10-09-2010, 00.18.49 | #1 |
Cittadino di Camelot
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Beatrice, contessa di Dia
“La comtessa de Dia si fo moiller d'En Guilem de Peitieus, bella domna e bona. et enamoret se d'En Rambaut d'Aurenga, e fez de lui mantas bonas cansos.” (La Contessa di Dia era la moglie di Guglielmo di Poitiers, una signora bella e buona. E si innamorò di Raimbaud d'Orange, e scrisse molte belle canzoni in suo onore - (Margarita Egan, Les vies des troubadours) Del ristretto gruppo di trovatori donna (trobairitz) che di cui si ha notizia e che composero tra il XII e il XIII secolo, la più famosa fu Beatrice, contessa di Dia. Della sua vita si hanno scarne notizie. Nata probabilmente nel 1140 in Provenza, fu sposa di Guillem o Guilhem de Poitiers, conte di Viennois, anche se un’altra versione meno accreditata la identifica con Isoarda, moglie di Raimon d'Agout e figlia di un conte di Dia. Si innamorò di Raimbaud d’Orange (Raimbaut d’Aurenga in Occitanico), signore di Orange e Aumelas e trovatore a sua volta (contribuì alla creazione del Troubar clus, ovvero quella poesia trobadorica di stile oscuro e complesso). A lui e al suo amore dedicò la sua opera, di cui ci sono pervenute cinque canzoni: · Ab joi et ab joven m'apais · A chantar m'er de so qu'ieu non volria · Estât ai en greu cossirier · Fin ioi me don'alegranssa · Amics, en greu consirier Le canzoni erano probabilmente pensate per essere accompagnate con il faluto. A sostegno di questa teoria, il ritrovamento della musica per i primi versi di A chantar, trovata ne Le manuscript di roi, una collezione di canzoni copiate nel 1270 per Charles of Anjou, fratello di Louis IX. In esse, la contessa canta in un linguaggio molto aperto e appassionato di questo amore, inizialmente da lei rifiutato per mantenere fede alle proprie promesse matrimoniali, quindi in seguito rimpianto. I temi trattati sono in tutto aderenti ai canoni dell’amor cortese: l’amore visto come rapporto di equilibrio tra la dama (che deve custodire la propria dignità) e il suo cavaliere (che deve meritare il suo amore grazie al proprio onore), l’amore corrisposto come premio per il valore dimostrato dal cavaliere. Ne Estât ai en greu cossirier, tuttavia, il tono è molto diverso e per certi aspetti molto moderno. In essa, la contessa sembra quasi voler gridare a tutto il mondo il suo amore, un amore passionale, impossibile da ritenere nei legacci della ragionevolezza, del quale essa canta anche gli aspetti più apertamente sensuali. "Estat ai en greu cossirier per un cavallier qu'ai agut, e vuoil sia totz temps saubut cum ieu l'ai amat a sobrier; ara vei qu'ieu sui trahida car ieu non li donei m'amor don ai estat en gran error en lieig e quand sui vestida. Ben volria mon cavallier tener un ser en mos bratz nut, qu'el s'en tengra per ereubut sol qu'a lui fezes cosseillier; car plus m'en sui abellida no fetz Floris de Blanchaflor: ieu l'autrei mon cor e m'amor mon sen, mos huoillis e ma vida. Bels amics avinens e bos, cora.us tenrai en mon poder? e que jagues ab vos un ser e qu'ie.us des un bais amoros; sapchatz, gran talen n'auria qu'ie.us tengues en luoc del marit, ab so que m'aguessetz plevit de far tot so qu qu'ieu volria." (da http://www.recmusic.org/lieder/get_text.html?TextId=1113) "Vivo io in doloroso stato Per un cavaliere che ho avuto E voglio che sia da tutti saputo Che l’ho amato oltre misura; ora vedo che sono tradita perché non gli ho donato il mio amore per cui mi trovo in grande errore sia nel letto che quando son vestita Ben vorrei il mio cavaliere stringere nudo, una sera, fra le mie braccia, e che lui si sentisse felice solo ch’io gli facessi da cuscino, perch’è lui che mi piace più di quanto non sia piaciuto Florio a Biancofiore. Io gli concedo il mio cuore e il mio amore, il mio sonno, i miei occhi e la mia vita. Bell’amico, gentile e valoroso, quando vi avrò in mio potere? Solo una sera insieme a voi giacere Per farvi dono di un bacio d’amore; sappiate che avrei grande desiderio di possedervi in luogo di marito a condizione che mi promettiate di fare tutto ciò che voglio"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 10-09-2010 alle ore 22.05.10. |
10-09-2010, 11.10.52 | #2 |
Cittadino di Camelot
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Molto interessante milady.... donna eccezionale Beatrice... così sicura di se e di ciò che vuole... poi in quell'epoca...
sappiate che avrei grande desiderio di possedervi in luogo di marito a condizione che mi promettiate di fare tutto ciò che voglio" Forse solo un po' "dolcemente prepotente"...
