Le maschere

[Altea]

Era l’Alba che si approssimava alla Santa Pasqua, ma per notti e giorni il mio animo era tormentato.
Gli avevo dato appuntamento in quella radura al sorgere del sole, quel sole che anni fa rappresentava per me il suo bel volto...volto, quale volto?
Lo vidi arrivare lontano, col solito passo spavaldo e si avvicinò, lentamente, facendo strusciare gli alti stivali sull’ erba bagnata, mista a pioggia e rugiada.
La nebbia evaporava lentamente dalla terra ovattando il bosco lontano, come se fossimo chiusi in una gabbia dove nessuno avrebbe potuto udirci e vederci.
Lo vidi fermarsi e sorridermi, mentre io mi voltai mostrandogli solo le spalle.
“Mi permetto di parlavi di spalle, milord, non prendetelo per maleducazione o sfrontatezza, ma per preservare il mio animo già troppo turbato dalle vostre menzogne”
Sentii un leggero fruscio, una mano poggiata sulla mia spalla “Milady, non comprendo le vostre parole. Siamo stati sempre ottimi amici, abbiamo scherzato, abbiamo affrontato mille peripezie e io mi fido di voi”.
La mia schiena si inarcuò a quel tocco ma feci forza al mio orgoglio e divenne come un tronco di albero “Togliete la mano dalla mia spalla, davvero dovrei credervi? Mentivate e quella maschera di cui avete parlato molte volte in modo arcano, con la quale vi siete celato mille volte è reale...voi eravate e siete, come disse Pirandello, uno- nessuno- centomila...potreste interpretare qualsiasi faccia pur di non essere smascherato ma io so la verità”.
“Milady no...non oserei mai...sapete quanto tengo a voi, vi ho sempre stimato..e..”
“Zitto” sempre parlando con la schiena girata “Voi non meritate di vedere il mio volto, il mio sguardo perchè sincero, perchè ho visto mille volte il vostro volto, i vostri occhi, abbiamo scambiato pensieri, sogni e desideri e poi li abbiamo inseguiti, eravamo uniti da un unico ideale e voi...ora se vi vedessi non comprenderei se il volto di prima era il vostro vero volto o una maschera. E se ora state indossando una maschera e il vostro volto è celato. Io non vi riconosco più perchè amate celarvi nelle vostre mille maschere per mascherare voi stesso, le vostre paure ma anche furberie. E se permettete, milord, se io devo avere un ricordo di voi sarà con la maschera del passato...lasciatemi questo ultimo desiderio...e ora potete andarvene, avete ferito colei che vi ha sempre reso onore e giustizia”.
Non mi voltai ma udii nuovamente un fruscio nell’ erba, sperando se ne fosse andato per sempre.

A volte….le maschere esistono e noi siamo talmente accecati che non sappiamo distinguere la vera da quella falsa.