18-09-2014, 20.46.38 | #1611 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nettuno restò sorpreso da quelle parole di Elisabeth.
“Aspetta un momento...” disse “... cosa intendi dire? Vuoi forse prendermi in giro? Tu ci hai portato su quest'isola e hai mosso i fili di questa assurda storia a tuo piacimento... ed ora? Vuoi farmi credere di essere la marionetta di qualcuno? Andiamo... mi prendi proprio per un idiota, vero?” Scuotendo il capo. “Perchè vorresti fuggir via da qui? Sei una specie di regina!” Ma in quel momento Elisabeth ebbe un capogiro... Era in un boschetto. Intorno a lei vi erano dei salici e tutto sembrava incantato. Ad un tratto vide una statua. Ai suoi piedi alcuni uomini celebravano dei rituali a lei sconosciuti. Poi, all'improvviso, quegli uomini divennero statue di cera. E ad animarsi poi fu proprio la statua che stavano venerando. Elisabeth allora la riconobbe. Era Symoin. “Ah, amica mia...” ridendo la maga “... possibile che tu sia così ingenua? Vuoi forse raccontare tutto a quel naufrago? E perchè poi? Per non essere creduta? Se vuoi averlo per te ed andar con lui, allora dovrai escogitare qualcosa... un colpo di genio degno di... Symoin.” Rise di nuovo ed un attimo dopo ritornò statua. Fu un momento, come una visione. Elisabeth tornò nella realtà e vide Nettuno che la fissava in attesa di una risposta.
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18-09-2014, 20.48.46 | #1612 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Siete acida e scortese.” Disse Yolanda a Clio. “Ed io comunque” rivolta poi alla voce “non me ne andrò senza aver salutato e ringraziato il capitano.”
“Non posso avvertirlo.” Fece la voce. “Perchè mai?” Chiese Yolanda. “Perchè non so chi voi siate.” Rispose la misteriosa voce. “Dalla voce mi sembrate due ragazze... ma dubito siate allegre donnine del porto, visto la presenza di una voce più giovane, di un bambino.” “Due donnine?” Urlò Yolanda. “Questa poi!” Adirata. “Ditemi dove siete che voglio vedervi in faccia!”
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18-09-2014, 20.50.54 | #1613 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Siete stata bravissima.” Disse Irko ad Altea.
Infatti Champenuan aveva smesso di gridare. “Siete un'ottima infermiera, milady.” Fece Palos. “Ora chi cucinerà?” Mormorò Afiel. “Lui non riesce neanche a stare i piedi.” Indicando il cuoco. “Cucineremo a turno.” Disse Miseria. “A Turno?” Ripetè Afiel. “Sei matto? Moriremo di fame! Nessuno di noi è un cuoco!” “Al diavolo...” ancora indolenzito Champenuan “... io qui a soffrire e voi a pensare al cibo...” “Bisognerà pur nutrirci, no?” Afiel al cuoco. “Se non saremo in forze la missione fallirà miseramente.”
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18-09-2014, 22.05.30 | #1614 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi scuotendo il capo "Gia..le grandi imprese si affrontano a pancia piena, e poi Milord dovrebbe essere abituato a grandi cibi raffinati, vero Champenuan? Sembra una persona dal palato sopraffine..uno della sua famiglia ama la buona cucina" e feci l' occhiolino a tutti per farmi capire e perchè nessuno in osteria capisse il mio riferimento.
"E poi voi tutti sarete impegnati..faremo cosi..Sua Signoria era abituato ai migliori cibi, teneva molto alla cucina ed egli stesso in cucina impartiva ordini e pure cucinava..vi sorprendete? E io ero vicina a lui ovviamente..quindi penso il nostro cuoco si riprenderà presto" e guardai tutti "e magari potrebbe impartirmi le direttive su come preparare i pasti e io eseguirò e cercherò di essere una ottima cuoca, ma sotto la sorveglianza di Champenuan sicuramente..almeno sarò utile per qualcosa..non sono una viziata ricordatelo..e non intendo avvelenare il vostro capo" e risi a questa ultima affermazione. Poi vidi il pescatore.."Messere, fatevi avanti..sapete è grazie a lui se sono qui..vi ringrazio molto..sappiate vi sono debitrice..prendete qualcosa, la pagherò io" e guardai Irko..senza dire nulla..forse lui aveva capito veramente come ero fatta, e pure gli altri visto avevano chiesto il mio aiuto..il problema era convincere Guisgard.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-09-2014, 01.02.25 | #1615 |
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“Io scortese, eh?” alzando un sopracciglio “Chi è l’unica qui a non essere stata invitata?” risi appena “O pensate che a voi tutto sia concesso” a bassa voce.
