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08-02-2011, 19.49.23 | #21 | |
Cittadino di Camelot
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Citazione:
Spesso si ha l'ardire di giudicare un autore dai soli suoi lungometraggi... quando di un cineasta dovremmo visionare l'intera opera o addirittura come diceva Bendazzi... anche ciò, e sopratutto, che non ha potuto realizzare. Se poi ci aggiungi che un cineasta è un 'disegnatore' così come un cartoonist, un incisore, un fotografo, un architetto (solo che ognuno usa 'pingere' con strumento differente sempre di immagine si tratta), allora dovremmo conoscerne tutta la produzione visiva in generale. Così di Linch dovremmo conoscere i dipinti, di Fellini le vignette o le tavole di Flash Gordon e i 'disegnacci', di Miyazaki le opere pittoriche, quelle di arte sequenziale (una soltanto), gli schizzi etc etc... Quindi il vostro ragionamento sulla questione conoscenza dell'autore a tutto tondo la confermo con voi... Faccio due esempi: Liliana Cavani nasce con 3 corti e poi con 4-5 documentari. Se ci aggiungi molte produzioni televisive ci si rende conto che una delle due regist(e) più importanti d'Italia ha realizzato di tutto. Lo stesso Flaherty è stato il regista del Documentario. Griffith diceva: 'L'otturatore si apre e si chiude continuamente quindi gran parte di quello che fai non si vede. Se ci aggiungi che il cinema è muto se ne va un altro 25%. Devi essere 4 volte più ispirato se vuoi trasmettere ciò che vuoi mostrare'. Kubrick è un cineasta di cui la gente conosce solo i lungometraggi. E non è neppure un cineasta troppo prolifico. Poche opere, una su un genere diverso. Addirittura in parte regista di Orizzonti di Gloria. Pellicola da lui sempre misconosciuta. Lui guardava di tutto: lunghi, corti, medi, spot, videoclip, documentari, special, episodi TV e da tutto traeva ispirazione. Quindi per poterlo capire, così come tutti, dovremmo guardarci ogni sua singola realizzazione... Di George Méliès abbiamo attualmente ritrovato 3/5 della sua produzione (censimento 2010). Le ricerche ed i ritrovamenti continuano fitti ed incoraggianti, ma quante immagini ancora ci mancano per inquadrare almeno quello che ha potuto realizzare? Meravigliosamente tutte da vedere...
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"La vita sono le corse, tutto il resto è attesa" Jean Behra 'l'immagine è tutto, la sete è Zero' 'L'Animazione: una Musa calunniata" (2003) Il Levriere è l'ultimo dei Draghi |
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09-02-2011, 20.15.58 | #22 |
Cittadino di Camelot
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Avendo letto e trovando molto saggio (anche se -concedetemelo- un tantino draconiano, probabilmente! ) quanto da Aleabr esposto appena qui sopra, dovrei assolutamente tacere un mio qualsivoglia parere su questo argomento.
Pur tuttavia... eccomi qui! Io trovo le pellicole di Kubrick (...quelle che ho visto, ovviamente!) decisamente inquietanti e “fastidiose” per la mia stabilità emotiva! Ho amato molto Shining (l’unico suo film che abbia visto più di una volta), con quello strepitoso Jack Nicholson... ma gli altri -da Eyes Wide Shut ad Arancia Meccanica, passando per Full Metal Jacket- li ho trovati... non so, credo che ‘fastidioso’ sia proprio il termine più indicato!
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
10-02-2011, 16.50.58 | #23 |
Cittadino di Camelot
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Ecco Talia... se ti dico che concordo con te mi dici che sono pazzo?
Un conto è apprezzare un cineasta, un altro e preferirlo in modo personale. Io mi rivedo in Spike Jonze, in Terry Gillian o in Georges Méliès anche se riconosco che gente come Martin Scorzese, Bill Viola o Satoshi Kon possano essere per molti versi superiori ai 3 citati precedentemente. E' un pò come il diritto d'opinione ed il dovere di insegnare. Il 1° è espresso in base all'ignoranza e all'umiltà e pertanto agli strumenti pochi che si hanno, il 2° alla conoscenza e dovere di divulgare. Io adoro una pellicola come Il profumo del mosto selvatico o Tutta colpa del Paradiso, seppur riconoscendo che ci siano pellicole che surclassano entrambe le opere da me citate. Anche io di Kubrick prediligo Barry Lindon o 2001, ma molto probabilmente ne ha di ben più potenti...
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10-02-2011, 17.59.36 | #24 |
Cittadino di Camelot
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Ho letto con piacere questa discussione che però mi ha fatto sentire piccola piccola...
Guardando un film non riesco a farne una critica così circostanziata e competente... la cosa che apprezzo di più in un film è la sua capacità di suscitare in me emozioni e di farmi riflettere... è vero che alcuni, direi quasi tutti, film di Kubrick sono inquietanti ma certo fanno riflettere e molto... spesso non basta una sola visione per coglierne tutti i risvolti (mi rifiuto di guardare nuovamente "Arancia meccanica"). Non vorremo mica dimenticare "Spartacus" ... anche quello inquietante ma per altri motivi Devo ammettere però che se dovessi stilare una lista dei miei film preferiti non vi comparirebbero i suoi che restano comunque dei capolavori...
