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#1401 |
Cittadino di Camelot
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Udii le parole di Older, infatti quando il Duca arrivò col seguito ebbi la certezza non era lo stendardo di Capomazda.
La piazza si zittì..il duca Gvin ci osservava con fierezza e austerità, probabilmente tipico del suo carattere. Pensai, certamente, era un valoroso combattente e forse quella benda nell'occhio lo dimostrava e mi feci appena avanti e presi la parola.."Benvenuto a Solpacus a Vostra Signoria..penso siate venuto qui per dar caccia a quella belva."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." ![]() |
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#1402 |
Disattivato
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Mi svegliai di soprassalto, e mi accorsi del sole alto.
Che razza di sogno inquietante avevo fatto? Portava presagio di morte? Mi augurai che non fosse altro che un sogno mentre mi vestivo. Scesi di sotto e raggiunsi i miei uomini. "Si batte la fiacca, eh.." Fingendomi seria, per poi sorridere. "È bello vedervi di buon umore.." Osservandoli "Bene, possiamo partire, prossima tappa Solpacus, bottiglia di vino e ci si rimette in marcia... E se vedete un cinghiale, uccidetelo..". |
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#1403 |
Cittadino di Camelot
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“Vi chiedo ancora perdono, ma come vi ho già raccontato……non sapevo nel modo più assoluto che fosse di vostra proprietà.” dissi un po’ bugiarda “Per favore, lasciatemi viva ed andare via da questo posto…..giuro che non mi farò più vedere! Se vi rende felice, posso sempre cantarvi qualcosa per farvi riaddormentare come un sasso. In ogni caso……..chi è la vostra padrona?” domandai alla fine con voce mielosa per farlo stare calmo.
Attendendo la risposta dell’ orco, feci segno al Principe dei Merli di appoggiarsi su una delle mie spalle. ![]()
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy ![]() ![]() ![]() |
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#1404 |
Cittadino di Camelot
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Lasciando Palazzo Gaudioso...avevo lasciato tutte le persone che conoscevo...tutte quelle di cui mi fidavo......mi ricordai delle parole di Isolde quando piccole amavamo farci i dispetti.....Noi..non potevamo fidarci di nessuno.....eravamo donne sole........e in questo aveva ragione.....entrai nella mia camera alla locanda...dopo aver visto Daizer andar via....speravo solo che non fosse deluso da tutte le bugie......chiusi la porta alle mie spalle.......mi gettai sul letto...guardando il soffitto......avevo la mente sgombra da ogni pensiero......che situazione strana........volevo tornare indietro, ma la mia coscienza non me lo permetteva......volevo solo che Isolde non si fosse ripresentata........i primi tempi quando ci divisero fu dura da superare......mi mancava.....anche se all'apparenza ci odiavamo.....eppure tante cose ci univano.......chiusi gli occhi entrando in una sorta di incoscienza.......il Volto di Isolde mi apparve in tutte le sue sfaccettature.....mi beffeggiava....e questo era sempre successo...il suo profumo sembrava entrarmi nella mente........e poi.....la serenita' il Borgomastro...mi apparve ancora......la sua voce era calda e mi rammentava le ossa da riporre al cimitero........mi vidi lì...a girare tra le tombe, c'era odore di terra umida.....un lieve vento portava lamenti ...il Borgo di Lemain..eravamo diretti lì.........ma non ci sarei mai arrivata se non trovavo Isolde....suo figlio Fless....era il suo punto debole.......mio nipote, non aveva il dono della madre, solo le donne lo possedevano nella nostra famiglia.......ma era spregevole come sua madre......un rumore strano...mi svegliò dal quel sonno strano.....mi alzai lentamente.....ed andai alla finestra....vidi Daizer nel cortile che andava avanti e indietro...aprii le imposte...." Daizer....che fate....sarebbe meglio una serenata..ed invece siete furioso..salite...ho da parlarvi.....".....dovevo dirgli che per rivedere Isolde ...dovevo andare al cimitero.....ma c'era una postilla in tutto questo......per eliminare Isolde dovevo morire con lei...le due energie erano legate da una condotta numerica....all'interno del ciclo universale....il buono ed il cattivo si attraggono...ma non si plasmano....si distruggono.........sentii bussare alla porta....." Ecco il mio maritino che mi abbandona il primo giorno di nozze......sono proprio fortunata....." Risi....lo feci con allegria.....la faccia di Daizer era un misto di pensieri
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#1405 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth aprì la porta e Daizer fece un passo in avanti, restando poi immobile sulla soglia.
