28-06-2009, 11.23.34 | #1 |
Dama
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I Bestiari medievali
Con questa ricerca ci si è proposti di trovare i significati simbolici assegnati agli animali, alle piante e alle pietre nell’epoca medievale. Le fonti che permettono di reperire queste informazioni sono i bestiari, gli erbari e i lapidari, testi medievali di natura didattico-enciclopedica.
I bestiari, ovvero i “libri di bestie”, sono opere didattico-morali nelle quali alle descrizioni degli animali seguono i relativi significati morali. Occupano dunque un posto intermedio tra le favole (storie di animali con valore morale) e le enciclopedie, che contengono descrizioni di animali con preoccupazioni più scientifiche che simboliche. Gli erbari sono testi medievali in cui le piante e le erbe sono interpretate e classificate secondo categorie magiche. Si riteneva infatti che ciascuna di esse avesse virtù capaci di agire sull’organismo umano; al contempo costituivano la base della terapia medica medievale, per cui gli erbari erano considerati dei veri e propri ricettari medici. I lapidari descrivono le pietre, secondo le tradizioni classiche e orientali, indicandone le meravigliose proprietà curative e talismaniche; non sempre vi è congiunta una presunta moralità, ossia l’interpretazione allegorica in senso religioso; i lapidari erano per lo più manuali di mineralogia medica e filatelica. Questi testi hanno preso tutti spunto dal Physiologus, un testo in lingua greca, di autore ignoto, composto probabilmente tra la fine del II secolo d.C. e i primi anni del III d.C., presumibilmente ad Alessandria d’Egitto. In quel tempo la parola “physiologia” stava ad indicare il modo in cui ci si avvicinava alla natura interpretandola come specchio della realtà celeste. Lo scopo era quello di avvicinarsi a Dio cogliendone il messaggio attraverso le sue creature. Nel trattare gli animali si cercavano piuttosto i significati riposti (allegoria), desumibili dai loro comportamenti, che non la loro reale natura. Il Physiologus rientra nel genere enciclopedico, che si affermò nei primi secoli d.C. e che avrebbe avuto larga fortuna nel Medioevo. Il Fisiologo è un testo scritto tra il II e il III sec. d.C. allo scopo di aiutare i cristiani d’Egitto a interpretare la natura secondo i principi della religione, che andava ormai affermandosi in tutto l’Impero. Esso fu inizialmente scritto in greco, ma poi fu tradotto in molte altre lingue, tra cui latino, arabo, siriano ed etiopico, presumibilmente ad Alessandria d’Egitto, cioè in un’area culturale nella quale culti e misteri mediterranei si stavano arricchendo dell’esperienza cristiana. Il Fisiologo era composto da 48 capitoli che presentavano caratteristiche di vari animali, piante e pietre, soffermandosi maggiormente sulle proprietà religiose dovute alle loro abitudini, nel caso degli animali; posizioni, nel caso delle pietre; presunte proprietà terapeutiche più che alle effettive caratteristiche biologiche nel caso delle piante; così, si possono incontrare, ad esempio,la iena ermafrodita, il castoro che si strappa i testicoli, la pantera dalla voce profumata, l’unicorno allattato dalla vergine oppure ancora la vipera dal volto di donna. Questo volume enciclopedico venne poi ripreso nell’Alto Medioevo (476 d.C.-1000 d.C.) per via della visione fortemente religiosa della vita che si era diffusa in tutta l’Europa centro-meridionale. Ispirandosi al Fisiologo vennero scritti molti bestiari, veri e propri manuali che permettevano l’interpretazione di tutti gli elementi naturali che gli uomini credevano essere segni del male o di Dio. Un animale fantastico descritto in modo molto religioso nel Fisiologo è l’unicorno; infatti, in un breve passo dei Salmi dice: “E sarà innalzato come quello dell’unicorno il mio corno” [ Salmi, 91.11]. Questa non è l’unica parte del Physiologus tratta dalla Bibbia; vi è poi, infatti, un'altra citazione secondo cui l’unicorno “ha suscitato un corno nella casa di Davide padre nostro” [Luca, 1.69 ]. Questo passo viene utilizzato per presentare la sacralità di quest’immagine fantastica che è simbolo di Cristo. L’unicorno viene descritto come un piccolo animale, che ha un solo corno in mezzo alla testa, simile ad un capretto a cui un cacciatore non può avvicinarsi a causa della sua forza straordinaria. Viene, però, dato un consiglio su come cacciarlo, cioè, porgli una vergine innanzi che lo attiri e lo conduca al palazzo del re. Un animale reale descritto tuttavia anch’esso in modo fantastico è la pantera, amica di tutti gli animali eccetto che del drago e variopinta come la tunica di Giuseppe. Viene