23-11-2014, 00.45.55 | #2591 |
Cittadino di Camelot
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Ringraziai, e presi congedo.
Presto, sarei stato nuovamente in viaggio, e presto, la mia spada sarebbe tornata ad agire come tale, dopo anni. Pensai a sir Belven e Jone, e sperai che stessero bene, e nello spirito, rinnovai a loro la mia promessa che, alla fine, avrei portato a compimento l'impresa. Non erano in molti gli averi che avevo da preparare, avendo scelto di percorrere la via della morigeratezza, quindi passai il mio tempo leggendo le Sacre Scritture e curandomi di controllare che Pegaso fosse stato governato in modo adeguato; dopodiché, come si conviene a chi cerca di definirsi cortese, chiesi udienza al barone e sua figlia, per annunciare la mia prossima partenza e comunicare, a lady Dafae, la promessa del musico di porgerle le sue scuse.
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo." Yamamoto Tsunetomo, Hagakure "Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore." Plinio Correa de Oliviera |
24-11-2014, 01.39.50 | #2592 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Galgan chiese di essere ricevuto dal barone e poco dopo fu portato al suo cospetto.
Il nobile signore, con al suo fianco una vivace Dafae, incontrò il cavaliere eremita in una vasta sala di rappresentanza, arredata con gusto ed abbellita da cimeli ed animali impagliati come trofei. “Salute a voi, cavaliere.” Disse il barone. “Vedervi è sempre cosa lieta. E ciò vale per me, come per mia figlia.” “Si, messere!” Sorridendo Dafae. “Sapete che quel musico è giunto a porgermi le sue scuse?” Annuendo. “E ciò è solo merito vostro.” Con entusiasmo. “Vi sarò sempre debitrice!” “Qual'è il motivo dell'udienza che avete domandato, sir Galvan?” Chiese il barone.
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24-11-2014, 02.05.29 | #2593 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard sorrise a Clio.
“Allora dobbiamo rimediare...” disse sottovoce alla ragazza “... trovare nuovi abiti, intendo...” facendole l'occhiolino. I due poi, con Altea, Chiò ed Ammone, lasciarono il castello di Suession, raggiungendo un porto sul Lagno, dove era già giunta ad attenderli la Santa Caterina. Salirono a bordo ed il vascello lasciò quel posto senza nulla di fatto. Infatti non era neanche Suession il luogo che cercavano. Quello in cui era sbocciato il meraviglioso Fiore Azzurro. I cinque riabbracciarono i loro compagni, raccontando l'avventura vissuta in quel castello. “Lady Cramelia” rivelò Chiò sorridendo al capitano “ha accettato la proposta di nozze del suo cuoco.” “Il cuoco?” Stupito Guisgard. “Già, quel messer Gulio.” Annuì Chiò. “Così dicevano i servitori e i valletti. Li abbiamo uditi io ed Ammone vagando per il castello.” “In verità” fece Guisgard “nel vederli avevo visto una certa complicità. Sono felice per loro.” Champenuan preparò poi una degna cena e tutti festeggiarono la fine di quella curiosa avventura a Suession. C'erano tutti, tranne Altea che si era scusata, per poi ritirarsi. “Bene...” Guisgard agli altri “... credo che ora andrò a riposarmi. Lainos, organizza tu i turni di guardia sul ponte. Ho già dato a Palos la rotta da seguire stanotte.” Guardò Clio. “Va a riposarti anche tu... voglio che la mia guardia del corpo sia in forma domani.” Le accarezzò i capelli e andò nella sua cabina. Ma una volta entrato, il presunto Taddeide trovò una sorpresa. Nel suo letto, addormentata, c'era Altea. Guisgard si avvicinò a quel giaciglio e abbassò la lampada sul comodino intarsiato, in modo da non svegliarla. Si sedette poi allo scrittoio e cominciò a studiare le carte nautiche ed astrali, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso la finestra, in cerca di stelle che però la foschia e l'umidità tenevano celate nei misteri di quella notte.
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24-11-2014, 02.23.45 | #2594 |
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Festeggiammo fino a tardi, nell'allegria generale.
Poi Guisgard si alzò e annunciò che sarebbe andato a riposarsi, invitandomi a fare lo stesso. Chinai il capo, sospirando appena. "Già.." Con un vago sorriso "Si torna alla realtà.." Risi piano "E io che avevo creduto al potere di questi abiti.." Sorridendo appena. Alzai gli occhi su di lui. "Come vuoi..." Dissi piano, osservandolo andare via. Mi congedai e anche io tornai nella mia stanza. Mi preparai per la notte, togliendo ogni residuo di quella strana avventura, sangue compreso. Tutto, tranne le emozioni. Ma non riuscii a dormire, troppi pensieri affollavano la mia mente. |
24-11-2014, 02.56.57 | #2595 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La notte era inquieta e la Santa Caterina attraversava i suoi misteri, navigando tra la foschia ed il silenzio che avvolgevano le tenebre circostanti.
