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28-10-2014, 20.06.50 | #2161 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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“Si, accade spesso...” disse la vecchia a Clio, dopo essersi tranquillizzata per la fine del sisma “... qui dicono che sono le colpe degli uomini a causare l'ira della terra...” tornò a fissare la piratessa “... domattina dirò loro che sei uscita presto per vedere la città... ora andiamo, tra non molto sarà l'alba...”
Uscirono così dal palazzo ed attraversarono la città, che splendida era avvolta nel silenzio e nella meraviglia dei suoi marmi. Raggiunsero la campagna e poco dopo apparve un grosso blocco di silice e quarzo, le cui antiche murature parevano stonare con la luminosa bellezza di Auroria. Era un castello austero ed enigmatico. “Ecco il Castello del Moro...” indicò la vecchia “... sotto di esso sono scavate le gallerie delle miniere d'oro... io devo tornare al palazzo... buona fortuna... ma se fossi in te scapperei via da questo luogo...” e andò via. Nel frattempo, proprio sotto il castello, anche i prigionieri avevano avvertito la nuova scossa. “E' la seconda volta...” disse Pepe. “Si, capitano spesso scosse simili...” annuì Acludio. “E non temete che possano essere scosse di avvertimento?” Inquieto Guisgard. “Sono queste gallerie...” mormorò Acludio “... hanno svuotato il sottosuolo di Auroria... temo che un giorno l'intera città possa sprofondare...” “E ve ne state qui come se nulla fosse?” Agitato Pepe. “La morte, a volte penso, sarebbe una liberazione...” chinando il capo Acludio. “Già, immagino...” scuotendo il capo il presunto Taddeide. “Di morire non mi importa...” disse Acludio “... mi importa solo di lei... più di tutta l'intera città...” “Lei chi?” Incuriosito Guisgard. “Laika...” fissandolo Acludio. “Chi è Laika?” Domandò il presunto impostore. Ma Acludio non rispose nulla, limitandosi a tirare con violenza un pugno contro la parete rocciosa, al punto da farlo sanguinare. “Bravo...” strappandosi un lembo della sua camicia Guisgard, per poi fasciare la mano di Acludio “... se cercavi una scusa per non lavorare, beh, l'hai trovata con la mano ridotta così.” Aggiunse ironico.
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28-10-2014, 20.09.31 | #2162 |
Cittadino di Camelot
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Quella notte era strana ed enigmatica...la Luna brillava in cielo guardandomi e pregai per tutti noi e per lui...non era possibile Burmid si fosse arreso..dovevamo andare avanti..proseguire..egli ci stava studiando, quell' uomo era astuto.
Mi misi sul suo letto e accarezzai il suo cuscino, le sue coperte e mi stesi, sentendo il suo profumo era come averlo li. Udii Irko e gli altri sul ponte...non potevo credere senza di lui erano persi. Mi misi a guardare la sua stanza ma non toccai nulla..non mi sarei permessa..volevo solo la sua protezione.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 28-10-2014 alle ore 20.20.50. |
28-10-2014, 20.44.53 | #2163 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: catania
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Mi voltai e feci avvicinare Nettuno......sentii le sue mani...mentre mi allacciava i vestiti.......aveva le mani calde........e i movimenti erano lenti mentre mi parlava...un languore mi attanaglio' lo stomaco e per istinto vi poggiai le mani.....mi voltai verso di lui......e lo guardai negli occhi......." Saprete governare ogni cosa...riuscendo con vostro istinto a riconoscere gli amici dai nemici.....Le vostre mani sono sapienti e non solo in fatto di navigazione.......Ti ringrazio per il complimento.......non ne ho ricevuti molti in vita mia, e comunque....fidati di me.....se puoi...sarò i tuoi occhi in questo momento di buio......."......gli accarezzai il volto.......la mente senza ricordi poteva far impazzire......." Andiamo De Gur......siamo attesi....".....
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29-10-2014, 00.56.12 | #2164 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Da una terra Italica densa di boschi e vaste piane bagnate dal mare
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Rimasi un istante in silenzio, perché in quel momento capii, non senza indulgenza, che in effetti, forse, stavo vedendo in quella dama un'ombra del mio passato, un passato che, inevitabilmente, era rimasto tale, mentre la mia umana esistenza aveva seguito il proprio corso.