Il suo sguardo era puntato in quello di lei, come se i suoi occhi volessero penetrare, attraverso quelli della maga, fino a raggiungere il suo cuore e la sua anima. “Per un pugno di monete” disse il contrabbandiere dopo alcuni, interminabili, momenti di silenzio “ho accettato di condurvi nel bosco e tuffarmi così in tutta questa strana storia... poi l'incontro con quella bambina diventata di colpo una ragazza... il borgo dei fantasmi ed infine l'arrivo in questo luogo e la messa in scena delle nozze... e ora la storia di quella dannata strega che scopro essere vostra sorella...” il suo tono era inquieto “... cosa devo credere?” Le sue mani, forti e decise, strinsero le braccia di lei. “Avanti, ditemelo... cosa devo credere?” E restò a fissarla, come se non riuscisse a distogliere, nonostante tutto, i suoi occhi da lei. Infatti, Elisabeth quella sera sembrava ancora più bella del solito agli occhi inquieti di Daizer. ![]()
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#1406 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“La mia padrona” disse l'orco con voce tonante ad Eilonwy “è la potente fata Isolde, regina di queste lande!”
A quelle parole, finalmente, il merlo Tisin si alzò in volo e raggiunse la ragazza, posandosi sulla sua spalla destra. “E' un servitore di Isolde...” bisbigliò il merlo all'orecchio di Eilonwy “... ora si che siamo nei guai...” “Chiunque giunge a questo ponte” fece l'orco “non può più tornare indietro, né andare oltre. A meno che non superi l'arcano che io pongo ad ogni viaggiatore.”
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#1407 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il duca Gvin si voltò verso Altea.
“Si, pensi bene, bellezza...” disse guardandola tutta con attenzione “... e ho sentito che per la giostra ci sono anche delle madrine disponibili per i vari campioni partecipanti... stando così le cose, tu devi per forza essere la regina delle madrine...” rise appena. “Milord...” avvicinandosi a lui gli organizzatori della giostra “... è un onore per la nostra città la vostra presenza in mezzo a noi oggi...” “Sono qui per uccidere quella bestia” fece il duca “ed avere così il diritto di impugnare il premio... la spada dei Taddei sarà mia!” Aggiunse con fare sicuro. Ed a quelle parole tutti esultarono. “Viva il duca Gvin!” Gridarono alcuni. “Viva il nostro liberatore!” Urlarono altri. Posteg intanto era corso via. “Io ho sognato il duca di Capomazda...” ansimando fra sé “... lui veniva a salvarci, non altri... lui solo... ed io credo in ciò che ho sognato!”
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#1408 |
Cittadino di Camelot
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Risposi bisbigliando al merlo Tisin: “No…non siamo ancora nei guai, amico mio!....Andate a cercare Sir Jack Frost….fate presto!”.
“A me potete anche non fare il vostro bell’ indovinello. Sappiate che se mi uccidete o mi tratterrete troppo, Lady Isolde si infurierà con voi. Perché?....Ve lo spiego subito!....Isolde in persona mi ha incaricata di andare a prendere il mistico Fiore Azzurro che tanto brama. Io sono la Principessa Eilonwy del Regno del Cristallo di Azarath e la Chiave per arrivare al Fiore Perduto della Tylesia. Se…….se non mi credete potete chiederlo ad Isolde o a suo figlio Sir Flees!” dissi con tono di sfida. ![]()
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#1409 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'orco rise in modo fragoroso a quelle parole di Eilonwy.
