28-02-2015, 04.36.02 | #921 |
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Mi avvicinai a Pirros.
Non c'era traccia di timore in me, o esitazione nella mia voce. Mi guardavo da fuori e mi vedevo agire, stupita che tutto, in realtà, mi venisse così facile. "Dovete proprio credermi una sciocca!" una risata beffarda mi salì dalla gola, mentre mi facevo ancora più vicina a lui "Secondo voi, quindi, io crederei a tutte le storie che mi racconterete? Mi pare evidente che un luogo come questo, nasconda segreti che voi per primo avete premura di tenere celati. Meno bravi con i segreti, però, sono i vostri carcerieri, Sir. Li sento sovente chiacchierare, senza troppe remore, di un prigioniero misterioso e dalle nobili origini..." Adesso ero così vicina a lui, da riuscire a sentirne il respiro. "Non vi disturbate a rispondermi se non per dirmi la verità, Sir. O a quel punto, sarò io a credervi stupido..."
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden. |
28-02-2015, 14.38.29 | #922 |
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Mentre mangiavamo, Ozzillon dispensava massime e citazioni di grandi autori e pensatori con una grande passione negli occhi.
Stavamo godendo di quel momento di leggerezza, quando una figura, simile ad un ombra, si avvicino` a noi, chiedendo di Ozzillon.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
28-02-2015, 21.14.43 | #923 |
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Aspettavo e mi chiedevo perchè Bensuon tardava così tanto visto era passato un pò di tempo..era davvero successo qualcosa? Speravo non fosse fuggito, visto era finito in galera per piccoli reati più volte e si fosse spaventato.
Mi soffermai davanti a una pianta di camelia, erano bianche e screziate di rosa ed emanavano un delicato profumo con la umidità della sera. Camminavo leggendo per i vialetti di Corte e lo vidi assieme al giardiniere di fronte a una pianta di camelie. "Arciduca" lo chiamai così ironicamente " i miei omaggi..come vorrei essere pure io oggetto di tanta attenzione da parte vostra" e chiusi il libro guardandolo nel profondo dei suoi occhi. "Chissà" rise e mi fece l'occhiolino "forse sono stato ispirato dal candore della tua pelle che tanto ti caratterizza". Scossi il capo alzando le spalle "Ne dubito, se così fosse sarei la donna più fortunata del mondo". Cercai di distogliere subito quel ricordo e presi una di quelle camelie, mi guardai attorno pensando a mille cose..e se davvero era morto? No...io lo sentivo..veniva dentro di me quella sensazione, lo avrei cercato fino alla fine dei miei giorni, avrei tentato ovunque...pure se lui forse non mi amava ma lo facevo per amore. Arrivò Cassaluia, era veramente splendida ed elegante..sicuramente una donna singolare e da scoprire. "Milady, i miei complimenti per la vostra solita eleganza e bellezza, quindi verrete con noi..solo il mio amico Bensuon non è tornato." Mi sorpresi fosse preoccupata di rimanere in un cimitero di notte..eppure era una alchimista. "Non succederà nulla, io vi ho trascorso una intera nottata tra pioggia, tuoni e fulmini". Guardai la camelia e pensai li vicino vi era proprio la prigione..certo non vi avevo mai pensato..e nemmeno il Priore, ma tanto lui pensava era morto ed ebbi un guizzo di idea.."Lady Cassaluia, vi devo chiedere un favore...voi siete una amante dell' Amore noto, ma io amo un uomo fortemente..non fatemi domande vi prego" anche perchè la scorsa volta andò a finire male a nominare quel nome. "Qui vicino vi è la prigione vero? Bensuon ritarda e ho avuto una idea improvvisa e devo indagare su questo fatto..devo appurare se questo uomo sta nella prigione, sperando di pagare bene il carceriere perchè mi dia informazioni in base alla descrizione che farò di lui..se corrisponde devo fargli recapitare questa camelia con dei quesiti e il carceriere deve portarmi risposta..e se saranno fondati..allora non avrò cercato invano..non preoccupatevi, non farò