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10-09-2010, 16.05.28 | #3 |
Cittadino di Camelot
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Avete perfettamente ragione, milady, ed è per questo che Beatrice mi ha sempre appassionata molto... per il suo carattere deciso ed anche perchè, grazie a lei, possiamo ascoltare la voce dell'altra metà del cielo, in un'epoca in cui l'amore, sebbene consacrato con eccezionale devozione alla donna, è pur sempre raffigurato da un punto di vista strettamente maschile.
Quanto alla dolce prepotenza... be', avete perfettamente ragione, ma mi piace anche sottolineare che ad essa fa da contrappeso l'innamorata sottomissione dei versi precedenti: e che lui si sentisse felice solo ch’io gli facessi da cuscino, perch’è lui che mi piace più di quanto non sia piaciuto Florio a Biancofiore. Io gli concedo il mio cuore e il mio amore, il mio sonno, i miei occhi e la mia vita
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10-09-2010, 17.20.53 | #4 | |
Cittadino di Camelot
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Molti complimenti per averci fatto conoscere questa donna offuscata forse dall'importanza del marito. Bellissimi i versi che avete trascritto, sono veramente condivisibili da noi dame...
Citazione:
mi sorge solo un piccolo pensiero: non trovate che siano versi un po' audaci per la società dell'epoca? Mi sembra che il riferimento sessuale sia esplicito, e non credo che il testo abbia l'intonazione della burla. Secondo voi è un caso raro o è possibile trovarne degli altri di simili?
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire |
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10-09-2010, 20.28.25 | #5 |
Viandante
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Che versi stupendi...non potevano non trascinarmi:l'immagine più bella è quella del giaciglio; la donna che si fa alcova, morbido guanciale per le membra nude del suo amante .La sensualità sposa la tenerezza , l'appagamento dei sensi la beatitudine amorosa!!!
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Argante "Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d'estate. Tre giorni così con te li colmerei di tali delizie che cinquant'anni comuni non potrebbero mai contenere". |
10-09-2010, 20.45.33 | #6 |
Cittadino di Camelot
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Bellissimi versi e interessanti riflessioni le vostre....
Permettetemi di aggiungere alla "dolce prepotenza" e alla "innamorata sottomissione" la mia personale lettura tra le righe: ora vedo che sono tradita perché non gli ho donato il mio amore per cui mi trovo in grande errore sia nel letto che quando son vestita Forse un velo di rimpianto cela il volto di questa fervida amante? O forse leggiamo nei versi altrui solo ciò che il nostro cuore vorrebbe urlare...? }{
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Come away, O human child! To the waters and the wild With a faery, hand in hand, For the world's more full of weeping than you can understand. |
10-09-2010, 22.01.29 | #7 | |
Cittadino di Camelot
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Citazione:
Il motivo per cui ho pensato di sottoporvi questo argomento è proprio per la sua singolarità (o apparente singolarità) rispetto all'immagine femminile che ci è stata tramandata riguardo quest'epoca. L'autenticità dei versi è ormai indubbia. Vi dirò di più, l'unica canzone su cui ancora si dibatte è Amics, en greu consirier, ma proprio in favore di Beatrice, perchè in origine essa era stata attribuita a Raimbaud d’Orange, mentre di recente alcuni studi la rivendicano come scritta dalla contessa. La verità dei fatti è che da sempre è esistita una letteratura femminile, sotterranea perchè raramente pubblica, per ovvi motivi legati ai costumi e alla società. Di recente, molti di questi materiali privati (lettere, diari...) sono emersi, anche grazie ad un nuovo interesse degli studiosi. Probabilmente, proprio grazie al fatto di essere pensata come scrittura privata, la scrittura femminile si caratterizza per la sua spontaneità, per la sua schiettezza e spesso per questa visione dell'amore, come voi stessa avete notato, piuttosto esplicita, non avulsa dai suoi risvolti passionali o erotici. Vi potrei portare molti altri esempi, se lo desiderate, che si datano anche in precedenza, a partire dal mondo classico, e proseguono nascostamente attraverso tutti quei secoli in cui la donna sembrava destinata ad essere solo un muto oggetto d'amore (il fatto di aver avuto una professoressa femminista sfegatata all'università ha dato davvero dei bei frutti! )
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10-09-2010, 22.02.16 | #8 | |
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10-09-2010, 22.04.36 | #9 | |
Cittadino di Camelot
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Del rimpianto di Beatrice ho accennato all'inizio, nel raccontare la sua storia, quindi possiamo credere alla veridicità di tale sentimento... ... quanto al resto, solitamente non possiamo fare a meno di sentirci attratti da tutto ciò che assomiglia ai battiti del nostro cuore.
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11-09-2010, 04.30.26 | #10 |
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Questo genere di discussioni sono le mie preferite
Adoro leggere e scrivere di personaggi come Beatrice de Dia. Sono un inno alla vita, all'arte ed all'amore! Una donna dotata di un fascino senza tempo, che ancora oggi sa rapire ed incantare chi si pone davanti alle sue canzoni. Vi sono debitore, lady Morrigan, per averci parlato di Beatrice de Dia, una donna, un'artista che non dovrebbe essere mai dimenticata per ciò che ci ha lasciato
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