Ma poi aggrottai la fronte a quelle parole della voce. “Allora non mi avete ascoltato, sono Clio, il capitano dell’Hydra.. avete presente, la nave che avete trainato fin qui? Stavo annegando, mi avete portata a bordo e curata..” scuotendo la testa. “Milady, è ovvio che il capitano non è qui, altrimenti sarebbe già arrivato, io ve l’avevo detto di corrergli dietro alla festa per ringraziarlo.. non datemi mai ascolto, mi raccomando.. Andiamo, su.. torneremo quando ci saranno il capitano, Irko e gli altri.. è inutile star qui a discutere.. ci servirà pur una guida che ci mostri la nave no?” sorridendo a Cid. |
19-09-2014, 01.41.17 | #1616 |
Cittadino di Camelot
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In una piccola chiesa immersa nei boschi.......
Salutai l'alba di un nuovo giorno, come sempre immerso nelle preghiere mattutine; quella, ormai da anni, era divenuta una piacevole e rassicurante consuetudine, la spinta che mi portava ad affrontare la giornata nella serenità e nella pace; ogni lettura ed ogni incombenza che portavo a termine, in quel mio piccolo Eden, era il frutto di quel mio fronteggiare me stesso, ogni mattina, prima che il sole sorgesse. Pregavo per la mia anima, perché rimanesse integra, pregavo perché il mio spirito non risultasse mai fiaccato, né incerta la mia volontà......Pregavo perché il Male non potesse mai ghermire con i suoi artigli la mia fragile umana natura, pregavo perché mi venisse mandato un Segno. Dopo le preghiere mattutine, andavo ad aprire il recinto di Pegaso, e lo lasciavo libero di pascolare nella radura, per poi dedicarmi a tutte quelle incombenze necessarie alla mia solitaria esistenza, anche se, vagando nei boschi in cerca di erbe, o a far legna, avevo imparato che il mio senso di solitudine, era in effetti solo vana illusione.... In realtà, non ero mai stato solo, perché il Respiro di Dio era ovunque; nelle numerose varietà di volatili che popolavano la Grande Quercia che volgeva sempre il suo antico sguardo sulla chiesa, nella colonia di volpi che talvolta si avvicinavano, incuriosite, a quell'uomo vestito di saio, nel fiume gorgogliante poco lontano, sempre prodigo di vecchie e insolite storie, nella musica del vento tra le fronde, nel canto del focolare della sera...... No, non ero affatto solo, ma ero come facente parte di un Regno, un Regno di perfezione e pace, un Regno che cercavo di tenere vivo con le mie preghiere e i miei studi. Tuttavia, in quell'alba di un nuovo giorno, le mie preghiere avevano assunto un nuovo, insolito significato, erano animate da sgomento, lo sgomento che, talvolta, ci portano le ombre del passato; quella mattina pregai con cupa disperazione, giungendo quasi alle lacrime, perché i fantasmi che avevo creduto sepolti, tornavano a reclamare il loro dazio oscuro, un dazio fatto di gesti fasulli e di cose non dette. Quindi, pregai. Pregai per i miei genitori, perché potessero trovare finalmente la pace. Pregai per mio fratello, perché si dimostrasse un governante saggio e accorto. Pregai per Eloisa, augurandole di vivere felice con mio fratello. Pregai perché ognuno di loro, dalla mia patria lontana, dimenticasse semplicemente della mia esistenza..... La giornata, comunque, proseguì, tornando alla consueta normalità, restituendomi quella serenità faticosamente guadagnata; l'inverno stava per giungere, ma la legnaia era ben fornita, e avevo provviste sufficienti, le quali, se consumate con la consueta morigeratezza, sarebbero tranquillamente perdurate fino alla primavera. Ma col sopraggiungere della sera, lo stato di cose mutò nuovamente, mentre giacevo nel letto, dopo tanto tempo, sognai. Mi trovavo in un lago, con l'acqua fino alla vita, fissavo il cielo, e con le braccia alzate urlavo -Parlami! Ti prego, dammi un Segno!- Poi, un vento impetuoso si alzava su quelle acque tranquille, e una luce, violenta ed improvvisa, irradiava quei luoghi; era quasi accecante..... Mi svegliai, madido di sudore, mi alzai dal letto e mi recai alla finestra, che aprii. Respirai a lungo l'aria frizzante della notte.