Le acque del lagno era piatte e solo il fruscio della prua che le squarciava rompeva la taciturna desolazione circostante. Ad un certo punto, nel cuore della notte, preda di inquietudini e preoccupazioni, Guisgard rimise a posto carte e manuali di navigazione, riponendo poi anche il sestante, i compassi e le squadrette. Abbassò la lampada sullo scrittoio e si avvicinò al suo letto, dove dormiva Altea. Nel dormire la donna si era scoperta, riposando con la schiena, quasi nuda, all'insù. Nel vederla il presunto duca sorrise, per poi coprirla con le preziose lenzuola. “Buon riposo...” disse sussurrando. Ed uscì dalla cabina. Raggiunse il ponte avvolto dall'oscurità e restò a fissare il vago, enigmatico profondo orizzonte.
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24-11-2014, 04.44.46 | #2596 |
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Iniziai a vagare per la stanza, guardai fuori, mi sedetti sul letto, mi sdraiai e poi mi alzai di nuovo.
Niente da fare, quei dubbi e quegli interrogativi non mi davano pace. Dovevo farli smettere, o mi avrebbero consumato. Buttai la testa all'indietro. "Oh, al diavolo.." Mormorai. C'era una sola cosa che riusciva a farmi dimenticare tutto: combattere. Non potevo scatenare una rissa così tanto per fare, ma potevo allenarmi nel silenzio della notte. Così, indossai solo un paio di pantaloni attillati e il corpetto, legai i capelli in una treccia ed uscii. L'aria era fresca, forse ero fin troppo leggera, ma sapevo che mentre mi allenavo avevo fin troppo caldo. Iniziai a saltellare piano per scaldarmi, respirando profondamente. E poi lo vidi, fermo a guardare l'orizzonte. Mi fermai e sorrisi, avvicinandomi piano. "Non eri ansioso di andare a riposare?" Mormorai, raggiungendolo. "Credevo stessi dormendo.." Ma non riuscii a trattenere una risata "No.. In realtà mi stavo tormentando chiedendomi se avevi così fretta di andare a riposare perché c'era qualcuna ad aspettarti.." Scossi la testa "E non trovavo pace.." per poi alzare gli occhi su di lui. Non si era nemmeno cambiato. "Così ho deciso di prendere il toro per le corna e allenarmi un po'.." Sorrisi, alzando le spalle "È l'unico modo per riuscire a non pensare.." Mormorai piano, guardando l'orizzonte. "Tu, invece, che ci fai qui?" Sorrisi. |
24-11-2014, 07.49.36 | #2597 |
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Il sonno era tranquillo e calmo e ad un tratto aprendo gli occhi mi parve di vederlo nella sua scrivania tra le sue carte..era ancora più bello assorto ma non volli disturbarlo.
Dopo tanto un bisbiglio all'orecchio mi svegliò e lo vidi coprirmi con dolcezza e uscì dalla stanza. Scossi il capo e mi alzai..Non volevo privarlo della sua camera e del sonno e presi una sua camicia per ripararmi e sgattaiolai fuori..Lo cercai tra quella foschia e vidi la sua figura.."Guisgard avanti non ti preoccupare.." dissi avvicinandomi ma vidi Clio con lui e sorrisi appena. Sospirai e chiesi loro scusa della invadenza e tornai in camera del capitano..me lo ero meritato..ora finalmente sapevo chi amava veramente. Non tolsi la camicia, vi era il suo profumo e mi rimisi a letto..almeno mi aveva consentito di dormire lì..era già tanto è rimasi sveglia a guardare lo specchio sopra.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 24-11-2014 alle ore 07.58.59. |
24-11-2014, 17.43.20 | #2598 |
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“Infatti...” disse Guisgard voltandosi verso Clio “... a bordo ho un grosso e variegato harem a mia disposizione...” sarcastico “... forse tu pensi troppo...” togliendosi la giacca ed adagiandola sulle spalle di lei “... è un po' troppo fresca l'aria... e tu sei già sudata...” accarezzandole le braccia nude e sorridendo appena.
Poi arrivò Altea. Ma solo per un attimo. Poche parole e tornò nella cabina di Guisgard.
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24-11-2014, 17.51.45 | #2599 |
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Scossi la testa, osservando Altea andare via.
Mi voltai poi verso Guisgard. "Stavi dicendo?" Con gli occhi nei suoi "Almeno non mentirmi!" Togliendomi la giacca "Aveva addosso una gran bella camicia.. Mi domando dove l'abbia presa.." Sarcastica. Distolsi lo sguardo, sentendo le lacrime affiorare. "Sarà meglio che vada..." Con voce tremante. |
24-11-2014, 17.54.26 | #2600 |
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Sospirai guardandomi attorno, notai le luci erano soffuse e così mi voltai di lato alla porta e sistemai quelle preziose lenzuola che lui mi aveva adagiato lentamente, tolsi la sua camicia e la piegai con cura adagiandola sopra al cuscino vicino a me e sospirando chiusi gli occhi nuovamente..tanto quel letto sarebbe rimasto vuoto per molto e risi pensando che se Guisgard fosse divenuto Duca sarei tornata a Corte commisionandogli una camera uguale tutta per me e mi riaddormentai tenendo stretta la sua camicia.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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