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10-02-2011, 21.10.39 | #25 | ||
Cittadino di Camelot
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Citazione:
Scherzi a parte... beh, è precisamente ciò che penso io: un conto è un'opinione, altra cosa è un giudizio di merito! La mia era una semplice opinione... Citazione:
(in realtà... beh, una volta e mezzo! Ma non credo che ritenterò!! )
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10-02-2011, 21.10.45 | #26 |
Cittadino di Camelot
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Kubrick è un regista che adoro. Ognuno dei suoi film mi ha lasciato qualcosa di indelebile. I miei preferiti sono Arancia Meccanica, Barry Lyndon e Eyes Wide Shut.
Strano ma vero, l'unico a non avermi entusiasmato è stato proprio 2001: Odissea nello Spazio. Forse perché, prima di guardarlo, avevo letto e riletto la trama ed i suoi significati? Non so. Lo considero un grande film, ma non mi ha lasciato molte emozioni. Invece ho pianto a dirotto (e per due ore prima di addormentarmi) nel finale di Barry Lyndon. Capolavoro
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"Mio re, mia vita, mia patria! Il lago è profondo, tranquille le sue acque. Più sottile è questo petto che palpita nel tormento. Ora ditemi, dove dovrei affondare Excalibur per amor vostro?" (da "Thus I shall love thee") |
10-02-2011, 22.11.30 | #27 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Devo dire che verso i film di Kubrick ho uno strano rapporto: alcuni li ho apprezzati tantissimo, altri invece non riesco proprio a mandarli giù.
E uno di questi, senza nessun dubbio, è proprio Arancia Meccanica: per carità, sarà pure una mia mancanza, ma io questo film proprio non riesco a guardarlo... Ricordo, quando mi capitò sottomano la prima volta, che fui colto da un misto di stupore, paura, disgusto e rabbia... No, decisamente, non è il genere di film che fa per me...
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11-02-2011, 12.36.24 | #28 | |
Viandante
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Tutta quella violenza mi ha scossa... "Eyes wide Shut" mi è piaciuto invece (un po' di meno la scelta degli attori protagonisti). Notevole la colonna sonora, azzeccatissima per il film! |
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14-02-2011, 17.14.50 | #29 |
Cittadino di Camelot
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Ho seguito con grande interesse questa discussione e mi permetto a questo punto di aggiungere un piccolo chiarimento, stimolato soprattutto dalle opinioni espresse da Talia e Guisgard in merito ai film di Kubrick.
@Talia, @Guisgard "Decisamente inquietanti e “fastidiose” per la mia stabilità emotiva!"... "Un misto di stupore, paura, disgusto e rabbia"... Bene, se è questo che avete provato, allora l'operato di questo regista è davvero infallibile, perchè era esattamente lo stato d'animo che Kubrick intendeva risvegliare nello spettatore. In Arancia Meccanica, soprattutto, ma anche in altre pellicole, la narrazione è volutamente "disturbante". Pensate solemante alla scelta delle inquadrature. L'uso della "soggettiva" è forzato e crudo, il regista vuole che noi spettatori occupiamo il posto delle vittime della violenza, e per questo che emotivamente siamo così turbati da quello che vediamo. Non c'è il distacco delle cinepresa, come accade nella maggior parte dei film. Non ci è concesso di estraniarci o di scappare, e per questo la maggior parte degli spettatori è concorde nel dichiarare di aver provato un simile turbamento. Non è un caso che alcuni film di Kubick, a distanza di oltre 40 anni, non abbiamo avuto modificato il visto della censura, cosa che è accaduto con quasi tutti gli altri film (dal momento che adesso, ce ne rendiamo conto, siamo molto più elastici in merito alla presenza di scene spinte o brutali nelle pellicole moderne). Il motivo è ovvio. La violenza di Kubrick è una violenza psicologica. Non ha nulla a che fare con il sangue o il pulp dei tempi moderni. Più in generale, la mania di Kubrick era quella di metter in scena gli incubi del nostro tempo, le ossessioni degli uomini. Aleabr ha scritto sopra che Kubrick non è stato un cineasta prolifico... A prescindere dal fatto che non concordo (quale criterio stabilisce la prolificità di un cineasta?) trovo che sarebbe molto più interessante indagare sui perchè delle sue scelte. Avete scritto che egli ha diretto un opera per ogni genere cinematografico (quasi! ). Questo lo rende innanzi tutto uno dei registi più completi della storia del cinema, ma è inoltre la dimostrazione di quanto detto. Ogni genere è stato scelto da Kubrick proprio in funzione dell'ossessione che voleva mettere in scena. Visto con questa prospettiva, quindi, ogni suo film diventa una profonda ed interessante analisi psicologica, che in realtà arriva quasi ad esulare dalla preferenza personale (io, ad esempio, detesto alcuni dei generi cinematrografici in questione, ma nel caso di Kubrick essi sono per me fonte di grande ammirazione) @Lady Bethan Mia cara, sono d'accordo con voi su "Eyes Wide Shut"... e anche sulla scelta della coppia ho qualche riserva (bellissima lei, un po' imbasamato lui! )... però devo deludervi, perchè la colonna sonora è proprio l'unica parte del film che Kubkick non ha potuto scegliere. Il regista, infatti, era particolarmente fissato con la scelta delle musiche dei suoi film, cui dedicava una cura particolare. Nel caso di "Eyes Wide Shut" non fece in tempo a scegliere le musiche. Ne segnalò solo alcune, che i suoi assistenti rimontarono alla fine a ripetizione, dal momento che decisero di non aggiungerne altre di propria iniziativa.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
14-02-2011, 18.51.02 | #30 |
Cittadino di Camelot
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...e quanto scrive Morrigan è l'ennesima consacrazione di quanto il Cinematografo sia un'arte visiva. Così come pittura, scultura, animazione interattiva, grafica, arte sequenziale etc etc...
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