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo." Yamamoto Tsunetomo, Hagakure "Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore." Plinio Correa de Oliviera |
19-09-2014, 09.21.26 | #1617 |
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Guardavo Nettuno ......mentre senza prendere respiro mi gettava in volto una sua verità......si perchè la gente si gonfia l'anima e la mente perchè scopre una verità che magari non riguarda nessuno che non loro stessi..........i battiti del cuore stavano accellerando paurosamente......quell'uomo stava facendo uscire dalla mia bocca parole e pensieri che mai e poi mai avrei pensato fossi in grado si fare.....ma...uno strano senso di nausea e di vertigine mi allontano' da lui.....fui trasportata...come lungo le linee del tempo.....prima buio e poi....i chiaro di una radura tra alti salici....il profumo era cambiato...non piu' salmastro ma l'odore delle foglie della terra umida.......solo il tempo di rendermi conto dove fossi.....che udii delle voci e seguendone la provenienza con ,o sguardo vidi una statua.........credevo di morire......ero io...no...non ero io ....quella era l'altra me stessa....intorno a lei alcuni uomini accendevano dell'incenso.......e con la terra si imbrattavano il loro petto nudo.........non era solo terra.....era terra e sangue....un giovane cervo era stato ucciso...e con il suo sangue puro......stavano compiendo un rituale...dedito a Lei.......ma la scena prese un'altra forma....gli uomini diventarono cera e la statua si svegliò dal sonno........Symoin...cosi' orgogliosa...così fiera di se..come la Circe...scese dal suo piedistallo e mi venne incontro........" sapete Symoin ?...quando vi vedo e' come guardarmi allo specchio ed avere la sensazione di non riconoscermi......avrei giurato che li avresti trasformati in porci.....ma hai scelto la cera.....e se ci penso...dei grandi ceri umani...........per quanto riguarda Nettuno....non mi crederà mai...di questo ne sono piu' che sicura.......e per quanto riguarda andar via da qui...penso di non avere altra scelta...Pileo non so dove sia....il suo piano per incontrare la vecchia Signora e' fallito....e non voglio neanche fermarmi a pensare cosa sia successo sulla mia di isola..........Nettuno deve tornare ad avere fiducia in me.......un colpo di genio alla Symoin......."...risi quasi mi alleggerisse l'anima...." Lo trasformo in una zattera di lusso....."....La sentii ridere e tornare statua......tutto era ritornato come prima.....e io sapevo cosa intendesse Lei.....lo sapevo benissimo...il punto era riuscirci...provai ancora il senso di vuoto......buio e poi la fioca luce dlella sera...difronte a me un Nettuno che aspettava la risposta......lo avrei preso a ceffoni....." Cominciamo col chiarire il fatto che qui ci siete arrivati voi e io non vi ho condotto da nessuna parte...siete stati voi a bussare alla mia porta.........
