Il Narciso Nero e la nascita degli Illuministici

[Guisgard]

Gwen restò così, accanto a Theris che riposava, in balia delle lacrime e della paura.
Ad un tratto dalla porta socchiusa sgattaiolò dentro Zolà, che subito saltò in braccio alla giovane.

[Guisgard]

Vivian si sedette sul letto e sentì un rumore, come se qualcuno uscisse dalla vasca piena d'acqua.
Un attimo dopo sulla soglia del bagno vide comparire Guisgard bagnato con un asciugamano attorno ai fianchi che la fissava.

[Lady Gwen]

Ad un certo punto,dall'altra stanza, arrivò Zolà e subito io lo strinsi forte a me, affondando il viso nel pelo soffice e cercando conforto in quella piccola creatura, mentre ero ancora scossa dai singhiozzi.
Sarebbe stato molto più facile essere un gatto, avrei avuto molti meno problemi e non sarei stata lì a piangere e pregare che Theris si svegliasse presto.

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[Guisgard]

“Gwen...” disse all'improvviso Theris, riprendendo finalmente conoscenza “... Gwen...” pianissimo.
Lei era accanto al letto, con Zolà stretto fra le braccia.

[Lady Gwen]

All'improvviso, Theris si svegliò e mi chiamò.
Misi giù Zolà e subito lo raggiunsi, stringendolo a me.
"Ehi..." mormorai, sperando che quel sorriso felice per il risveglio frenasse le lacrime "Come ti senti?" accarezzando il suo viso.

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[Guisgard]

“Gwen...” disse piano Theris “... mi sento tutto indolenzito...” dolorante “... cosa è successo? Il duello... chi ha vinto? Mi ha ferito, io l'ho colpito?”

[Lady Gwen]

"Scusa, non volevo farti male..."Sorrisi dispiaciuta, ma il sorriso sparì alle ultime parole.
"No, non lo hai colpito... Lui ti ha risparmiato ed è andato via..."

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[Clio]

Mi guardai intorno, chiedendomi come avrebbe reagito nel trovarmi lì.
Poi quel rumore.
Mi voltai di scatto verso il bagno, e lo vidi lì, fermo, che mi fissava.
Lasciai che il mio sguardo accarezzasse tutta la sua figura, così ben sottolineata dall'acqua che ancora ricopriva il suo corpo.
Mi alzai subito, e cercai il suo sguardo.
"La porta era aperta..." balbettai, arrossendo, mentre mi avvicinavo a lui.
"Sei scappato e io..." mi fermai, con lo sguardo spaventato che si velava di lacrime.
Non riuscivo più a parlare, mentre cercavo di scrutare nel suo sguardo.
Ormai ero vicinissima a lui, ma ancora non riuscivo a parlare.
"So che.." sussurrai quasi, con voce tremante "Che la mia parola dopo oggi conta poco niente.." sospirai "Probabilmente ho davvero promesso amore eterno a quel tizio, eppure l'ho mandato via.." scuotendo la testa, per poi rialzare lo sguardo a cercare il suo "Ma io non lo voglio quel tipo.. non lo voglio, non provo niente per lui, e non lo vedrò mai più..." con gli occhi nei suoi.
"La verità è che.. probabilmente non l'ho mai amato davvero.. forse ne ero convinta, ma ora so che è così.." dissi, tutto d'un fiato.
"Sai come faccio a saperlo?" alzando di nuovo lo sguardo su di lui, con gli occhi che erano diventati ardenti "Perché se fossi davvero stata innamorata in passato, non potrei mai sentirmi come mi sento ora.." avvicinandomi ancora, incatenata ai suoi occhi "Qui.. con te.." sentenziai.
Poi sorrisi, un sorriso amaro e malinconico.
"La verità è che valgo molto meno dell'immagine che avevi di me questa mattina.." sospirando appena "Ma so soltanto che voglio seguire il mio cuore...".
Quello stesso cuore che credevo si sentisse rimbombare nella stanza.
Presi la sua mano e la posai sul mio cuore, che batteva sempre più rapido.
"Puoi non credere alle mie parole se vuoi.." sussurrai, senza mai lasciare il suo sguardo "Ma non puoi non credere a questo..".

[Guisgard]

Theris si voltò dall'altro lato del cuscino, restando a fissare la finestra.
“Mi ha risparmiato...” disse “... avrei preferito morire mille volte che essere risparmiato da lui...” si voltò a guardare Gwen “... perchè mi ha risparmiato?”

[Lady Gwen]

Quando si voltò, sentii il mio cuore infrangersi di nuovo.
Non potei però non essere d'accordo con le sue parole.
Poi, si voltò di nuovo a guardarmi ed io abbassai lo sguardo.
"Perchè io l'ho obbligato a farlo..."

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