nessun tentativo di evasione"...certo no, sarei andata dal Vescovo stesso e avrei mandato Sua Grazia a guardare ogni angolo di quella prigione. "Quindi..possiamo andare con la vostra carrozza? Tranne non arrivi Bensuon, e almeno avremmo un uomo con noi..ma tarda troppo ad arrivare e noi..non abbiamo tempo, se vogliamo andare pure al Cimitero..e magari non in piena notte, cosi non avrete paura...io non temo nulla..vedete? Sono una temeraria..non lo ero..mi ha fatto cambiare quell' uomo e gli sono riconoscente" e aspettai la risposta della donna o il ritorno di Bensuon, nel caso fossimo andate solo noi due chiesi di farlo avvisare dalla domestica.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
01-03-2015, 17.04.49 | #924 |
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Molto diretto il mio Amore.....pochi giri di parole e tanto buonsenso.....Guardai De Gur come se lo avessi finalmente visto per la prima volta......Mi Amava diceva.....ma mi avrebbe difesa sino a quando la cosa non lo avesse intaccato....questo voleva dire non sino alla morte.........perchè se si fosse prospettata la cosa, il mio Amato...con la morte nel cuore avrebbe messo il cappio intorno al mio collo........poggiai il mio bicchiere accanto al suo......ottimo quel vino mi dava quel tocco di spregiudicatezza che magari in un momento normale mi sarebbe mancato......" Dunque ...vediamo di riassumere......Le teste impagliate che hai in questa orribile stanza......Sai cosa ne penso della caccia....non le paragonerei alla Testa dell' Arciduca.....visto che il morto non c'e'.......mi spiace contraddirti..c'e' un'altra persona che sa della tomba vuota....Vedi il Priore ha fatto visionare la lettera al responsabile delle sepolture cimiteriali...e solo dopo i due becchini hanno dato via ai lavori.....quindi siamo rimasti in tre.... Anzi...perdonami....quattro...non dimentichiamoci del pazzo che mi ha parlato al convento......."....incominciai a girare intorno a De Gur...con fare pensieroso......" Grazie comunque hai ascoltato il mio consiglio....hai ucciso i due poveretti.......si chiama omicidio.....e si...anche se ovviamente chi potrebbe denunciarti........Il Priore magari..spero tu non l'abbia fatto in sua presenza..sarebbe stata una mossa sconveniente.......".......Mi fermai difronte a lui e lo guardai dritto negli occhi......" Mi hai dato tre scelte.......o rimango una Donna libera perchè vivo nella libertà di dire quello che ho visto e sentito e non mi importa nulla di chi mi sta accanto ....ma morta per mano di uno dei due Lord.......O Una moglie Fedele di un uomo che a quanto pare.....dice di Amarmi ...O Murata Viva..........A pensarci bene......mi hai dato tre possibilità di morte.......".........Un condannato...doveva solo pensare a morire...come morire ci pensavano gli altri ...a me era stata regalata l'una e l'altra cosa......che donna fortunata......." Sai bene che posso giurarti di mantenere il segreto...ma sai anche bene, che non posso vivere nella menzogna....non riuscirei a farlo...anche se di Guisgard non mi importa nulla.......ma per una ragione a me sconosciuta oggi si e' messa in discussione la mia stessa vita.........per Lui...strano vero ?.....Allora....visto che e' Te che Amo e a cui darei la mia vita.......per evitare che ti venga fatto del male a causa mia...rinchiudimi nei sotterranei.......di che sono partita, ho raggiunto un familiare........I miei libri...le mie erbe...saranno la compagnia di ogni giorno.....tu sarai un uomo libero.....come tutta questa maledetta storia.....".......Mi venne in mente che la vita era così strana.... avevo conosciuto De Gur....e non avrei mai pensato di conoscere un uomo e di potergli donare la mia vita.......
Ultima modifica di elisabeth : 01-03-2015 alle ore 17.33.40. |
01-03-2015, 21.51.15 | #925 |
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Icarius si svegliò di soprassalto, ancora sconvolto da quel sogno che lo agitava nel sonno.