“Dunque” disse poi, dopo aver riso a lungo “la mia padrona ha incaricato te di portarle quel Tesoro?” Rise di nuovo e solo a stento riuscì a smettere. “Allora di certo lei ti ha spinto verso il mio ponte per metterti alla prova! Infatti, se è destino che tu riesca a trovare ciò che cerchi, di sicuro sarai in grado di superare il mio arcano! In caso contrario non eri la predestinata a quell'impresa! Si...” annuì divertito “... di sicuro la mia signora ha voluto metterti alla prova e capire se sei degna o meno di portarle ciò che ti ha richiesto!” Il merlo Tisin, che si era alzato in volo come ordinato da Eilonwy, tornò poco dopo. “Madamigella...” rivolgendosi alla ragazza “... non ho trovato nessuno... sembra che messer Jack sia svanito nel nulla...”
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#1410 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nel vedere il loro comandante, gli uomini di Clio la salutarono con entusiasmo, raccontandole gli scherzi che si erano fatti fra loro durante i turni di guardia della notte appena trascorsa.
Poco dopo lasciarono la locanda e ripresero il loro cammino. Attraversarono così di nuovo la foresta che sembrava avvolgere tutto quello scenario. I monti non erano distanti e la lussureggiante ed ancestrale vegetazione pareva celare nel suo seno inquietudini e misteri. Il sibilo del vento, vago e sinistro, oltrepassava quelle lande lasciando ovunque un senso di angoscia ed oppressione. “Questi luoghi” disse Porturos “sono troppo cupi per i miei gusti...” “Non so perchè” fece Ertosis “ma pagherei di tasca mia per incontrare un lupo... almeno sarebbe reale...” “Si, hai ragione...” annuì Dort “... questa foresta è spettrale... come se vi abitassero solo fantasmi...” “Magari i fantasmi di quelli accoppati dal cinghiale.” Ridendo Ertosis. “Bah, avete la testa piena di sciocchezze!” Esclamò Borel. “Ho sempre pensato che bisogna guardarsi dai vivi, non certo dai morti!” “Mi chiedevo” mormorò Scotir “cosa possa mai avere di così speciale un cinghiale da attirare addirittura dei cavalieri per dargli la caccia.” “Chissà, forse la carne di cinghiale è molto apprezzata da queste parti!” Divertito Ertosis. “Io invece” fece Porturos “ripensavo al premio messo in palio per catturare quel cinghiale. Chissà cosa sarà mai...” “Se in palio c'è la figlia del Gastaldo o del Borgomastro” disse Ertosis “allora quasi quasi ci faccio un pensierino su quel cinghiale!” Ad un tratto, in lontananza, apparve una cittadina ai piedi di un alto monte. “Quella deve essere Solpacus...” indicò Borel “... non manca molto... finalmente usciremo da questa foresta.” Proseguirono ancora per qualche miglia, fino a quando, ormai prossimi a quella cittadina, giunsero in un vecchio cimitero. “Deve trattarsi del cimitero di Solpacus...” mormorò Dort “... come in tutti gli antichi centri esso sorgeva fuori dall'abitato cittadino.” Era un luogo silenzioso, quasi incantato, immerso com'era in quella muta ed angosciante foresta. E su una delle lapidi Clio vide un'enigmatica immagine di alcuni scheletri danzanti. Un'immagine che le ricordò l'inquieto sogno fatto la notte precedente. E sotto quelle figure lesse un sinistro epitaffio: “Guardati bene da ciò che fai, poiché madama Morte aspetta solo l'occasione.” ![]()
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Romanzo I pilastri della terra (Ken Follett) | Hastatus77 | Libri | 24 | 19-03-2011 16.02.55 |
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