmeno cambiate il repertorio con le donne?" ero arrabbiata ma profondamente ferita e mi voltai verso la campagna circostante per non guardarlo..si, faceva davvero male..ma io ero solo una dama di corte..sciocca era vero. Mi incamminai nel circondario e riguardai la porta..quella missione si preannunciava più lunga del solito pensai guardando il piccolo rivolo del fiume che tagliava i campi..e guardando la ciocca di capelli neri che scivolava lunga fino la vita ebbi un sospetto..non potevo rischiare..e se fossimo rimasti li per settimane..era meglio ora che dopo..e mi chinai nella piccola fontanella e riversai i capelli..il nero della notte e delle tenebre colava forte..finchè vidi i capelli riprendere il color chiaro del sole..potevo rischiare la vita per lui? No. Strizzai forte i capelli..l'aria era calda e anomala per quella sera di ottobre e si sarebbe asciugati presto. Tornai verso i tre bassorilievi e mi abbassai, evitavo il suo sguardo..ma cosa pensavi Altea? Fosse diverso dagli altri...diverso da Velv..da oggi in poi non avrai più uno sguardo, una carezza, nulla da me Guisgard! Lo fissai con rancore standomene zitta, era inutile parlarne, mi prendeva solo in giro, abbassai la testa per nascondere una lacrima..povera sciocca, hai sbagliato con Velv non ti era bastata la lezione? Ora ti sei fatta fregare pure da lui..non amerò mai più, nessuno avrà più le mie attenzioni tanto meno che lui. Alzai il volto cercando di essere imperturbabile anche se dentro ero scossa..e bisbigliai senza guardarlo.."Risolveremo mai tutto questo? Paride e Ulisse..loro sono legati nella storia a due donne..Elena e Penelope..per loro hanno fatto dei gesti eroici..non per tentazione..ma per Amore..quella parola che forse voi non conoscete" e sorrisi leggermente mentre stavo per toccare la coppa "Nestore non è legato a nessuna donna in particolare almeno.."ma poi ritrassi la mano "Coppa-corda-freccia..no, non può essere così banale..corda e coppa iniziano per la stessa consonante..freccia è l'intrusa..beh ne abbiamo provate tante" e premetti sulla freccia.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-10-2014, 17.23.26 | #2038 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard sorrise e poi con un dito, delicatamente, accarezzò le labbra di Clio.
“Sciocchina...” disse in un sussurro “... non potrei mai farti del male, lo sai...” fissandola negli occhi “... e poi sono un cavaliere, no? Devo essere galante e cortese per copione...” ridendo piano, mentre quel dito sfiorava lentamente le labbra di lei. Poi, senza dire altro, si sedette ai piedi di un grosso albero, con la schiena contro la corteccia, facendo poggiare Clio con la testa sul petto. Avvolse entrambi nel suo mantello e cominciò a suonare la sua ocarina. Quella nenia, lenta e dolce, echeggiò piano in quel luogo, facendone allontanare, almeno per un po', i suoi misteri. E quel suono, il silenzio della notte e la stanchezza, infine, fecero addormentare Clio fra le braccia del presunto impostore. Poco dopo, tra le ombre e le inquietudini di quella boscaglia, apparve qualcuno. Era Altea. E prima di avvicinarsi di nuovo alla misteriosa porta, la donna, passando accanto a Guisgard, gli rivolse alcune parole. L'aspirante duca avvolse allora Clio ben bene nel suo mantello ed usò la sua sacca come cuscino su cui farle poggiare la testa. Lasciò così la ragazza ancora addormentata e raggiunse Altea che se ne stava davanti alla porta dopo aver riprovato, ma inutilmente, a superare l'arcano. “Dite che conosco l'Amore?” Mormorò Guisgard con un sorriso beffardo. “Eppure non vi ho mai fatto promesse. Non vi ho mai incoraggiata in nulla.” La guardò. “Vi ho permesso di restare a bordo e poi di venire con noi perchè avete chiesto di poter cercare il Fiore con noi. Ed anche a me interessa il Fiore. E poi chi conosce davvero la Natura dell'Amore? Forse nessuno, forse tutti... o magari, è l'Amore che conosce noi...” tornando ad osservare la porta e quei bassorilievi, cercando forse un modo per svelare il loro impenetrabile arcano. Poco dopo cominciò ad albeggiare.
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20-10-2014, 17.29.43 | #2039 |
Cittadino di Camelot
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La porta non si aprì e poi udii le parole di Guisgard e rimasi seria.."Avete capito male..ho detto penso voi non sappiate bene cosa significhi l' Amore..non penso voi lo sappiate...e forse nemmeno io..a pochi è dato conoscere il vero Amore..non vi sto chiedendo nulla, infatti mi sto tenendo a debita distanza da voi come vedete e lo farò finchè vita avrò" e mi voltai di nuovo verso la porta, era inutile parlare con lui...certo, le strette di mano e altro me le ero inventate io.."No, non mi avete fatto promesse sto solo dicendo vedo gli stessi comportamenti avete a volte con me li riservate pure ad altre..ma non è affare mio più".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-10-2014, 17.52.06 | #2040 |
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La sua carezza così dolce e delicata mi sfiorò le labbra come in riva al mare, facendomi dimenticare tutti i miei dubbi e le mie paure.
"Essere galante e cortese con tutte è come non esserlo con nessuna, non credi?" scuotendo la testa "Che valore hanno le parole che dici a me se so che le hai dette anche a qualcun'altra? Nessuno, per come la vedo io.. a maggior ragione se lo fai davanti a me.. e questo è farmi del male..". Mi portò con sé e lo seguii, come fossimo in un sogno, mi fece appoggiare alla sua spalla e restai lì, avvolta nel suo mantello ad ascoltare l'ocarina come avevo sempre sognato di fare nelle sere d'estate della nostra fanciullezza. Mi addormentai, cullata da quel suono melodioso e dal battito del suo cuore. In pace. Fu l'alba a svegliarmi, ma Guisgard non c'era più. Lo vidi poco lontano, ma non mi avvicinai, cercai di pensare di nuovo all'enigma, ma con scarsi risultati. E se non ci fossimo riuscite? Saremmo stati bloccati lì? |
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