Non lasciai mai la sua mano, e alla fine si accorse che ero lì, accanto a lui. Mi si strinse il cuore a quelle parole. Oh, Icarius... Gli sorrisi, osservando quegli occhi stupendi, puliti, ignari. Io l'avevo messo in pericolo, eppure lui aveva sognato che lo fossi io. Come potevo mentirgli ancora? Doveva sapere come stavano le cose, e doveva saperlo da me. Ma non sapevo da dove cominciare. Mi avrebbe presa per pazza. "Icarius io.." iniziai, con gli occhi lucidi, per poi chinare il capo "Temo di dover implorare il tuo perdono...." sussurrai piano "Non sono io ad essere in pericolo, ma tu... quegli uomini non era me che volevano, ma te... sono arrivati a te per colpa mia... ma.. non avrebbero mai dovuto trattarti in quel modo, e siamo riusciti a metterli in fuga.. ma torneranno, e ne verranno degli altri.." alzai timidamente gli occhi su di lui, era uno sguardo triste, uno sguardo spaventato. Non erano quegli uomini a spaventarmi, ma il modo in cui mi avrebbe guardata. "Ma io ti proteggerò da tutti loro.." ormai più di una lacrima mi aveva rigato le guance, l'idea che gli succedesse qualcosa per colpa mia era insopportabile. "E se non mi vorrai tra i piedi, capirò.. e farò in modo che tu non debba mai vedermi, ma veglierò comunque su di te senza che tu te ne accorga.." chinai il capo, con un leggero sorriso, immaginando quanto assurda dovesse sembrargli la mia proposta di protezione, quando ero solo una ragazza. "Lo so che ti sembrerà assurdo quello che sto dicendo..." mormorai, sorridendo appena, alzando gli occhi su di lui nuovamente "So che vorresti essere tu a proteggere me.. E prima sei stato davvero coraggioso..." sospirai "Ma ti prego, non sto parlando a vanvera, fidati di me..." implorai. Poi sorrisi "Ieri tu non mi hai creduto ma io ti avevo detto la verità.." annuendo "Sono davvero un pirata.. o almeno, lo ero.. molto tempo fa.. mi chiamavano l'Angelo della Tempesta..." con un nostalgico sorriso "Prima di lasciare la mia nave e quel che restava del mio equipaggio per imbarcarmi sulla nave più incredibile che sia mai esistita, capace di solcare i cieli.." sorrisi, ricordando quei giorni "Ho combattuto molte battaglie.." mormorai "E ti prometto che farò di tutto per proteggerti..." seria "Ti prego.. fidati di me.." chinando il capo "Concedimi il tuo perdono, Icarius.." sussurrai, mentre calde lacrime mi solcavano le guance "Ti prego...". |
02-03-2015, 00.26.32 | #926 |
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Eloisa.
Quel dolce nome, che fu portatore di tante gioie e di mille tormenti. Eloisa. Un'alchimia, un rito di iniziazione e passaggio, cui l'Onnipotente diede l'aspetto della più leggiadra tra le donne. Eloisa. Quel nome, in quel momento, fu un fendente, un pugno nello stomaco, una pioggia di lacrime da tempo dimenticate, o forse mai versate, sepolte nei Campi Elisi celati nei più profondi meandri del ricordo, e del sogno. Eloisa. Mai, in fede mia, avrei pensato di poter udire quel nome in circostanze tanto grottesche, in un momento tanto cupo; mai udii, in passato, insulto più grave, né vittima più innocente......O forse, in quel momento, persi ogni lucidità, ogni forma di calma interiore......In quel momento, il mio castello, le mie difese, tutto ciò con il quale avevo ricoperto il mio tormentato introspettivo, cominciò a cadere, a sgretolarsi.......Mi parve, che tutto quello che avevo costruito fosse diventato un nulla vuoto e senza senso........Mi parve che tutto, in effetti, fosse vuoto e senza senso, tutto eccetto quel nome, Eloisa, e l'insulto che ad esso era stato fatto. Spalancai gli occhi, come un folle, e strinsi i pugni fino a sbiancarne le nocche. Ogni pensiero morì, ed ognuno di essi potè rinascere a nuova vita, ma nel farlo mutò d'aspetto, l'aspetto della morte, quella violenta, inflitta da un essere umano ad un suo simile. L'onta doveva essere lavata, quell'abominio in forma umana che mi stava davanti doveva cessare di esistere; non avrei usato la spada, no, perché costei non ne era degna, ma avrei serrato le mani intorno al suo immondo collo e avrei stretto, con forza, fino all'arrivo dell'ultimo singulto.......Poi sarebbe stato il silenzio, e la pace...... La stessa forza che mi fu donata da Dio, sarebbe stata la mia vendetta. La forza che mi fu donata da Dio...... Dio stesso, nella sua grazia e magnificenza...... Ogni pensiero morì nuovamente, e nuovamente potè rinascere a nuova vita, e nuovamente cambiò abito e forma. L'Onnipotente, e la sua infinita saggezza, vennero in mio aiuto, richiamando il servo distratto ed incauto nel giudizio. Il Maligno sa, e per questo gli è facile colpire e ferire, eppure, se Dio decide il contrario, costui non può far altro che accettare la più infima impotenza. Con la mente tornai ai giorni in cui Cristo camminava per le vie del mondo, e ai numerosi indemoniati che liberò da quel male tanto crudele ed abbietto, e nel farlo chiusi gli occhi, rilassando le mani. Eloisa. Quel nome, e quel volto, tornarono nel passato dal quale erano riemersi, accompagnati da una mia muta preghiera: "Proteggila, mio Signore, proteggi lei ed il suo sposo, che è sangue del mio sangue, e ti prego, proteggi anche questo tuo servo; proteggilo da se stesso. La Fede in te sarà sempre, lo giuro, il mio scudo e il mio rifugio; rendimi, ti prego, ancora più forte nel servirti" Aprii gli occhi, dopo che la calma fu tornata in me, e lasciai che il sacerdote portasse a termine il proprio compito.
