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21-10-2014, 20.02.48 | #2071 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Laika osservò con attenzione Altea.
“Queste due” disse una di quelle bambine “sono cattive, vero?” “Si, penso di si.” Annuì Laika. “Saranno punite allora?” Chiese un'altra bambina. “Dipenderà da loro.” Rispose la donna. Tornò poi a fissare Altea. “Ti ripeterò la domanda” Laika alla falsa zingara “dopodiché, se continuerai a negarmi una risposta, non sarà colpa mia se ti verrà mozzata una mano.” Fece un cenno ad Anghela, che subito estrasse l'affilata spada. “Allora...” rivolgendosi ancora Laika ad Altea “... chi siete e perchè siete giunte qui?” Guardò poi Clio. “Puoi rispondermi tu, così da salvare la mano della tua sciocca amica.”
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21-10-2014, 20.11.14 | #2072 |
Cittadino di Camelot
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Accarezzai la bambina..."Non ti preoccupare piccola..siamo buone..infatti siamo arrivate qui per caso..ora parleremo io e te ed ascolterà pure milady Laika" e mi abbassai guardando la piccola dai boccoli ribelli biondi e gli occhi azzurri e vispi e continuai in modo mi sentissero tutti.."Io mi chiamo Altea...io ero ricca tanto tempo fa ma poi scelsi la via della libertà..vedi..sono una donna semplice e normale..e non ho altro da dire..sono una donna come tante..coi suoi sogni, desideri, sentimenti buoni e cattivi e soprattutto molta comprensione".
E guardai Laika seria.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
21-10-2014, 20.17.38 | #2073 |
Disattivato
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La donna guerriera ci condusse nel palazzo, alla presenza di una donna bellissima circondata da bambine.
Presi un profondo respiro. Pure delle bambine.. di bene in meglio.. Altea impersonò la mogliettina preoccupata, e non fu il massimo. "No, no.." Mormorai, spaventata, calandomi nella parte "Io.. Io sono Clio.. Non abbiamo cattive intenzioni, davvero.. Stavamo attraversando il Lagno e la nostra imbarcazione si è incagliata.. Abbiamo continuato a piedi, fino alla porta... L'enigma ci ha incuriosito, così abbiamo provato a risolverlo e siamo arrivate qui...". Dovevamo andare avanti con il piano che avevano escogitato sulla Santa Caterina. |
21-10-2014, 20.39.18 | #2074 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Altea, la bambina fece un passo indietro, nascondendosi dietro Laika.
“Non osare mai più rivolgerti a queste bambine senza il mio permesso.” Disse fissando la finta zingara. “E così eri ricca... e poi hai scelto la libertà? Ossia diventare una zingara?” I suoi occhi indagatori erano in quelli di Altea. “E tu, invece...” spostando lo sguardo su Clio “... tu invece non sei accoppiata come lei? Non hai marito, compagno o spasimante?” Guardò poi Anghela. “E i due uomini?” “Uno era il marito di questa zingara” spiegò la donna guerriera “e l'altro un monaco.” In quel momento arrivarono altre soldatesse. Le stesse che avevano portato via Guisgard e Pepe. “Torniamo ora dal Moro...” disse una di quelle “... il monaco era armato solo di un Rosario, mentre l'altro, il musico, oltre un'ocarina aveva nascosta nel mantello anche questa...” mostrando Mia Amata a Laika. “Ah...” fece questa, prendendo poi la spada “... qual'è dunque il mestiere di tuo marito?” Chiese ad Altea. “Il musico o lo spadaccino? O forse è un novello David, o un Tristano... abile nell'arte della musica, come in quella della spada?” Intanto, in un luogo non troppo distante, qualcuno stava sognando... Guisgard vagava per una strada cupa e silenziosa, avvolta dal buio e dalla foschia. Solo una piccola luce, proveniente dal pallore lunare, lambiva il suo cammino, mentre tutt'intorno le ombre sembravano prendere forma in quella spettrale penombra. Camminava da solo, il presunto Taddeide, ma con la chiara ed ossessiva sensazione di essere seguito. Ma ogni volta si girava indietro, non vedeva altro che la strada buia e desolata. E proseguiva. Proseguiva tra quel silenzio. Poi ancora quella sensazione. Stavolta ancor più netta. Ed udì qualcosa. Dei passi leggeri. Si voltò di scatto e vide un'ombra. “Tu...” disse “... tu, chi sei?” Ma l'ombra non rispose nulla. “Chi sei?” Gridò il presunto duca. Ma quella non proferì parola. Allora, in quel momento, altre ombre sorsero dal nulla. “Cosa volete da me?” Urlò Guisgard. “Vogliamo che tu soffra...” con un filo di voce, bestiale ed infernale, l'ombra che lo seguiva per prima. Guisgard si svegliò di colpo. Ansimava. Poi sentì una fitta alla testa. Riaprì di nuovo gli occhi e vide dei volti, confusi, attorno a lui. “Chi...” farfugliò “... chi siete?” Domandò. “E... dove sono?”