ribadisco che sulla mia testa c'e' sempre qualcuno...credo anche sulla vostra...Messer Libertà........e non si e' una Specie di Regina.....o si e' Regina o non la si e'........ora.....se ho deciso di andar via.....non e' un problema vostro......anche perchè come l'avete trovata quella zattera io ve la distruggo.......e distruggerò ogni cosa voi vogliate fare .....per andar via senza di me......quindi.....mi spiegherete dove avete messo il vostro amico Pileo....scomparso ?......ha deciso di rimanere sulla mia isola ?...infondo una vale l'altra...anche se da dove veniva....l'ambientino era piu' piacevole......".........Ero avvelenata...un uomo così stolto..nono lo avevo mai incontrato in verità nella mia vita avevo incontrato solo Pileo......ma questo era il massimo........ Lo guardavo mentre mi osservava con i suoi occhioni nocciola......cosa aspettava che mi trasformassi in zanzara per schiacciarmi da qualche parte ?.......ma...gli occhi si posarono sulle sue labbra...erano ben fatte.....e dovevo ammettere che quando sorrideva era affascinante.....come se qualcuno mi avesse spinta tra le sue braccia.....alzandomi sulle punte dei piedi.......gli posai un bacio.......avevo posto un sigillo...era Guerra o Pace ?........ |
19-09-2014, 17.44.50 | #1618 |
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“Già...” disse Irko a quelle parole di Altea “... potrebbe essere un'idea...”
“Di che diavolo parli?” Fissandolo Miseria. “Di ciò che ha detto lady Altea.” Rispose il Rosso. “Champenuan per un po' non potrà certo dedicarsi alla cucina e noi comunque avremo bisogno di mangiare... ed ecco allora che occorrerà qualcuno per aiutarlo... e noi abbiamo la candidata... proprio lady Altea.” “Idea splendida!” Esclamò Afiel. “Ma Guigard accetterà?” Mormorò Lainos. “Non pretenderà certo di farci morire di fame!” Scuotendo la testa Afiel. “Dopotutto” disse Palos “milady non recherà alcun danno e non correrà nessun rischio, visto che passerà gran parte del tempo in cucina.” “Si, la penso anche io come te, Palos.” Annuì Irko. “E Champenuan le darà le giuste direttive.”
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19-09-2014, 17.53.29 | #1619 |
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“Io non intendo andarmene.” Disse Yolanda.
Si avvicinò allora alle varie porte, fino a quando non riconobbe quella da cui proveniva la misteriosa voce. “Non potete entrare!” Esclamò Cid. “E chi l'ha detto!” Decisa Yolanda. Allora aprì la porta ed entrò. Era una stanza che mostrava una sontuosità negli arredi degna di un alloggio nobiliare. Le pareti facevano sfoggio di stoffa turca di un raffinato e prezioso porpora, intessuta di gigli verde oro. Dal soffitto scendeva un'elegante lampada di maiolica di Amalfi, smaltata e dai colori vivissimi. Sulle pareti erano inchiodati, come trofei di guerra, pregiati foderi alla moda Bizantina e laminati d'argento, con armi di vario tipo e cultura, dalle impugnature intarsiate con gemme preziose e rarissime. E sul pavimento era steso una magnifico tappeto ottomano, morbido e profumato al punto che due amanti, se l'avessero voluto, avrebbero potuto giacere su di esso e fare l'amore. Poi ovunque, su un basso tavolino, su un comò indiano e su alcune poltrone foderate al gusto greco, vi erano calici di cristallo, scodelle di ottone, monili d'agata e di giada, vassoi d'oro, piatti di porcellana giapponese e posate di notevole fattura ed eleganza. “Sembra la stanza di un principe...” mormorò Cid. “Si...” annuì meravigliata Yolanda. “Che insolenti!” brontolò la misteriosa voce. “La vostra scortesia non ha limiti!” I tre si guardarono allora intorno, ma non videro nessuno.
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19-09-2014, 17.53.52 | #1620 |
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"Perfetto" dissi agli uomini sorridendo "la cosa che più mi gratifica è la fiducia che riponete in me..e pure la amicizia..voi non immaginate quanto sia importante per me ora sentire tutto questo..e spero pure il vostro capitano sia d' accordo...".
Guardai Champenuan.."Dunque..voi sarete il mio maestro...ma non siate troppo cattivo, spero di essere al vostro livello..ma ovviamente io sarò solo una vostra aiutante..come si dice..l'unione fa la forza". Guardai il suo piede.."Ora dovremmo fare in modo di tornare nel veliero..prima si gonfi troppo il piede e poi non riesca a camminare, che ne pensate? Non può certamente andare in giro per la festa conciato cosi".
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