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02-03-2015, 01.44.44 | #927 |
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L'arrivo di quella strana visita gettò stupore nella compagnia di attori, ancora intenti a fare colazione.
“Sono io...” disse alzandosi Ozzillon “... chi chiede di me?” “Un cliente...” rispose la figura incappucciata “... chi altri altrimenti...” “In verità” fece il capo della compagnia “ora siamo impegnati a fare colazione e non è consentito al pubblico di entrare qui...” “Non vi ruberò molto tempo...” mormorò la figura. Ozzillone allora si voltò verso Gwen e gli altri della compagnia, per poi tornare a guardare la figura. “Ebbene?” Chiese. “Voglio commissionarvi un'opera...” disse la figura. “Commedia o tragedia?” Domandò Ozzillon. “Cambierebbe qualcosa?” “Naturale.” Annuì il capo della compagnia. “Il Sommo Dante soleva dire che la tragedia è quell'opera che inizia bene e finisce in modo funesto, mentre la commedia ha un inizio turbolento e drammatico, ma termina poi con un lieto fine. Per questo chiamò la sua opera più importante Commedia.” Con fare teatrale. “Allora dipenderà dagli eventi se sarà una tragedia o una commedia...” commentò la misteriosa figura, per poi alzare il capo, permettendo a tutti loro di guardare il suo volto. E si accorsero che indossava una maschera.
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02-03-2015, 01.48.14 | #928 |
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“Tu...” disse turbato Icarius a Clio “... tu, un pirata?” Era come confuso. “Come può essere?” Fissandola senza togliere i suoi occhi da quelli di lei. “E... e perchè devi proteggermi? Da cosa? Chi erano quegli uomini? Io non capisco... chi sei veramente, Clio?”
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02-03-2015, 01.55.38 | #929 |
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“Oh, ma voi siete un vulcano, milady.” Disse Cassaluia divertita ad Altea. “Io in una prigione? Che ingenuità.” Rise. “Non metterei mai piede in un posto simile e di certo non farebbero entrare una donna come voi in quel simile luogo. Se una nobildonna tentasse di visitare una prigione di certo le porte della corte poi per lei sarebbero inesorabilmente chiuse. Vi avevo chiesto di visitare il Cimitero, ma vedo voi siete soggetto piuttosto instabile, che ama seguire ispirazioni ed impulsi che io fatico a comprendere. A me interessa quel Cimitero e se voi non volete accompagnarmi allora vi pregherei di mostrarmi almeno la strada per giungervi.” Con un cenno del capo animato fa formale cortesia.
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02-03-2015, 02.05.47 | #930 |
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De Gur a quelle parole di Elisabeth scosse il capo.
“Tu leggi troppi libri, mia cara.” Disse senza tradire emozioni. “Vedi complotti ovunque e credi che ogni cosa nasconda un che di romanzesco e teatrale.” Rise poco sinceramente. “Guisgard è morto e qualcuno ha trafugato il corpo per ovvi motivi politici. E' così difficile capirlo? E infatti presto cercheremo la salma per dare di nuovo degna sepoltura al duca morto. Tutto qui. E tu per questo vuoi farti rinchiudere nelle segrete di questo castello? Per un banale sotterfugio politico messo in atto da qualche ambizioso rivoluzionario? No, dai, non voglio pensare che tu sia così sciocca, mia cara. Anzi, sono convinto che in questo momento anche il Priore si sia reso conto che tutto ciò è solo una manovra di qualche traditore molto ambizioso.” La fissò negli occhi, per poi avvicinarsi a lei. “Elisabeth, giurasti di amarmi, rammenti? E di essere sempre dalla mia parte. Ora vuoi rinnegare tutto per una tua sciocca ed improbabile convinzione? Guisgard per quanto mi riguarda non era certo il grand'uomo di cui tutti dicono. Ma sembra che ora da morto, anzi da fantasma, sia diventato di colpo più importante che mai.”
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