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21-10-2014, 21.00.51 | #2075 |
Cittadino di Camelot
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Osservai Laika, cosa celava quella donna..quelle bambine..da dove provenivano quelle bambine.
"Mi spiace milady Laika ma non era mia intenzione spaventare quella bambina..si...ero ricca e ho scelto la via della libertà..e forse perchè soggiogata da uomini proprio..e sono felice della libertà,d' altronde essere liberi è una grande ricchezza". Poi arrivarono le donne che portarono Pepe e Guisgard in quella miniera..dal Moro..dicevano loro e quando mi mostrarono Mia Amata trasalii. "Si la ocarina è lo strumento che suona..mio marito" dovevo continuare a fare la sciocca mogliettina "lui è un musico...non so, milady Laika, se vi è stato detto..noi ci eravamo persi..e stavamo navigando lungo il Lagno e la nostra barca si è rovesciata...proprio non immaginavamo di arrivare qui altrimenti non vi avremmo disturbati..mio marito..è un uomo giusto e onesto..e forse portava quella spada per difendersi...o difendere me o le persone in pericolo..conoscendolo lui è sempre pronto alla difesa ma mai all' attacco su questo potete esserne certa..io sono indovina pure".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
22-10-2014, 01.08.56 | #2076 |
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Cercai di restare impassibile.
Cosa l'aveva portata a fare la spada? Avevo io le armi, maledizione! Ascoltai Altea e la donna parlare, poi si rivolse a me. "Io?" scossi la testa "No.. niente uomini..." sorrisi "Beh, in teoria dovrei sposarmi tra poco più di un mese.. mio padre mi ha promesso contro la mia volontà.." sospirai "Ho provato a convincerlo ma non voleva sentire ragione.." alzai le spalle "Così sono scappata...". Era una mezza verità, infondo, ero scappata da ragazza, anche se per un motivo ben diverso, ma se volevo continuare a sembrare innocua, non potevo certo dire la verità. Ma il volto dell'immaginario fabbro si mischiava nella mia mente a quello dell'insopportabile signorotto che avevo accoltellato. E il disgusto nel pensare a lui era vero, reale, tangibile. Avrebbe sicuramente aiutato. "Non gli avrei mai permesso di sfiorarmi.." mormorai, quasi a me stessa. Presi un profondo respiro, come a voler scacciare un ricordo. "Posso.." iniziai titubante "Posso chiedervi soltanto dove siamo?". |
22-10-2014, 03.51.17 | #2077 |
Cittadino di Camelot
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Scossai lievemente il capo;
-Invero, penso che nessun uomo, o donna, al mondo possa definirsi realmente esperto conoscitore di messer Amore, perché la natura di costui è talmente eclettica, ed improvvisa, che spesso, troppo spesso, tende a sfuggirci- L'Amore per un ideale, quello per una donna, o un uomo, l'Amore per Dio..... In ogni sua forma, messer Amore, richiede un pesante tributo, tributo che, se viene pagato con gioia, elargisce molto, talvolta il tutto che richiede, talvolta solo l'illusione di se stesso, dominando comunque la nostra umana esistenza, con tutte le sue conseguenze. Quello di cui ero conoscitore, o almeno lo ero stato, erano proprio questi stati d'animo, queste manifestazioni dell'essere, in tutta la loro potenza. -Tuttavia- proseguii, -Se mi farete strada, sarò lieto di seguirvi dal vostro signore-.