Ringraziai l'Altissimo, per la lezione che, ancora una volta, non aveva mancato di impartirmi, cosa che, con mio grande sollievo, mi fece sentire che non ero solo. -Graziosa donzella- proruppi, in risposta a lady Dafae; -Invero, provengo da una terra bagnata dal mare, e dai boschi rigogliosi e fitti, e proprio in quella terra fui creato cavaliere, allo scopo di servire un potente signore di un ducato vicino- Sospirai, con un mezzo sorriso; -Tuttavia, il Disegno Divino si compie sempre, e noi uomini abbiamo il dovere di seguirlo. Non raggiunsi mai la corte di quel signore, e trascorsi diversi anni errando di corte in corte e di contesa in contesa, unico compagno il mio destriero. Invero si, giovane dama, molti avversari affrontai, numerosi draghi, e numerosi orchi, anche e forse, questi vi avrebbero stupito per il loro aspetto così......Umano- Risi, amaro; -Ma forse, e penso sia così, i draghi e gli orchi di più spaventevole aspetto, sono celati proprio sotto le nostre stesse fattezze. Questa consapevolezza mi guidò per diverso tempo, finchè, mia somma letizia, non capii, perché trovai la Via- Annuii, con gravità; -Capii che avrei servito solo il Re più giusto di tutti, e solo a lui mi sarei inchinato con fervore, donandogli la mia vita. E così fu. Votai la mia spada a Cristo, e nella sua luce essa risplende- MI interruppi un momento, e la fissai, prima di proseguire; -Ma ditemi, lady Dafae, quali sono le vostre, di prove da affrontare, o già affrontate? Anche una dama, ed anche se giovane, si misura in contese altrettanto delicate di quelle in cui si lancia un cavaliere-
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo." Yamamoto Tsunetomo, Hagakure "Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore." Plinio Correa de Oliviera |
29-10-2014, 01.45.29 | #2165 |
Disattivato
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Residenza: Mediolanvm
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Osservai rapita quel sontuoso maniero.
"Non so perché tu abbia deciso di aiutarmi ma.. grazie davvero.." sorrisi. Rimasta sola, presi un profondo respiro. Sembrava impenetrabile, austero, irraggiungibile. Ma lui era lì da qualche parte. Dovevo studiare un piano. Potevo fingermi una recluta? Oppure entrare di soppiatto e rubare una divisa? Dovevo trovare un modo per muovermi tra quelle mura. Mi avvicinai sempre di più a quel maestoso castello. |
29-10-2014, 16.54.08 | #2166 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La Santa Caterina appariva come orfana di qualcosa.
Immersa nell'oscurità della notte, avvolta in un'attesa ed in un silenzio che sembravano insopportabili, galleggiava sulle primordiali acque del Lagno come in balia di una sorte beffarda ed enigmatica. Altea dalla cabina di Guisgard udiva mormorii e voci confuse, fino a quando il profondo silenzio di quella notte rese pian piano più definite e chiare quelle parole. “Dobbiamo agire...” disse Palos “... fare qualcosa...” “Ma cosa?” Scuotendo il capo Miseria. “Se ci muoviamo e finiamo in un passaggio stretto, quei dannati riprenderanno ad ingaggiar battaglia, togliendoci ogni vantaggio.” “Forse” fece Irko “alcuni di noi devono scendere a terra e cercare di raggiungere Auroria per liberare Guisgard, Clio e Pepe. Anche perchè non potendo volare questo vascello non riuscirebbe mai a raggiungere quella città.” “Ma come diavolo si arriva ad Auroria?” Chiese Palos. “Lady Altea conosce la via...” mormorò il Rosso. Nel frattempo, mentre gli altri parlavano, Cid se ne stava in disparte a fissare le acque in balia di pensieri e preoccupazioni. Poi, ad un tratto, udì qualcosa. Un attimo dopo, dal buio, prese forma qualcosa. Era Matiz, la gabbianella blu, che scese a posarsi sul parapetto davanti al ragazzino.
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29-10-2014, 16.57.47 | #2167 |
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Più Clio si avvicinava, più quell'austero castello mostrava le sue rozze ed aspre fattezze.
Le murature, essenziali e squadrate, arrivavano quasi a confondersi e perdersi tra gli irti spuntoni rocciosi che si innalzavano dal basso ed il muschio spuntato irregolare qui e là. Un recinto fortificato racchiudeva quel luogo lamentevole, oltre il quale uno spiazzo conduceva ad un alto e robusto portone di legno e ferro. E a guardia di questo rudimentale ed impenetrabile ingresso vi stavano alcune Amazzoni, ricoperte di stoffe bardate ed armate di lance.
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29-10-2014, 17.00.03 | #2168 |
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Dafae sorrise a Galgan.
