11-02-2015, 19.24.55 | #331 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Già, curiosa faccenda questa del ciondolo...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... ma voi vedete un possibile legame con la nostra indagine? Ritenete che in qualche modo possa essere collegata con la morte dell'Arciduca?” Pensieroso. “Quanto alla nostra uscita in campagna... direi che il momento migliore sia verso il tramonto... infatti è in quei frangenti che le ombre si allungano sul terreno, rendendo più evidenti possibili anomalie sul territorio... naturalmente non andremo sul posto. Almeno non subito. Infatti stando sul posto sarà complicato cercare qualcosa che è riconoscibile, ammesso ci sia ancora, solo da una certa distanza e da una sensibile altezza. Per questo studieremo la campagna dall'alto, magari da una delle torri del palazzo, per riprodurre la visuale del pittore e solo quando riscontreremo di nuovo quel misterioso oggetto usciremo per vederlo da vicino.”
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11-02-2015, 19.33.09 | #332 |
Cittadino di Camelot
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"Non saprei proprio se quel ciondolo abbia a vedere con l'indagine...forse no..ma rimane un mistero ugualmente...il simbolo..le parole..quelle parole..come se qualcuno volesse celarmi da occhi e cuori infimi o chissà cosa...e poi se significasse un legame coi Taddei e Suession? La civetta...sicuramente apparteneva ad un taddeide. Certo è ci ha fatto conoscere e voi ora siete qui " e sorrisi.."Ditemi, è mia intenzione prendere possesso della camera di Lord Guisgard e i suoi oggetti..pagherei pure..come posso fare?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-02-2015, 19.41.18 | #333 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Sicuramente cela qualcosa quel ciondolo...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... solo anche per il momento in cui l'avete ricevuto, ossia in questi turbolenti tempi qui a Capomazda... potrebbe nascondere tante cose... magari, chissà, un messaggio in codice... se c'è qualcosa che qui non manca è il mistero...” sorrise appena “... ma avremo modo di occuparcene poi... per adesso cerchiamo di chiarire cosa poteva essere quell'oggetto sulla tela...” fissò la dama “... è complicato acquistare cimeli Taddeidi... ufficialmente spetta a Sua Grazia il vescovo deciderne la vendita, ma credo che i due nobili che si contendono il ducato farebbero di tutto affinchè quei cimeli svanissero per sempre da Capomazda...”
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11-02-2015, 19.48.26 | #334 |
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"E' diventato il Palazzo dei Misteri...la Chiesa..speriamo allora rimangano in mano del Clero ma io ho sentito voci i nuovi signorotti volevano venderli i cimeli dei Taddei per questo volevo anticiparmi..magari potreste intervenire con Sua Grazia e chiedere almeno di custodire la camera di Guisgard? Ve ne sarei grata".
Finii il the e posai la tazzina sul vassoio.."Prossima mossa? Volete andare ora sulla torre? O una cavalcata lungo la campagna per vedere e conoscere le zone? Vi sono rimaste tante persone legate al Duca laggiù..ci accoglievano con ciò che potevano..mi prenderete per pazza..ma io penso il Duca non sia morto..vi è qualcosa sotto..ho una strana sensazione" e deglutii le lacrime sopprimendole.."Bene..ora dove mi porterete?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-02-2015, 21.06.13 | #335 |
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Il buio....il silenzio erano solo condizioni umane..che terrorizzavano....la testa mi doleva...ma pian piano il velo dai miei occhi.....comincio' a diradarsi...e la mia camera prese forma, e la voce di Tilde mi arrivo' cristallina.....mi voltai verso lei....afferrandole la mano..." Tilde.....alle volte si ritorna bambini....e si ha paura....dell'ignoto.....ma ero in cucina...stavo parlando col Bardo..il latte...come sono arrivata sino a qui......."...la stanza era illuminata.......e il volto della mia dama di compagnia sembrava preoccupato......."Non temere....sarà stato un piccolo malore...succede, anche se l'incubo che ho avuto...mi ha stancata molto.......vai, tranquilla ..io mi preparo e vado nel mio studio...ho lasciato del lavoro da completare devo lasciare dei farmaci al convento e sono in ritardo....".......Mi alzai con una certa difficoltà.....ed uscii dalla mia stanza per scendere nel laboratorio..........avevo pero' la strana sensazione di essere seguita......mi dissi che ero solo una sciocca........il mal di testa ...mi stava opprimendo, ma una volta tra le mie piante tutto sarebbe passato.......Una volta all'interno della mia stanza...incominciai a sbriciolare alcune erbe nel mortaio...aiutandomi.......con una piccola pietra ........stavo prendendo una boccetta di alcool puro....quando sentii dei passi..." Chiunque voi siate...sarebbe meglio farvi vedere..odio pensare di essere osservata da spiriti fastidiosi......"