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo." Yamamoto Tsunetomo, Hagakure "Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore." Plinio Correa de Oliviera |
22-10-2014, 17.19.00 | #2078 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Basta così.” Disse Laika ad Altea, come a volerla zittire. “Non esistono uomini giusti ed onesti.” Sorrise beffarda. “Quanto al tuo essere indovina, beh, non credo tu lo sia davvero, altrimenti avresti compreso la natura degli uomini. Anche perchè, a quanto dici, ami la libertà.” Si voltò verso Clio. “Hai fatto bene a fuggire. Nessun uomo merita la nostra infelicità.” Annuì. “Questa è Auroria, la città delle libere donne. E questo in cui vi trovate è il Palazzo dell'Incertofato, da cui si governa Auroria.”
“Cosa sarà di loro?” Chiese una di quelle bambine. “Questa non è una prigione.” Rispose Laika. “Saranno libere di andare o di restare. Sceglieranno loro.” “Il musico” fece una delle soldatesse “aveva anche questo con sé.” Mostrando il candelotto d'emergenza che Palos aveva dato a Guisgard. Laika lo prese e restò ad osservarlo. “Non so cosa sia...” mormorò “... gettatelo via... insieme a questa.” Dando anche la spada alla soldatessa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 22-10-2014 alle ore 17.49.18. |
22-10-2014, 17.29.00 | #2079 |
Cittadino di Camelot
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Non dissi nulla, sembrava ogni cosa dicessi era sbagliata.
Poi vidi il candelotto...ora ricordavo..bastava lanciarlo e quelli della nave sarebbero arrivati in caso di pericolo....però..l' Incertofato..era nominato in quella targa sul Fiore Azzurro. Guardai Clio..io ero di poco aiuto e combinavo solo danni, come sempre. "Vado io via da qui...potete portarmi fuori dalle mura, però ridatemi la spada di mio marito e quel candelotto..appartengono a lui..e vedo non sono una donna libera e quindi non degna di rimanere qui...una volta appurato sarò fuori di qui sarete al sicuro perchè io proprio non so usare una spada". Una volta fuori dalle mura avrei lanciato il candelotto e sarebbe arrivato Irko, almeno avrei informato gli uomini di ciò che stava succedendo.
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22-10-2014, 17.45.05 | #2080 |
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Ascoltai le parole della donna e sorrisi, timidamente.
Ero sicura che avrebbero apprezzato la mia storia. Conoscevo bene quei discorsi. Naturalmente non potevo andarmene senza Guisgard, ma quasi trasalii a quel nome. Io e Altea ci guardammo, anche lei aveva capito. Incertofato.. C'era bisogno di tempo, di comprendere cosa volessero quelle donne, se poteva essere il luogo del Fiore. Mostrò anche un candelotto che aveva Guisgard con sé, cos'era, forse un segnale? Non l'avevo mai visto, lui non ne aveva fatto parola sul ponte. "Io non ho altro posto dove andare.." mormorai "Mi piacerebbe vedere questo posto.." sorrisi "sembra che abbiate risolto in un sol colpo tutti i problemi della vita di una donna.. è.. meraviglioso.." sorridendo. Dovevo comprendere dov'era il Moro, cosa ne facevano degli uomini, e dove avrebbero buttato la spada. Se il fiore era lì, dovevamo setacciare la città, trovarlo, e liberare Guisgard. Sperai solo che non fosse troppo tardi. Ma sapevo in cuor mio che l'avremmo salvato. |
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