07-10-2010, 16.41.21 | #1 |
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Una curiosità sull'Holy Thorn di Glastonbury
Carissimi,
vorrei raccontarvi una storia "singolare" circa l'Holy Thorn di Glastonbury. Avrei voluto aggiungere un post al topic di Glastonbury ma avevo paura di essere troppo OT per cui ho deciso di aprirne uno nuovo... Se gli amministratori lo riterranno opportuno, potranno spostare questa discussione in una sezione di maggiore pertinenza. Spero vi interesserà questa storiella che appresi da una vecchio e ammuffito libricino che trovai in una bizzarra libreria di Glastonbury. Ma prima di iniziare il racconto, è doverosa una breve premessa. Come è noto, il calendario gregoriano è il calendario corrente, ed è quello ufficiale nella maggior parte dei paesi del mondo. Esso prende il nome da papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582 per ovviare a un "problema" del calendario Giuliano il cui anno, essendo più breve di 11 minuti e 14 secondi rispetto all'anno solare, accumulava un giorno di ritardo ogni 128 anni circa. Come conseguenza di questo progressivo ritardo, nel 1582 l'equinozio astronomico cadeva ormai l'11 di marzo, con ben dieci giorni di anticipo rispetto alla data "calendariale" del 21 marzo. Ebbene, per "riallineare" il calendario con quello "solare", eliminando così la regressione dell'equinozio di primavera (e recuperare, per così dire, i giorni "perduti"), ben 10 giorni furono letteralmente "cancellati" dalla storia! Nella maggior parte dei paesi cattolici (tra cui l'Italia, la Francia e la Spagna) il calendario Gregoriano entrò in vigore il 5 ottobre 1582 (del calendario Giuliano), a cui seguì direttamente il 16 ottobre (del nuovo calendario). I paesi protestanti (luterani, calvinisti e anglicani) si uniformarono solo successivamente (addirittura Keplero, opponendosi alla riforma Gregoriana, aveva affermato che i protestanti preferivano essere in disaccordo col Sole piuttosto che d'accordo col Papa...). In particolare, l'Inghilterra (così come la Svezia) adottò il calendario Gregoriano nel 1752 (quasi due secoli dopo la riforma di Papa Gregorio!), quando si passò dal 2 settembre direttamente al 14 settembre... (Peraltro alcune chiese ortodosse continuano ancora oggi a seguire il calendario Giuliano, da cui si spiega il ritardo di circa due settimane tra il "nostro" Natale e quello ortodosso...). Voi penserete: cosa c'entra questa storia con il "nostro" Holy Thorn? C'entra, c'entra! Infatti, quando nel 1752 l'Inghilterra adottò il calendario Gregoriano, nella terra di Albione si dovettero "eliminare" ben 11 giorni. Molte persone rifiutavano questo cambiamento ritenendo non valido il nuovo calendario. E quali prove addussero allo scopo di invalidare il calendario Gregoriano? Udite udite: una nutrita folla (un cronista dell'epoca contò non meno di duemila persone!) si radunò sulla collina di Wearyall Hill (su cui, come sappiamo, si staglia solitario il nostro biancospino di graaliana memoria) la notte della vigilia di Natale del 1752 (o meglio, la notte della vigilia... secondo il nuovo calendario!) per verificare che fosse troppo presto per i boccioli dell'Holy Thorn. E in effetti la loro tenacia fu premiata: il biancospino non era ancora fiorito! Questa "prova" bastò loro per ritenere che quel giorno fosse... un giorno qualsiasi! per cui rifutarono di scambiarsi gli auguri di Natale e di recarsi in chiesa... Una folla ancora più numerosa si radunò sulla stessa collina il 5 gennaio del 1753 (che, secondo il vecchio calendaro Giuliano, sarebbe dovuta corrispondere alla vigilia di Natale) e, come si attendevano, il biancospino era in fiore Questa prova fu, per loro, sufficente a rifiutare il calendario Gregoriano... L'albero di Giuseppe di Arimatea aveva vinto anche sui complessi calcoli astronomici di Niccolò Copernico Ultima modifica di Uther : 07-10-2010 alle ore 23.26.04. |
07-10-2010, 17.09.15 | #2 |
Cittadino di Camelot
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Meravigliosa storia sir Uther, lo spirito delle genti di Albion, ribelle e testardo, trova conferma in ogni storia, mito o leggenda!!