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11-02-2015, 23.57.06 | #336 |
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Dunque la Chiesa custodiva i beni dei Taddei, giuridicamente.
Ma la cosa non mi sorprendeva affatto, anzi, rendeva ancora più plausibile che Parusia, se non addirittura Mia Amata, fosse nascosta proprio all'interno di un edificio sacro. Magari proprio la Scafatella... Dovevo assolutamente riuscire a raggiungere quella chiesa, potevo parlarne con Ammone al Bivio, di lui ero sicura di potermi fidare. "Un vero peccato.." con un sorriso cortese ma dispiaciuto, alzandomi "Grazie lo stesso per averci dedicato il vostro tempo, capitano.." con un leggero inchino, per poi seguire Yanes fuori da quella stanza. |
12-02-2015, 01.41.40 | #337 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio e Yanes furono condotti verso l'uscita della caserma.
Ma invece di portarli all'uscita attraverso il cortile, come poco prima, il soldato fece fare loro un altro percorso, che sbucò in un piccolo androne laterale. “Ascoltate...” disse all'improvviso il soldato ai due “... forse oggi è il vostro giorno fortunato, ma badate che quel che sto per dirvi deve restare tra noi... forse c'è un modo per poter acquistare cimeli appartenuti ai Taddei...” “Davvero?” Stupito Yanes. Il soldato annuì. “E da cosa dipende?” Chiese il fedele di Azable. “Da quanto siete disposti a spendere” rispose il soldato “e soprattutto dalla garanzia che darete di lasciare quanto prima il ducato.” “Perchè mai?” Fissandolo Yanes. “Amico...” a bassa voce il soldato “... questa cosa, diciamo, non è del tutto legale...” sarcastico “... chiaro adesso?”
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12-02-2015, 02.26.03 | #338 |
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Capitolo II: Il patto delle Civette
“Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come morto ormai privo di forza.” (Salmo n. 88, Preghiera dal profondo dell'angoscia) A quelle parole di Elisabeth, una figura emerse dalla penombra della stanza. Era Tilde. “Perdonatemi, milady...” disse la dama di compagnia “... non volevo disturbarvi... ma è giunto un novizio dal convento, a nome dell'abate... ha chiesto di voi, dicendo che è cosa urgente... in verità ha voluto attendere che vostro marito lasciasse il castello per parlarvi...” mostrò un lieve inchino e fece entrare il novizio. “Salute a voi, lady Elisabeth...” fece questi “... sono venuto qui per ordine dell'abate... al convento è giunto un nuovo malato... ma non è come gli altri... è pazzo... l'abate teme però per la sua incolumità... infatti il povero demente nel suo folle delirio afferma di aver veduto l'Arciduca... di averlo visto tre giorni fa... e l'abate teme che queste sue farneticazioni possano attirargli le accuse dei militari e dunque farlo finire in carcere... vi prego, venite al convento per aiutarci a nascondere quel povero pazzo...” aggiunse, fissando la bella moglie di De Gure.
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12-02-2015, 02.29.16 | #339 |
Cittadino di Camelot
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Osservai i miei interlocutori andarsene, poi, dopo aver lasciato una moneta di mancia sul tavolo, feci altrettanto; in quel momento, più che mai, sentivo di aver bisogno di raccoglimento.