presentata come un animale mite e docile, che, dopo essersi saziato, si riposa per tre giorni e al risveglio ruggisce emettendo un piacevole profumo che attira tutte le altre fiere. Questo animale è riconducibile a Dio poiché, come la pantera, Cristo uscì dal sepolcro risorgendo ed è nemico del drago, simbolo del demonio. (fonte: http://win.liceoamaldi.it/didattica/...hisiologus.htm ) I bestiari si diffusero soprattutto tra Francia e Inghilterra nel XIII/XIV sec anche se non mancano testimonianze posteriori tuttavia molto inferiori dal punto di vista della realizzazione artistica. Le cause di raccolte di animali immaginari in appositi Bestiari, frutto della pura fantasia dell'uomo sono molteplici. Determinanti le minori conoscenze scientifiche e quindi l'attaccamento alle tradizioni locali e leggende pervenute da lontano, ma incrementarono la fantasia umana la condizione storica geografica e territoriale. Quei tempi erano caratterizzati dal fatto che i paesi erano fortificati e isolati a causa delle numerosissime invasioni ed erano collocate a ridosso di un bosco il quale garantiva un'ottima rifornitura di legname, molto usato ai tempi. Nasceva un legame di dipendenza con la foresta ma anche una sorta di fascino e inquietudine dato che al tramontare del sole il bosco era profondamente sinistro data la sua macchia fitta e profondamente buia, frequentato solo dai suoi inquilini selvaggi come lupi o altri animali. La suggestione del luogo portava la gente a tenersi lontana durante la notte e i suoni degli animali venivano interpretati come demoniaci e sovrannaturali. Dopotutto anche noi, dotati di infinite nozioni scientifiche nell'era della scienza e della tecnologia, ci facciamo coinvolgere dalle paure più comuni come temere un bosco di notte e interpretare ogni suono come proveniente da sconosciuti mondi. L'uomo inoltre tende a mitizzare ciò che non conosce e di cui non sa o non è capace a controllare per esorcizzarne il terrore per esso. Un aspetto molto importante per la miniatura medievale è la presenza di ricchi cicli di illustrazioni, sia per quanto riguarda gli animali (quadrupedi, pesci od uccelli), sia per quanto riguarda temi più direttamenti attinenti alla religione (storia della creazione degli animali dal libro della Genesi. (fonte: wikipedia.it) Una rappresentazione degli animali fantastici riportati nei bestiari medievali, ci vengono descritti negli arazzi conservti presso il Museo Nazionale di Cluny. Uno tra i più famosi è "la Dama con l'unicorno" Anche il Leone di San Marco, Venezia, fa parte dei bestiari medievali (foto:http://win.liceoamaldi.it/didattica/...evale/arte.htm ) Se interessati all'argomento, vi consiglio di leggere: "Il fisiologo" a cura di Zambon Francesco, Adelphi Ultima modifica di llamrei : 28-06-2009 alle ore 11.32.18. |
04-09-2009, 17.11.37 | #2 |
Cittadino di Camelot
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Adoro i bestiari.
Mi ricordo che nel 2001, quando mi avevano appena messo internet, passavo il mio tempo su questo fantastico bestiario online. Ma forse mi sembrava fantastico perché ero piccola. E' un peccato aver perso quell'archivio ;_;
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29-10-2009, 12.47.16 | #3 |
Viandante
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Bestiario medievale
altro bel Bestiario medievale lo si trova in
http://it.wikipedia.org/wiki/Bestiarioqua http://doc.studenti.it/tesina/italia...medievali.html
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Falconiere Professionale & Rievocatore Storico Ultima modifica di llamrei : 29-10-2009 alle ore 14.45.00. |
13-04-2010, 19.21.45 | #4 |
Cittadino di Camelot
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è vero, i bestiari - così come gli erbari - sono davvero belli ...e divertenti, spesso!
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
25-04-2010, 16.00.11 | #5 |
Viandante
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Messaggi: 14
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vorrei ricordarvi che anche nella divina commedia ricorrono animali contenuti nei bestiari per esempio cerbero o la lonza, una delle tre fiere che dante afferma di incontrare nella "selva oscura". poi interessanti sono anche gli erbari se non erro il finocchio per esempio era una pianta utilizzata come antidoto contro la stregoneria ed era una dellle nove erbe sacre...argomento davvero stimolante questo spero presto di riuscire a fare qualche altro approfondimento.Alas a tutti :)
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lady selene |
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