Grazie di averla condivisa!! }{
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07-10-2010, 17.35.09 | #3 |
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Sono contento che vi sia piaciuta, Lady Empi. Sapete, l'Holy Thorn, che si staglia solitario e solenne sulla Wearyall Hill, sferzato dal vento e testimone silenzioso di tanti segreti e di tante preghiere... ha sempre suscitato in me una grande attrazione. Un pò come il Tor, riusciva a calamitare il mio sguardo e la mia attenzione quando sono stato a Glastonbury. Dopotutto quel fazzoletto di terra... di quale leggenda è stato testimone! Il suo stesso nome: "Wearyall Hill" (o anche "Wirrial Hill"), sembra che venga da "weary-all", parole che avrebbe pronunciato uno stremato Giuseppe di Arimatea appena approdato, con i suoi dodici compagni, sulla terraferma: "weary-all", riposiamoci, compagni, siamo "tutti stremati"! E lo si può quasi immaginare, lento e solenne, devastato dalla fatica del lungo viaggio, mentre appoggia tutto il suo peso sul bastone che miracolasamente mette radici... e fiorisce! E magari, nell'altra sua mano, stretto contro il petto, il Sacro Calice che splende di una luce sovrannaturale! Chissà, forse è stata la sorpresa, lo spavento, il rapimento mistico... o forse una voce che l'ha guidato, a poca distanza da lì, e gli ha ordinato di gettare a terra le sue ampolle. Che sono diventate le due sorgenti, la blood spring e la white spring, che ancora oggi ammiriamo a Glastonbury!
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07-10-2010, 18.05.57 | #4 |
Cittadino di Camelot
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Splendido, sir Uther! Una storia molto interessante e che, tra l'altro, mi ha fatta davvero sorridere... Che dire? Ho sempre adorato gli inglesi!!
Tra l'altro, mi vien da chiedere... ma che calendario segue oggi il nostro biancospino? Si è adattato al calendario gregoriano e fiorisce di nuovo alla vigilia di Natale o è ancora in linea con quello giuliano?
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07-10-2010, 18.35.47 | #5 | |
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Citazione:
"Yes, the Glastonbury Thorns have been blooming this Christmas. I attach a couple of shots that we got" |
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07-10-2010, 23.50.16 | #6 | |
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Citazione:
Considero la salita a piedi fino al Tor un vero e proprio pellegrinaggio, una sorta di viaggio spirituale. Anche io ci sono stata in estate e non ho avuto la gioia di vedere l'Holy Thorn fiorito, sarebbe meraviglioso se poteste condividere con noi quegli shots che vi hanno inviato... }{
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08-10-2010, 13.29.00 | #7 |
Cittadino di Camelot
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Complimenti messere aneddoto interessante... ma la cosa che mi ha colpita di più è la passione che traspare dai vostri scritti...
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08-10-2010, 15.03.33 | #8 |
Cittadino di Camelot
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Deliziosa questa storiella... cresce sempre di più in me la voglia di visitare quei posti... chissà che il 2011 sia l'anno giusto!!! Magari potrebbe essere un'ottima meta per le vacanze natalizie
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08-10-2010, 15.51.25 | #9 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Uther, vi ringrazio sinceramente per i vostri interessanti interventi.
Spero continuiate a deliziarci della vostra presenza e delle vostre discussioni. A presto.
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08-10-2010, 18.08.51 | #10 | |
Viandante
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Citazione:
Una volta ho letto, su un bel libro di Giovannini e Zatterin sui luoghi arturiani, che a Glastonbury non ci si arriva mai per caso. Magari il motivo lo si scopre tardi e fortuitamente. Ma un motivo c'è, è inevitabile! Una visita a Glastonbury potrebbe durare giorni e giorni. Non perché ci siano tante cose da vedere, ma perché ogni pietra sembra essere una provocazione! E lo stesso dicasi per ogni albero, ogni collina, ogni rivolo d'acqua... Si tratta davvero dell'Isola di vetro dei celti? Della mitica Avalon? E la collina di Cadbury, che si scorge dal Tor, era davvero la Camelot cantata dai poeti? E il Graal, se mai sia esistito, ha mai avuto la sua sede in queste lande? Il "turista arturiano" può trovare infiniti spunti in questi luoghi. Ma a ben guardare, ciò che realmente ha senso a Glastonbury è lasciarsi rapire dal silenzio della campagna inglese, liberare la mente mentre si passeggia per i dolci giardni e le misteriose sorgenti, fra le querce secolari mute testimoni di un misterioso passato, arrampicarsi sulla cima del Tor all'alba e aspettare che il sole sorga a diradare il velo di nebbia che, sotto di voi, ricopre la cittadina ancora addormentata. E arrendersi ad una inevitabile ondata di emozioni (suggestioni, echi dal passato... chissà!) Non serve pensare, basta sedersi sull'erba, chiudere gli occhi e lasciarsi accarezzare dal vento. Non serve pensare! Se quella è mai stata la porta per Annwfn, l'Altromondo celtico, o se una qualche "energia" ha mai avuto una sua sorgente in quei luoghi... lo sentirete. E si capirà cosa si è venuti a cercare in questo verde e sonnacchioso fazzoletto di terra. Perché a Glastonbury non ci si arriva mai per caso! Buon viaggio! Ultima modifica di Uther : 08-10-2010 alle ore 19.00.12. |
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