Come molte altre volte, nella mia vita, cercai rifugio nella Casa di Dio. L'ora, troppo giovane o troppo tarda, rendeva la chiesa deserta, e non si udiva alcun suono, se non il mio sussurro, nel recitare: -Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace- Mi interruppi un istante, pensando che, in effetti, era probabile che il tempo di stasi andasse verso la sua giusta epifania, perché, invero, non è possibile regnare senza il favore di Dio, e questo non si può averlo senza seguirne le leggi, tantomeno ignorando i precetti del suo Santo Figlio. Forse quello era il segno. Forse quello era il motivo per cui, anni prima, avevo lasciato la pace dei boschi, come cavaliere mi sarei battuto, e se avessi perso la vita nel farlo, sarebbe stato un dolce decesso; l'importante era il Disegno, e trovai molto rinfrancante il constatare che, alla fine, la Provvidenza ha sempre l'occhio fisso sui fati degli uomini. - Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica? Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato. Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui?- Il mio sussurro si interruppe nuovamente, perché un nuovo pensiero andava formandosi; "Le nostre opere, mio Signore, quelle possono darci uno squarcio nel futuro! Se agiamo nel Tuo Nome, quello che facciamo può mostrarci quello che sarà dopo di noi" Mi sovvenne Mosè, che non ebbe la possibilità di giungere alla Terra Promessa, ma che ebbe modo di contemplarla, ed ogni dubbio, se ne avevo avuti in precedenza, si dissipò come neve al sole. Mi accorsi, con un sorriso, che le mie mani avevano preso a tremare; impazienza, ardore, la foga di un guerriero consapevole che presto si batterà, ed è felice di farlo. -Grazie, Signore- La mia voce si elevò con un tono più alto, mentre mi alzavo e rinfoderavo la spada, usata fino a quel momento a guisa di croce. Ora, occorreva solo aspettare il suono dei Sacri Corni.
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".....la purezza non si ottiene senza sforzo." Yamamoto Tsunetomo, Hagakure "Il cavaliere è l'uomo che percorre il tremendo cammino del sacrificio, per un bene superiore." Plinio Correa de Oliviera |
12-02-2015, 02.33.23 | #340 |
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“Non temete, milady...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... il Clero custodisce i cimeli dei Taddei e di certo i signorotti non sono così folli da rischiare di venderli.” Fissò la dama con un'espressione indagatrice. “Milady, posso comprendere il vostro stato d'animo. Da ciò che ho capito, voi e l'Arciduca eravate molto legati e questo, credo di poter dire, causa in voi stati d'animo forti, sensazioni di certo poco razionali, impedendovi di essere lucida e distaccata. Purtroppo l'Arciduca è morto. Un medico ha firmato il trattato che documenta il decesso ed un'intera corte era presente al suo funerale. E poi non dimenticate che la sua tomba è ben visibile nel cimitero poco distante da questo palazzo.” Prese la sua borsa. “Venite, andremo prima sulla torre. E in base a ciò che vedremo decideremo se e quando raggiungere poi la campagna.”
I due allora salirono fino in cima alla torre Nord del palazzo, da cui era ben visibile la campagna così come era stata dipinta dal pittore. E una volta in cima, il dotto religioso prese un cannocchiale particolare con cui iniziò a scrutare il paesaggio davanti a sé. “Questo cannocchiale” mormorò “è di origine Araba. Quel popolo ha infatti vissuto un progresso non indifferente dopo la sua conversione all'Islam, raggiungendo picchi culturali e tecnologici che sotto molti aspetti stupirono e meravigliarono l'Occidente medioevale.” Osservò la campagna con attenzione. “Possiede lenti colorate che consentono di rilevare tracce ed anomalie in ciò che si sta guardando.” Si fermò di colpo, indugiando col cannocchiale in un punto preciso. “Ecco, ho individuato il punto in cui era apparso l'oggetto misterioso riportato sulla tela... e naturalmente non c'è più. E ciò potrebbe anche essere normale, visto poteva trattarsi di un'ombra. Ma almeno abbiamo inquadrato il punto in cui era apparso... adesso non ci resta che andare in campagna e controllare... l'oggetto misterioso era apparso non distante da quel pozzo...” indicando ad Altea il punto preciso.
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