“Che vita affascinante quella di voi cavalieri.” Disse lei. “E come trovo sognanti le meravigliose metafore che rendono le vostre vite in bilico tra la realtà ed il romanzesco.” Annuì. “Io amo la letteratura cavalleresca e voi, invero, mi apparite simile a qualcuno di quei grandi cavalieri.” Rise con fare infantile. “E se posso dirvi, senza apparire troppo sciocca, che mi diletto spesso in un ingenuo gioco. Quello, ossia, di abbinare i cavalieri che incontro in questa corte a qualcuno di quegli eroi dei poemi e dei romanzi che tanto amo leggere. E voi, se mi permettete, richiamate alla mia mente un po' il leggendario Cid della lotta spagnola agli infedeli, ma anche il leale e saggio Galgano, definito il più cortese di tutti i cavalieri. Ma forse più di tutti io vi vedo simile ad un novello Beowulf, che, richiamato dal suo volontario eremo, non nega il suo aiuto nella lotta alle forze del male.” Chinò poi il capo. “Quanto a me...” arrossendo “... io mi definirei una novella Elena, che sogna Lancillotto. Il mio Lancillotto? E l'Amore se stesso. Si, perchè io sono innamorata dell'Amore.”
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29-10-2014, 17.02.35 | #2169 |
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Nettuno sorrise ad Elisabeth, mentre le sue mani, sotto quelle di lei, erano poggiate sui fianchi della donna.
E le sue dita potevano sentire così il respiro di lei, ma anche i suoi timori e le inquietudini che affliggevano Elisabeth. “Si, certo che mi fido di te.” Disse lui annuendo. “Dopotutto sei l'unica persona che conosco davvero qui.” Rise. “Andiamo... ma ti prego... per ora sono ancora Nettuno. Non conosco alcun de Gur.” I due allora lasciarono la stanza e furono portati da due soldati al porto. Qui trovarono ad attenderli la Regina d'Afravalone pronta a salpare. Salirono così a bordo e Velv andò loro incontro con un sorriso. “Bentornato a bordo, signore.” Fissando Nettuno. “Sono certo che col vostro aiuto e la vostra esperienza troveremo e cattureremo presto quel traditore di Guisgard.” Poco dopo la possente nave ammiraglia lasciò il porto di Baias, diretta verso l'orizzonte sterminato e le avventure che esso custodiva. A caccia di un impostore o di un eroe. O forse solo di un Ulisse in balia del Fato e alla ricerca della sua Itaca e della sua Penelope.
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29-10-2014, 17.20.41 | #2170 |
Cittadino di Camelot
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Rimasi in silenzio ad ascoltare gli uomini...si avevano ragione..il Lagno, come aveva detto Guisgard, era melmoso e con una andatura non regolare ed era pericoloso navigare.
Uscii dalla cabina di Guisgard e andai nella mia camera, mi vestii e andai pure io sul ponte.."Si, infatti, pure Guisgard disse il Lagno è difficile da navigare..io sono disponibile..ma chi rimarrà qui? E' un pericolo.." scossi il capo quando vidi vicino Cid la gabbianella Matiz "Loro sono qui..Matiz manda via Burmid" la accarezzavo "aiutaci a salvare Guisgard e tutti noi". Un attimo di silenzio poi mi rivolsi a Irko.."Se tornassimo là, gli uomini non dovrebbero entrare..io ho visto dei vestiti un pò strani in un baule e una parrucca e potrei mascherarmi di nuovo e direi sono una aristocratica e sto costruendo una città tutta di oro e gemme e ho bisogno di uomini per il lavoro..sarò come loro..e dovrò pure trattare male i nostri uomini. Dirò, appunto la mia indovina ovvero io, era fuggita e tornata sola raccontandomi tutto e che Guisgard era il mio capomastro e lo volevo indietro assieme ad altri uomini per costruire il mio regno e le avrei pagate..con l'oro..visto li sfruttano per questo..tanto per tanto..e forse riesco a riprendere pure Mia Amata..poi dovrei inventare qualcosa per Clio..ma so le darebbero la libertà come me..avete oro..gemme? Secondo voi può funzionare? E poi devo cercare di scoprire su quel Fiore se non lo ha scoperto già Clio..ditemi voi". Scossi il capo..era una idea stupida "Vedete voi..è una idea sciocca lo so...posso fare solo una cosa allora..darmi a Burmid cosi voi sarete liberi e potrete salvarli..dirò lui mi sono pentita e tornerò a Corte e dirò al duca che so tutto su voi...ovviamente dirò cose fasulle..Dominus sarà felice penso di riavermi dalla sua parte". Tornai nella mia stanza...non potevo fare altro, non ero fatta per loro..e poi Guisgard non voleva me..lo avevo già capito chi amava e forse stare lontano lui era meglio.
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